Attratta da altri uomini
Salve dottori, scrivo perché sto vivendo un periodo di confusione emotiva che mi distrae spesso dalla 'vita reale'. Nella mia vita ho avuto due storie importanti (una dopo l'altra) e mi sembra di ripercorrere sempre la stessa strada. Sto bene, instauro relazioni forti e fatte di complicità, ma ad un certo punto mi interrogo se quello che ho mi basta. L'ultima e corrente storia è quella più importante per me, ma quello che mi fa dubitare è qualcosa che si verifica puntualmente. Sono incuriosita da altri uomini, alcune volte la cosa dura delle ore, oppure delle settimane poi mi passa tutto. Molto spesso il desiderio è quello di essere guardata e di suscitare a mia volta una certa curiosità nell'altra persona. Questi ragazzi non sempre mi piacciono, sento solo questo bisogno. Il dramma è arrivato pochi giorni fa. Nel mio ambiente lavorativo c'è un ragazzo che mi affascina, ho avuto contatti quasi nulli con lui. Ci salutiamo e basta, in più non so se la cosa potrebbe mai essere ricambiata, perché appunto non ci parliamo neanche. Questa persona non mi è mai stata indifferente fisicamente, ma ultimamente la cosa mi tormenta di più. Non so cosa mi prenda di lui. Non lo conosco, quindi è esclusivamente una cosa fisica.
Io amo il mio fidanzato e lui è perfetto per me. La cosa che mi tormenta più di tutte è da ricercarsi ancora più a fondo... in ogni mia storia si inizia con le farfalle nello stomaco, la voglia di stare insieme, di scoprirsi e poi dopo un annetto tutto inizia a diventare routine: non più farfalle nello stomaco, io sento di dare dei baci al mio ragazzo ( sono un tipo molto affettuoso) ma non perché sento dentro quel trasporto iniziale, nessuna eccitazione. Lo faccio perché sento la necessità, ma questa non è strettamente sessuale. Questa cosa è normale? O mi sto accontentando? Ho paura che ci sia da avere di più e che io invece mi sono arresa.
Io amo il mio fidanzato e lui è perfetto per me. La cosa che mi tormenta più di tutte è da ricercarsi ancora più a fondo... in ogni mia storia si inizia con le farfalle nello stomaco, la voglia di stare insieme, di scoprirsi e poi dopo un annetto tutto inizia a diventare routine: non più farfalle nello stomaco, io sento di dare dei baci al mio ragazzo ( sono un tipo molto affettuoso) ma non perché sento dentro quel trasporto iniziale, nessuna eccitazione. Lo faccio perché sento la necessità, ma questa non è strettamente sessuale. Questa cosa è normale? O mi sto accontentando? Ho paura che ci sia da avere di più e che io invece mi sono arresa.
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Gentile Utente,
è davvero difficile risponderle senza conoscerla o poterle parlare.
E' possibile che le storie che ha avuto semplicemente non abbiano suscitato in lei sentimenti tali da portarla a rimanere interessata al partner oltre il periodo dell'innamoramento, ma è possibile anche che lei abbia dei bisogni narcisistici non saturati e che per questo tenda a "guardarsi attorno" alla ricerca dell'ammirazione di altri ragazzi pur avendo un partner "perfetto":
"Molto spesso il desiderio è quello di essere guardata e di suscitare a mia volta una certa curiosità nell'altra persona".
Lei ci dice di aver avuto solo due storie importanti: le spiace non aver avuto più esperienze?
Che tipo di rapporto ha con suo padre?
è davvero difficile risponderle senza conoscerla o poterle parlare.
E' possibile che le storie che ha avuto semplicemente non abbiano suscitato in lei sentimenti tali da portarla a rimanere interessata al partner oltre il periodo dell'innamoramento, ma è possibile anche che lei abbia dei bisogni narcisistici non saturati e che per questo tenda a "guardarsi attorno" alla ricerca dell'ammirazione di altri ragazzi pur avendo un partner "perfetto":
"Molto spesso il desiderio è quello di essere guardata e di suscitare a mia volta una certa curiosità nell'altra persona".
