Gli ho detto he avevo letto i messaggi, mi ha ribattuto che li cancellava
Gentili dottori, mi rivolgo a voi per esporre una situazione che mi sta condizionando negativamente la vita e quella di coppia. Sto insieme ad un ragazzo da quasi 5 anni, una storia fin da subito molto passionale e travolgente, fino a qualche tempo fa. Da quasi un anno la nostra intimità non è più come prima, sono sempre io a cercarlo, lui mi cerca pochissime volte, e i momenti intimi si sono ridotti a poca cosa, per il resto la sua dolcezza non è scomparsa Le sua spiegazione al poco sesso è lo stress per un futuro incerto a livello lavorativo.nonostante gli facessi presente che questa situazione mi crea insicurezza, la sua risposta è sempre la stessa: stress.Da due anni ha un nuovo lavoro, con un sacco di colleghe. Da quando lavora li è cambiato, non mi fa più battute di gelosia per miei colleghi come prima, e non si mostra più infastidito se mi incontro con uno di questi di cui è' sempre stato molto geloso. In tutto questo, fin da subito,una delle sue colleghe si è mostrata molto vicina, forse troppo, messaggi su facebook pubblici e frequenti e spesso fastidiosi. Il tutto però avevo imparato a gestirlo, nel senso che mi dava fastidio, ma mi fidavo di lui, quindi nn ci pensavo più di tanto. Finché in vacanza un mese fa, giocavo con il suo cellulare ed è arrivato un messaggio, insomma ho trovato messaggi di loro due, in cui lei gli comunicava che era partita da sola per le vacanza in quanto aveva litigato con il ragazzo. Ho trovato così, diversi messaggi loro, ma sempre su questa riga, niente di particolarmente grave. Ho lasciato perdere, se non che la sera leggendo con lui un messaggio di un nostro amico mi sono accorta che aveva cancellato tutti i messaggi di lei, a quel punto gli ho chiesto se l'avesse sentita e la sua risposta èstata che nn la sentiva da molto tempo. Mi è crollato il mondo addosso, a quel punto gli ho detto he avevo letto i messaggi, mi ha ribattuto che li cancellava per paura delle mie reazione in quanto ero gelosa di lei,, e che nn sarebbe più accaduto. Da allora è diventato un'ossessione ho controllato varie cose e ho scoperto foto aziendali di lei sempre vicino a lui, e ho notato che non ci sono più neanche suoi messaggi. Cosa impossibile dato che si sentivano spesso, il che significa che lui continua a cancellare, nonostante la promessa. Da allora litighiamo ogni giorno, non mi fido più di lui, voglio fidarmi ma nn riesco. Gli ho chiesto di farmi leggere tutti i messaggi se davvero è in buona fede, ma si rifiuta dicendo che nn è corretto. Neanche il suo comportamento è stato corretto. In passato mi ha detto altre bugie, non gravi, ma per me sono sempre bugie, nonostante da 5 anni gli ripeto che non sopporto le menzogne, lui continua. Non so che fare, sto malissimo, vorrei lasciarlo per lliberarmi da queste ossessioni, ma nn riesco, sono ancora tanto innamorata di lui, e dall'altro non riesco a togliermi dalla testa questo pensiero. Ormai per me è una convinzione: a lui lei piace e forse è reciproca la cosa,ma nn mi lascia perché nn è sicuro o teme il giudizio della sua famiglia, a cui tiene molto. Tra l'altro mi ha anche detto che la reputa una bella ragazza. È' come se le bugie del passato e queste ultime si fossero sommate e abbiano creato in me la convinzione che lui mente perché mi tradisce...vi ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Cara signorina,
Vorrei poterla rassicurare. Ma non le sarei di aiuto.
Non.posso dire nulla del caso specifico del suo ragazzo ma vorrei suggerirle, se posso, di cercare di accettare che in un ambiente di lavoro possano nascere delle simpatie, a causa della frequentazione.
Questo non comporta la sottovalutazione del proprio legame sentimentale, ma forse una distrazione da esso.
