Empatia e abuso sessuale

Salve, dopo una intensa storia d’amore durata quattro anni, da qualche tempo sono stato lasciato dalla mia compagna. Sapevo che nel suo passato, quando era bambina, c’era stato un episodio di abuso sessuale. In questa fase, piuttosto dolorosa per me, non riesco a darmi ragione della crudezza e dell’insensibilità con le quali mi è stato comunicato il distacco.
Talvolta ho la sensazione che la lei non sia nemmeno consapevole di questa durezza e delle ferite che provoca. Infatti, a distanza di tempo, dopo un tentativo di chiarimento, non rammenta nemmeno di aver detto certe frasi.
In particolare il distacco è avvenuto durante un approccio fisico nel quale questa donna mi dice che non “poteva più farlo” al che, dopo aver chiarito, ho capito che mi stava lasciando. Ho scoperto così che per lei la storia è stata soprattutto una questione fisica. Vedendola molto rilassata, le ho chiesto se non soffrisse anche lei per questo distacco e per tutta risposta ho ottenuto che “era logico che non le importasse nulla, visto che la decisione la aveva presa lei”. Quello di cui non riesco a capacitarmi è il fatto che, almeno per me, la relazione tra noi è stata molto intensa perché preceduta da un lungo periodo di conoscenza e di amicizia. Anche questo rapporto, è evidente, è andato perduto ma sembra che ciò non pesi affatto sulla mia ex compagna. Insomma per dirla in parole povere, mi sono sentito usato da lei, quasi se questa volta l’abuso fosse toccato a me. Volevo chiedere se questo comportamento poteva essere messo in relazione con le vicende accadute alla donna da piccola.