Lei ci dice di aver avuto solo due storie importanti: le spiace non aver avuto più esperienze?
Che tipo di rapporto ha con suo padre?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta.
Sì, a volte avrei preferito avere più esperienze ma solo perché penso di non avere l'esperienza tale da poter capire se quello che ho ora è ciò che si può chiamare amore. Non capisco se il fatto di non cercare un contatto fisico molto spesso o di non sentire determinate scombussolamenti sia dovuto alla monotonia di tanti anni insieme, oppure si tratti di una situazione anomala. Parlando con alcune amiche, le sento un po' più prese di me anche se stanno con i rispettivi ragazzi dallo stesso numero di anni e mi sento strana anche se ammetto di essere io una persona poco passionale, ma molto molto razionale. Non metto in dubbio il rapporto che ho instaurato con il mio fidanzato, è forte e consolidato ed è davvero quel tipo di persona che mi completa quindi non voglio perderla... tuttavia questo lato di me mi turba molto.
Con mio padre ho un bel rapporto, con me è una persona affettuosa e non mi fa mancare niente.. anche se abbiamo un carattere molto simile, razionale e molto riservato.
Per quanto riguarda il narcisismo, sì ci ho pensato anche io. A volte lego questa cosa al fatto di essere una persona molto insicura e in continua ricerca di consensi, in ogni campo ma è come se 'non bastassero mai'. Il mio ragazzo ha molte attenzioni e mi rassicura ma sembra che non sia abbastanza.
Sì, a volte avrei preferito avere più esperienze ma solo perché penso di non avere l'esperienza tale da poter capire se quello che ho ora è ciò che si può chiamare amore. Non capisco se il fatto di non cercare un contatto fisico molto spesso o di non sentire determinate scombussolamenti sia dovuto alla monotonia di tanti anni insieme, oppure si tratti di una situazione anomala. Parlando con alcune amiche, le sento un po' più prese di me anche se stanno con i rispettivi ragazzi dallo stesso numero di anni e mi sento strana anche se ammetto di essere io una persona poco passionale, ma molto molto razionale. Non metto in dubbio il rapporto che ho instaurato con il mio fidanzato, è forte e consolidato ed è davvero quel tipo di persona che mi completa quindi non voglio perderla... tuttavia questo lato di me mi turba molto.
Con mio padre ho un bel rapporto, con me è una persona affettuosa e non mi fa mancare niente.. anche se abbiamo un carattere molto simile, razionale e molto riservato.
Per quanto riguarda il narcisismo, sì ci ho pensato anche io. A volte lego questa cosa al fatto di essere una persona molto insicura e in continua ricerca di consensi, in ogni campo ma è come se 'non bastassero mai'. Il mio ragazzo ha molte attenzioni e mi rassicura ma sembra che non sia abbastanza.
[#3]
D'accordo con la Collega, penso che lei abbia qualche difficoltà a passare dall'innamoramento all'amore, all'amore che costruisce e diventa parte di noi..Farfalle nello stomaco sempre non è possibile, certo ogni nuovo ragazzo che ci guarda e ci desidera disseta la sicurezza e il narcisismo.. qualche colloquio con uno psicoterapeuta de visu , penso sarebbe una buona cosa per lei, non vorrei che in qualche momento desse per scontato quel suo perfetto fidanzato..
Restiamo in ascolto..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
"ammetto di essere io una persona poco passionale, ma molto molto razionale"
Forse per questo tende a farsi anche troppe domande e a scomporre eccessivamente i problemi, perdendo di vista l'insieme.
Se con l'attuale ragazzo si trova bene infatti non ha motivo di porsi tutti i dubbi che si sta ponendo, né di fare confronti con gli altri.