Del resto 5 anni non sono.pochi ed e' comprensibile che la passione dei primi mesi possa decrescere..
Ora faccia le sue riflessioni con ponderatezza.
Se vuole ci riscriva!! Auguri!
Vorrei poterla rassicurare. Ma non le sarei di aiuto.
Non.posso dire nulla del caso specifico del suo ragazzo ma vorrei suggerirle, se posso, di cercare di accettare che in un ambiente di lavoro possano nascere delle simpatie, a causa della frequentazione.
Questo non comporta la sottovalutazione del proprio legame sentimentale, ma forse una distrazione da esso.
Del resto 5 anni non sono.pochi ed e' comprensibile che la passione dei primi mesi possa decrescere..
Ora faccia le sue riflessioni con ponderatezza.
Se vuole ci riscriva!! Auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
Gentile dottoressa, la ringrazio tanto per la risposta. Ho riflettuto sulle sue parole e nel frattempo sono accadute anche alcune cose. Io accetto le simpatie nel'ambiente di lavoro, anche io ho dei colleghi con i quali ho stretto molto, la cosa che però mi destabilizza molto sono le cose nascoste, le menzogne. Sono cose che nn riesco a gestire, mi destabilizzano, perché le associo sempre ad un misfatto. Nello specifico al tradimento. Per me, lui, in quel momento e con quella bugia è come se mi avesse dichiarato che c'è un'altra. Nel frattempo, neanche a farlo apposta, questa mattina, mi lascia con un messaggio, affermando che io vivo la nostra relazione a metà, che lo rinnego. Cose davvero senza senso, mi ha persino detto che è inutile un confronto di persona perché servirebbe solo a litigare, mi ha rinfacciato il rapporto stretto che ho con mio padre, affermando che lui sarà sempre dopo mio padre. Cose assurde, inoltre ha affermato che non merito neanche un chiarimento di persona. Sono allibita, confusa, a me sembra una scusa, una scusa per lasciarmi senza dirmi che forse realmente i miei sospetti di tradimenti erano fondati. Mi ha lasciata dopo 5 anni senza una valida motivazione e con un messaggio, come se fossimo stati insieme un solo mese. Mi vergogno anche a dire queste cose perché mi sembrano davvero molto infantili. La mia autostima già precaria, è finita sotto i piedi.
[#3]
Cara signorina,
Forse le cose non sono precipitate come lei immagina.
Forse il ragazzo si e' sentito messo sotto accusa dalle diffidenze e ha reagito con rabbia.
Il fatto di averLe negato un colloquio a voce fa ipotizzare che si senta offeso.
Del resto da quanto Lei ci dice sulle possibili bugie indici di tradimento certo neanche Lei ci e' andata leggera!!
Lasci calmare un po' la bufera e poi cerchi di contattarlo con pacatezza, e non per litigare ma per ricucire...
Intanto rifletta sui suoi sentimenti, sugli spazi che e' disposta a lasciare al ragazzo senza che diventino un terreno di sofferenza per Lei..
In bocca al lupo..e ci faccia sapere..
Forse le cose non sono precipitate come lei immagina.
Forse il ragazzo si e' sentito messo sotto accusa dalle diffidenze e ha reagito con rabbia.
Il fatto di averLe negato un colloquio a voce fa ipotizzare che si senta offeso.
Del resto da quanto Lei ci dice sulle possibili bugie indici di tradimento certo neanche Lei ci e' andata leggera!!
Lasci calmare un po' la bufera e poi cerchi di contattarlo con pacatezza, e non per litigare ma per ricucire...
Intanto rifletta sui suoi sentimenti, sugli spazi che e' disposta a lasciare al ragazzo senza che diventino un terreno di sofferenza per Lei..
In bocca al lupo..e ci faccia sapere..
