Perdita di controllo
buongiorno, vi scrivo per un problema che riguarda mia moglie.
Ha 30 anni ed è sempre stata di carattere nervosa ed irruenta, non ha mai avuto molta pazienza nè con me nè con le altre persone, ma, nonostante questo, in questi 5 anni di matrimonio siamo riusciti ad andare avanti senza troppi problemi. Da quando però è nata la nostra bambina, che adesso ha 22 mesi, il suo limite di sopportazione è molto diminuito: il problema si pone con la bambina, che, come tutti i bambini, fa spesso i capricci.
Ebbene molte volte succede che mia moglie perda la pazienza con lei, anche per cose di poca importanza - per esempio tarda ad addormentarsi o non vuole salire in macchina - gridando istericamente e trattandola male. Passato questo momento ci sta male, entra in depressione pensando di non essere una buona madre, si detesta per il suo carattere e teme di potere in uno di questi "attacchi" fare del male alla piccola. Di contro al di la di questi momenti è una madre a volte esagerata e iperprotettiva nei confronti della figlia. Per esempio, da quando la bambina, che già andava all'asilo da circa 10 mesi, ha cominciato a nnn volerci più andare piangendo e stringendosi a lei quando la porta, mia moglie ha pensato che la bambina fa così perchè magari l'hanno rimproverata o le hanno dato qualche schiaffetto in occasione di morsi chela piccola ha dato ad altri bimbi del nido, basandosi sulla risposta che la bambina le da alle sue domande sulle maestre. Se cerco di convincerla che magari il comportamento della piccola è dovuto all'interruzione che ha avuto nella frequenza dell'asilo e che tuti i bambini fanno così mi accusa di essere superficiale, di di non pensare al bene della bambina e finisce che litighiamo.
Ha 30 anni ed è sempre stata di carattere nervosa ed irruenta, non ha mai avuto molta pazienza nè con me nè con le altre persone, ma, nonostante questo, in questi 5 anni di matrimonio siamo riusciti ad andare avanti senza troppi problemi. Da quando però è nata la nostra bambina, che adesso ha 22 mesi, il suo limite di sopportazione è molto diminuito: il problema si pone con la bambina, che, come tutti i bambini, fa spesso i capricci.
Ebbene molte volte succede che mia moglie perda la pazienza con lei, anche per cose di poca importanza - per esempio tarda ad addormentarsi o non vuole salire in macchina - gridando istericamente e trattandola male. Passato questo momento ci sta male, entra in depressione pensando di non essere una buona madre, si detesta per il suo carattere e teme di potere in uno di questi "attacchi" fare del male alla piccola. Di contro al di la di questi momenti è una madre a volte esagerata e iperprotettiva nei confronti della figlia. Per esempio, da quando la bambina, che già andava all'asilo da circa 10 mesi, ha cominciato a nnn volerci più andare piangendo e stringendosi a lei quando la porta, mia moglie ha pensato che la bambina fa così perchè magari l'hanno rimproverata o le hanno dato qualche schiaffetto in occasione di morsi chela piccola ha dato ad altri bimbi del nido, basandosi sulla risposta che la bambina le da alle sue domande sulle maestre. Se cerco di convincerla che magari il comportamento della piccola è dovuto all'interruzione che ha avuto nella frequenza dell'asilo e che tuti i bambini fanno così mi accusa di essere superficiale, di di non pensare al bene della bambina e finisce che litighiamo.
[#1]
Ho letto il sua richiesta di consulenza e, devo dirle che, se da un lato il perdere la pazienza è normale, dall'altro quello che lei aggiunge lo è meno Lei scrive:
"Passato questo momento ci sta male, entra in depressione pensando di non essere una buona madre, si detesta per il suo carattere e teme di potere in uno di questi "attacchi" fare del male alla piccola"
Vorrei chiederle alcune cose: che cosa intende per "entra in depressione?"
lei, quando sua moglie perde la pazienza cosa fa?
e in ultimo è sua moglie o lei a temere che "in uno di questi attacchi possa far male alla piccola?"
Provi a raccontarmi quello che succede e a rire, nel racconto, qual'è la sua posizione prima durante e dopo questi episodi di ira.
Per ora, la saluto cordialmente
"Passato questo momento ci sta male, entra in depressione pensando di non essere una buona madre, si detesta per il suo carattere e teme di potere in uno di questi "attacchi" fare del male alla piccola"
Vorrei chiederle alcune cose: che cosa intende per "entra in depressione?"
lei, quando sua moglie perde la pazienza cosa fa?
e in ultimo è sua moglie o lei a temere che "in uno di questi attacchi possa far male alla piccola?"
Provi a raccontarmi quello che succede e a rire, nel racconto, qual'è la sua posizione prima durante e dopo questi episodi di ira.
Per ora, la saluto cordialmente
Dr.ssa Antonella Morganti
morgantiantonella@hotmail.it
[#2]
Gentile utente
Lei descrive sua moglie come una donna di carattere, nervosa e irruenta, che non ha mai avuto molta pazienza né con lei né con le altre persone. Nonostante ciò, il vostro matrimonio è riuscito ad andare avanti per 5 anni.
Poi è nata vostra figlia e il limite di sopportazione di sua moglie è ulteriormente diminuito, apparentemente a causa del fatto che la bambina fa i capricci, come qualunque altro bambino.
Dalla sua breve descrizione, mi sembra che trapeli l'immagine di una famiglia che ha ruotato sinora attorno alla figura di sua moglie, in un modo o nell'altro. Le persone dotate di un carattere forte spesso sentono il bisogno di stare al centro dell'attenzione, ciò è normale. E probabilmente, anche se non conosco la vostra situazione, sua moglie sta avendo qualche problema a venire a patti con il fatto che invece è ora la bambina a reclamare la fetta più grande di quest'attenzione.
