Problemi a mangiare (e ripercussioni)

Salve,
sono una ragazza di diciassette anni e da qualche tempo non riesco più a mangiare bene. Faccio fatica a buttar giù qualsiasi cosa e la maggior parte delle volte vomito. Poco dopo che ho mangiato (sia solo anche un paio di cracker) mi viene la nausea e un senso di pesantezza. Da settimane non riesco più a finire un pranzo o una cena completa e se mi sforzo di farlo rigetto tutto. Inoltre non sento più lo stimolo della fame, posso stare un giorno intero senza mangiare nulla, o a volte mi prende l'impulso di mangiare in fretta e furia ciò che ho nel piatto per poi vomitare tutto. Vedere gente che mangia mi provoca la stessa sensazione di disgusto e nausea. Suppongo sia un fattore di stress, dal momento che sono 3 mesi che non ho il ciclo (sempre stata regolare) e sto perdendo tantissimi capelli. L'altro giorno mi sono passata le dita tra i capelli e mi è rimasta in mano una ciocca intera; inutile dire che mi è preso un colpo! La scuola è la mia maggiore fonte di stress, essendo molto competitiva e incalzante e in più già di mio sono una persona molto, molto ansiosa, ma non avevo mai avuto sintomi del genere. Ho già perso quattro chili, mi sento sempre debole e vuota ma a volte il non riuscire a mangiare mi fa sentire quasi bene, mi fa sentire leggera, e questo un po' mi spaventa. Anche la mia capacità di concentrarmi, stare ferma o zitta in classe è calata drasticamente. Posso sentirmi isterica/euforica/piena di energie a scuola e uno zombie a casa o viceversa, e questi cambiamenti si verificano anche da un'ora all'altra. Non so se sia solo una fase, come tutti dicono, ma dentro di me percepisco che c'è qualcosa che non va. Sapreste chiarirmi un po' le idee? Vi ringrazio in anticipo.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
questo servizio è destinato alle persone maggiorenni, tuttavia mi pare che dalla descrizione fatta la situazione sia piuttosto seria e meritevole di un'attenzione particolare.
Ti invito pertanto a non indugiare ulteriormente e a parlarne con i tuoi genitori, in modo da iniziare ad affrontarla nel modo migliore con l'ausilio di esperti e specialisti in problematiche legate all'alimentazione.

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Mi dispiace, so che è per i maggiorenni, ma non sapevo a chi altro rivolgermi. A mia mamma ho già detto del ciclo, siamo andate dal medico di famiglia ma lui ha detto che non c'è da allarmarsi. Inoltre credo si sia accorta che non mangio praticamente niente, però è sempre restia a parlare dei miei problemi. In passato, anche dietro mia richiesta, si è sempre rifiutata di mandarmi da uno psicologo. "Non ne hai bisogno", mi risponde ogni volta.
Grazie per la risposta.
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Dr.ssa Roberta Fuga Psicologo, Psicoterapeuta 23
Buongiorno,
poiché il disagio presentato sta avendo ripercussioni anche sul livello fisico ( amenorrea) ti consiglio di parlare in modo chiaro ed il più onesto possibile con i tuoi genitori. un intervento tempestivo potrebbe aiutarti a vivere più serenamente il rapporto con il cibo e sopratutto a non andare incontro a conseguenze psico-fisiche maggiori.
Nel caso potresti chiedere sostegno anche a qualche altro membro della tua famiglia o al tuo medico di base proprio per sensibilizzare tua madre sul momento delicato che stai vivendo, sollecitando un intervento.

Dr.ssa Roberta Fuga Psicologa - Psicoterapeuta cognitivo - comportamentale e Grafologa Roma
www.psicoterapeutadiroma.it
Via San Roberto Bellarmin

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Dr. Andrea Epifani Psicoterapeuta, Psicologo 123 2
Gentile Ragazza,
mi associo alle riflessioni dei colleghi. Il disagio che stai attraversando merita di essere preso in considerazione da uno specialista. Sarà lui a valutare la situazione e il da farsi.

Cordiali saluti,
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Cara ragazza, deve darsi aiuto, rendendosi conto che l'amenorrea è un campanello da non sottovalutare.. aveva per caso cominciato con una dieta fai -da-te ? .. se il medico non risponde, vada da un altro medico e anche da un ginecologo ed anche uno psicologo.. i Servizi pubblici sono ottimi !

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Gianluigi Basile Psicologo, Psicoterapeuta 104 2
Gentile ragazza,
credo che ci sia più di un motivo di allarme nella situazione che stai vivendo. Aspettare il peggioramento dei sintomi è controproducente e può portare a situazioni molto pericolose.
La soluzione migliore sarebbe parlare di questa situazione con i tuoi genitori, descrivendo la situazione nella maniera più chiara possibile. Nel caso ritieni difficile comunicare apertamente con la tua famiglia o pensi che non ti ascolterebbero prova a rivolgerti ad un consultorio di zona in modo da ricevere al più presto assistenza.

Cordiali saluti.

Dr. Gianluigi Basile - Psicologo - Roma
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica Integrata
www.psicologobasile.it

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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Ringrazio tutti per le gentilissime risposte. Per rispondere alla Dottoressa Muscarà, no, non ho mai iniziato una dieta fai da te, semplicemente ho iniziato a sentire il cibo solo come intruso e non come necessità.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
se proprio il tuo disagio non viene ascoltato e compreso nella sua gravità, potresti iniziare con il rivolgerti -se è presente nella tua scuola- allo sportello di ascolto psicologico per gli studenti.
Un'altra opportunità potrebbe essere quella dello Spazio Giovani del Consultorio dell'Asl (gratuito e ad accesso diretto, senza prescrizione del medico né consenso dei genitori):
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_913_listaFile_itemName_6_file.pdf

Cari auguri.

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