[#4]
Utente
La ringrazio. Le farò sapere e seguirò il suo consiglio. Vorrei farle una domanda. Ho riflettuto molto in questo periodo su questa mia paura ossessiva di essere tradita, perché temo di non riuscire a superarla. E mi si sono aperti dei pensieri, mia madre. Mia madre fin da piccola ha fatto sempre scenate di gelosia a mio padre, affermando che lui avesse altre donne. Per un periodo papà è andato anche via di casa. Lei è stata molto male, ha iniziato a bere e io che all'epoca avevo 13 anni ho iniziato a controllare il cellulare di mio padre e ho scoperto messaggi ambigui di diverse donne, soprattutto di una. E la cosa con questa donna è continuata per molti anni ancora. Poco dopo quella lite papà e mamma sono tornati insieme e io per paura che si lasciassero è che mamma soffrisse di nuovo, perché ormai si era ripresa, non le ho mai detto di questi messaggi. Ho accettato la cosa è L' ho tenuta nascosta, non ne ho parlato con nessuno, neanche con mio padre. Oggi, non so se la cosa continua o meno, e non ho più neanche voluto approfondire per paura. Ho pensato, ci può essere un collegamento? Le bugie che nn tollero, la fiducia che scarseggia, l"ossessione del tradimento? E poi perché e' uscito tutto ora? Io mi sono convinta sul serio che lui mi tradisce.
[#5]
Cara signorina, mi complimento per la sua consapevolezza delle dinamiche della mente..;-))
Certo ci puo' essere un collegamento fra questa situazione infantile per lei cosi' traumatica e la sua attuale maniera di percepire le cose ambigue, non chiarissime. Effettua quella che si chiama "proiezione". Ritiene cioe' di vedere come reali quelle che sono in realta' le sue paure.
E la sua convinzione del tradimento del ragazzo potrebbe essere frutto di cio'. Molto difficile da scardinare perche' lei la "vede". Ma la vede attraverso queste sue convinzioni.
Penso che sarebbe opportuno per Lei chiedere un aiuto psicologico per evitare che queste proiezioni che avvengono in.modo inconscio e quindi ingestibile razionalmente possano nuocere alla sua vita e ai suoi rapporti affettivi..
Ci faccia sapere, e mi raccomando, sorrida quando vedra' il suo ragazzo..!
Certo ci puo' essere un collegamento fra questa situazione infantile per lei cosi' traumatica e la sua attuale maniera di percepire le cose ambigue, non chiarissime. Effettua quella che si chiama "proiezione". Ritiene cioe' di vedere come reali quelle che sono in realta' le sue paure.
E la sua convinzione del tradimento del ragazzo potrebbe essere frutto di cio'. Molto difficile da scardinare perche' lei la "vede". Ma la vede attraverso queste sue convinzioni.
Penso che sarebbe opportuno per Lei chiedere un aiuto psicologico per evitare che queste proiezioni che avvengono in.modo inconscio e quindi ingestibile razionalmente possano nuocere alla sua vita e ai suoi rapporti affettivi..
Ci faccia sapere, e mi raccomando, sorrida quando vedra' il suo ragazzo..!
[#6]
Utente
La ringrazio dottoressa. Avevo iniziato un percorso psicoterapeutico, ma ho interrotto dopo pochi mesi, perché non mi trovavo bene con la terapeuta, non riuscivo ad aprirmi. Infatti queste cose non le avevo mai dette a lei. Anche io sento da molto il bisogno di un aiuto, anche perché sono una persona che si fa sottomettere facilmente, che non riesce a dire no,mche da troppo subito, perché idealizzo le persone e poi trovandomi spesso di fronte persone approfittatrici, soffro molto per il modo in cui vengo trattata, con le pezze, e accumulo rabbia dentro. Mi sto chiudendo sempre più ai rapporti sociali, perché c'è sempre qualcuno che mi fa battute pesanti e mi ferisce, come sull'università altro tasto dolente, o mi fanno cattiverie a cui io nn so rispondere, se nn offendendomi e accumulando rabbia. Sto riducendo i rapporti con la gente, inizio ad odiare tutti e a rintanarmi solo nel bellissimo e appagante rapporto che ho con gli animali... È' diventata insostenibile come cosa. Ero una persona solare e felice della mia vita, ora invece, mi vergogno di esistere.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.3k visite dal 15/10/2014.
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