Non mi fraintenda. Se quanto le sto dicendo corrispondesse al vero, cosa tutta da verificare, ciò non vorrebbe dire che sua moglie, né tantomeno sua figlia, si stiano comportando così apposta o per cattiveria. Come le dicevo chi ha un carattere forte tende ad essere più concentrato su se stesso e sul proprio punto di vista che su quello degli altri. E d'altra parte, stare insieme a una persona forte significa anche poter fruire di questa forza nei momenti in cui ciò può essere necessario.
Inoltre la bambina non è ancora capace di prendere in considerazione bisogni che non siano i suoi propri, e per questo potrebbero innescarsi spirali d'incomprensione fra lei e la madre.
Se la situazione è quella descritta, sarebbe opportuno che sua moglie si rendesse conto che imparare a controllare la sua intemperanza potrebbe portare benefici non solo a lei (che ci scrive) e a lei stessa, ma soprattutto alla piccola. I bambini sono molto sensibili alle manifestazioni emotive degli adulti e dei genitori in particolar modo.
Potreste richiedere un consulto psicologico per ricevere suggerimenti, come genitori, su come comportarvi nei confronti di vostra figlia nei momenti in cui fa i capricci. Non so se sua moglie potesse essere disposta a fare un tentativo in tal senso, ma credo che potrebbe valer la pena provarci.
Cordiali saluti
Lei descrive sua moglie come una donna di carattere, nervosa e irruenta, che non ha mai avuto molta pazienza né con lei né con le altre persone. Nonostante ciò, il vostro matrimonio è riuscito ad andare avanti per 5 anni.
Poi è nata vostra figlia e il limite di sopportazione di sua moglie è ulteriormente diminuito, apparentemente a causa del fatto che la bambina fa i capricci, come qualunque altro bambino.
Dalla sua breve descrizione, mi sembra che trapeli l'immagine di una famiglia che ha ruotato sinora attorno alla figura di sua moglie, in un modo o nell'altro. Le persone dotate di un carattere forte spesso sentono il bisogno di stare al centro dell'attenzione, ciò è normale. E probabilmente, anche se non conosco la vostra situazione, sua moglie sta avendo qualche problema a venire a patti con il fatto che invece è ora la bambina a reclamare la fetta più grande di quest'attenzione.
Non mi fraintenda. Se quanto le sto dicendo corrispondesse al vero, cosa tutta da verificare, ciò non vorrebbe dire che sua moglie, né tantomeno sua figlia, si stiano comportando così apposta o per cattiveria. Come le dicevo chi ha un carattere forte tende ad essere più concentrato su se stesso e sul proprio punto di vista che su quello degli altri. E d'altra parte, stare insieme a una persona forte significa anche poter fruire di questa forza nei momenti in cui ciò può essere necessario.
Inoltre la bambina non è ancora capace di prendere in considerazione bisogni che non siano i suoi propri, e per questo potrebbero innescarsi spirali d'incomprensione fra lei e la madre.
Se la situazione è quella descritta, sarebbe opportuno che sua moglie si rendesse conto che imparare a controllare la sua intemperanza potrebbe portare benefici non solo a lei (che ci scrive) e a lei stessa, ma soprattutto alla piccola. I bambini sono molto sensibili alle manifestazioni emotive degli adulti e dei genitori in particolar modo.
Potreste richiedere un consulto psicologico per ricevere suggerimenti, come genitori, su come comportarvi nei confronti di vostra figlia nei momenti in cui fa i capricci. Non so se sua moglie potesse essere disposta a fare un tentativo in tal senso, ma credo che potrebbe valer la pena provarci.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Ex utente
vorrei nnanzitutto ringraziarvi per la celerità delle risposte e scusarmi per il ritardo con cui stò scrivendo.
Alla Dr.ssa Morganti vorrei rispondere che forse il termine da me usato "entra in depressione" non è proprio adatto, in verità volevo dire che si intristisce, a volte piange, e si biasima per il suo comportamento.
Riguardo al comportamento mio in verità credo di sbagliare perchè mi innervosisco e la rimprovero, sò che è sbagliato, ma non riesco a riportare alla normalità la situazione, credo perchè sono una persona di carattere più debole.
Non sono solo io a temere che mia moglie possa fare del male alla bambina ma lei stessa ha questo timore.
Al Dr. Santonocito vorrei dire che anche se ho descritto mia moglie come una donna dal carattere forte e sicuramente predominante rispetto al mio, più pacato e riflessivo, tuttavia spesso risulta essere debole e influenzabile dall'esterno.
Riguardo al consiglio di consultare uno specialista lei è d'acordo e abbiamo già fissato un appuntamento.
Alla Dr.ssa Morganti vorrei rispondere che forse il termine da me usato "entra in depressione" non è proprio adatto, in verità volevo dire che si intristisce, a volte piange, e si biasima per il suo comportamento.
Riguardo al comportamento mio in verità credo di sbagliare perchè mi innervosisco e la rimprovero, sò che è sbagliato, ma non riesco a riportare alla normalità la situazione, credo perchè sono una persona di carattere più debole.
Non sono solo io a temere che mia moglie possa fare del male alla bambina ma lei stessa ha questo timore.
Al Dr. Santonocito vorrei dire che anche se ho descritto mia moglie come una donna dal carattere forte e sicuramente predominante rispetto al mio, più pacato e riflessivo, tuttavia spesso risulta essere debole e influenzabile dall'esterno.
Riguardo al consiglio di consultare uno specialista lei è d'acordo e abbiamo già fissato un appuntamento.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.7k visite dal 17/08/2008.
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