Ansia, inadeguatezza e perdita del senso del dovere.
Salve, sono un ragazzo di 21 anni e frequento la facoltà di medicina. Scrivo perchè nell'ultimo anno sto riscontrando una serie di problematiche che, nonostante credevo fossero di carattere passeggero, si ripresentano in continuazione e questo mi porta esattamente qui. In quest'ultimo periodo mi sento come se fossi bloccato nello studio, io vorrei andare avanti ma non ci riesco, come se ci fosse qualcosa che mi ferma. In questo momento dovrei iniziare a preparare un esame, l'unico che mi è rimasto dal secondo anno ma non riesco a cominciare, quasi come se mi mancasse la motivazione e la forza.Tutto ciò mi rende frustrato e mi fa salire un senso di colpa enorme. Inoltre ho ricominciato a soffrire di ansia; anche negli anni del liceo ero un ragazzo ansioso ma questa tendenza si era notevolmente ridimensionata in positivo negli ultimi anni delle superiori e ora è come se stia tornando all'attacco. E' un ansia legata agli esami ma anche al semplice andare a lezione. Ho paura di restare indietro, di vedere gli altri avanzare ed io fermo nel solito punto, a volte mi chiedo se sono all'altezza di ciò che sto facendo ed è come se in un certo qual modo mi sentissi inadeguato. Sono pensieri che non ho avuto prima dell'inizio del secondo anno.
Ciò che poi mi turba è anche il fatto che col passare del tempo tendo a scordarmi gli esami che ho già dato e per i quali ho studiato tantissimo (come anatomia) e ciò mina fortemente la mia autostima (certamente non elevata) e la fiducia che ho in me. E' come se tutto questo innescasse una specie di circolo vizioso che altro non fa che danneggiarmi. Per il resto non ho di che lamentarmi, ho un ottimo rapporto con la mia ragazza, qualche buon amico e dei normalissimi hobby, il fatto però che arranchi nello studio, campo nel quale bene o male ho sempre avuto le mie soddisfazioni, mi impedisce di stare in pace e tranquillo. Sono spesso nervoso, la sera tendo a prendere sonno tardi per l'affollarsi di tutti questi pensieri e la mattina tendo ovviamente a cercare il più possibile di rimanere nel letto. Non so se ho bisogno o meno di un appoggio di qualche tipo e per questo vorrei avere la vostra opinione. Voglio aggiungere inoltre che, nonostante questo, ciò che studio mi piace e mi incuriosisce e a livello di esami dati/da dare non sono in una situazione malvagia. Il fatto che mi dà fastidio è la ripercussione che tutto questo ha sul mio umore e sulla mia vita quotidiana.
Spero di non essere stato troppo prolisso, vi ringrazio per l'attenzione e la disponibilità.
Ciò che poi mi turba è anche il fatto che col passare del tempo tendo a scordarmi gli esami che ho già dato e per i quali ho studiato tantissimo (come anatomia) e ciò mina fortemente la mia autostima (certamente non elevata) e la fiducia che ho in me. E' come se tutto questo innescasse una specie di circolo vizioso che altro non fa che danneggiarmi. Per il resto non ho di che lamentarmi, ho un ottimo rapporto con la mia ragazza, qualche buon amico e dei normalissimi hobby, il fatto però che arranchi nello studio, campo nel quale bene o male ho sempre avuto le mie soddisfazioni, mi impedisce di stare in pace e tranquillo. Sono spesso nervoso, la sera tendo a prendere sonno tardi per l'affollarsi di tutti questi pensieri e la mattina tendo ovviamente a cercare il più possibile di rimanere nel letto. Non so se ho bisogno o meno di un appoggio di qualche tipo e per questo vorrei avere la vostra opinione. Voglio aggiungere inoltre che, nonostante questo, ciò che studio mi piace e mi incuriosisce e a livello di esami dati/da dare non sono in una situazione malvagia. Il fatto che mi dà fastidio è la ripercussione che tutto questo ha sul mio umore e sulla mia vita quotidiana.
Spero di non essere stato troppo prolisso, vi ringrazio per l'attenzione e la disponibilità.
[#1]
Gentile ragazzo,
ci sono cose che le danno pensiero al di fuori dello studio? Qualche preoccupazione in famiglia ad esempio...
Oltre allo studio ha una vita sociale? Ha degli hobby, degli interessi?
Se il vissuto ansioso non è nuovo nella sua vita, potrebbe essere il caso di rivolgersi ad un nostro collega dal vivo, analizzare meglio la sua situazione e valutare il modo migliore di affrontarla.
Ci aveva pensato?
Un caro saluto,
ci sono cose che le danno pensiero al di fuori dello studio? Qualche preoccupazione in famiglia ad esempio...
Oltre allo studio ha una vita sociale? Ha degli hobby, degli interessi?
Se il vissuto ansioso non è nuovo nella sua vita, potrebbe essere il caso di rivolgersi ad un nostro collega dal vivo, analizzare meglio la sua situazione e valutare il modo migliore di affrontarla.
Ci aveva pensato?
Un caro saluto,
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la risposta tempestiva.
No a dire il vero non ho altre preoccupazioni, o comunque non sono a tale livello.
Si, ho una vita sociale normale, un gruppetto di amici con cui esco frequentemente, un bel rapporto con la mia ragazza e un gruppo in cui suono la chitarra da ormai vari anni. Mi piace anche andare a correre ogni tanto, per fare un po' di attività fisica, anche se non sono mai stato un tipo molto atletico.
Si avevo pensato a rivolgermi a qualcuno, il fatto è che non sono sicuro se ne abbia effettivamente bisogno o meno e per questo provo a tastare il terreno scrivendo qua, in seguito valuterò certamente questa eventualità.
No a dire il vero non ho altre preoccupazioni, o comunque non sono a tale livello.
Si, ho una vita sociale normale, un gruppetto di amici con cui esco frequentemente, un bel rapporto con la mia ragazza e un gruppo in cui suono la chitarra da ormai vari anni. Mi piace anche andare a correre ogni tanto, per fare un po' di attività fisica, anche se non sono mai stato un tipo molto atletico.
Si avevo pensato a rivolgermi a qualcuno, il fatto è che non sono sicuro se ne abbia effettivamente bisogno o meno e per questo provo a tastare il terreno scrivendo qua, in seguito valuterò certamente questa eventualità.
[#3]
Cerchi di capire se è un momento di stanchezza passeggero, oppure se è leggermente perfezionista e questo lo porta ad affrontare i faticosi esami con un pò di ansia.
Se capisce di non essere troppo obiettivo con se stesso, effettui una consulenza dal vivo, certamente sarebbe molto più risolutiva che non una "chiacchierata" qui.
Spero di esserle stata utile.
Cari saluti,
Se capisce di non essere troppo obiettivo con se stesso, effettui una consulenza dal vivo, certamente sarebbe molto più risolutiva che non una "chiacchierata" qui.
Spero di esserle stata utile.
Cari saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.5k visite dal 14/10/2014.
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Approfondimento su Ansia
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