In ogni caso le segnalo questo articolo sul tema "amore o abitudine":
http://www.serviziodipsicologia.it/amore-o-abitudine-come-capirlo/
Penso che l'osservazione che ha fatto su di sé sia molto pertinente:
"A volte lego questa cosa al fatto di essere una persona molto insicura e in continua ricerca di consensi, in ogni campo ma è come se 'non bastassero mai'"
e ritengo anch'io che ci possa essere una causa comune alla base della sua ricerca di consenso in campi diversi.
L'autostima delle figlie dipende da quanto il padre le ha apprezzate e valorizzate ed è quindi possibile che suo padre, nel suo essere riservato, per quanto affettuoso, le abbia in qualche modo fatto mancare una parte delle attenzioni necessarie a sentirsi soddisfatta e sicura di sé al punto tale da non dipendere più dall'apprezzamento di altri uomini.
Se l'ipotesi fosse corretta il suo ragazzo non avrebbe quindi nulla a che fare con questa sua ricerca di ammirazione, ma si tratterebbe di una dinamica che appartiene totalmente al suo mondo interno.
Forse per questo tende a farsi anche troppe domande e a scomporre eccessivamente i problemi, perdendo di vista l'insieme.
Se con l'attuale ragazzo si trova bene infatti non ha motivo di porsi tutti i dubbi che si sta ponendo, né di fare confronti con gli altri.
In ogni caso le segnalo questo articolo sul tema "amore o abitudine":
http://www.serviziodipsicologia.it/amore-o-abitudine-come-capirlo/
Penso che l'osservazione che ha fatto su di sé sia molto pertinente:
"A volte lego questa cosa al fatto di essere una persona molto insicura e in continua ricerca di consensi, in ogni campo ma è come se 'non bastassero mai'"
e ritengo anch'io che ci possa essere una causa comune alla base della sua ricerca di consenso in campi diversi.
L'autostima delle figlie dipende da quanto il padre le ha apprezzate e valorizzate ed è quindi possibile che suo padre, nel suo essere riservato, per quanto affettuoso, le abbia in qualche modo fatto mancare una parte delle attenzioni necessarie a sentirsi soddisfatta e sicura di sé al punto tale da non dipendere più dall'apprezzamento di altri uomini.
Se l'ipotesi fosse corretta il suo ragazzo non avrebbe quindi nulla a che fare con questa sua ricerca di ammirazione, ma si tratterebbe di una dinamica che appartiene totalmente al suo mondo interno.
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Ex utente
Non do per scontato il mio fidanzato, anzi.
Ho letto l'articolo, e posso dire che alla base manca un po' l'attrazione fisica da parte mia. Sono una persona che da molto importanza all'aspetto interiore per questo non l'ho scelto per il fisico, ma perché sentivo una forte connessione mentale ed emozionale (ovviamente lui mi piaceva, soprattutto di viso). Anche con il mio precedente ragazzo non c'era questo coinvolgimento fisico.
Penso che sia dovuto proprio al mio modo di essere, tuttavia non posso esserne sicura perché non sono mai stata con un uomo oggettivamente bello e ben messo fisicamente.
Non penso sia dovuto al rapporto con mio padre perché crede molto in me e lo manifesta anche.
Ho letto l'articolo, e posso dire che alla base manca un po' l'attrazione fisica da parte mia. Sono una persona che da molto importanza all'aspetto interiore per questo non l'ho scelto per il fisico, ma perché sentivo una forte connessione mentale ed emozionale (ovviamente lui mi piaceva, soprattutto di viso). Anche con il mio precedente ragazzo non c'era questo coinvolgimento fisico.
Penso che sia dovuto proprio al mio modo di essere, tuttavia non posso esserne sicura perché non sono mai stata con un uomo oggettivamente bello e ben messo fisicamente.
Non penso sia dovuto al rapporto con mio padre perché crede molto in me e lo manifesta anche.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 8.3k visite dal 13/10/2014.
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