Il primo amore ...non corrisposto

Buonasera, gentili dottori.

E' da circa due anni che mi piace un uomo da cui non potrò mai essere amata e che attualmente non vedo più.
Lui all'inizio mi aveva mandato dei segnali quantomeno ambigui: mi cercava, mi scriveva di sua spontanea volontà cose come "mi manchi, vorrei averti qui", e le rare volte in cui mi parlava della sua ragazza (argomento che evitava il più possibile, quasi lei non esistesse) era per dirmi che le cose fra loro erano molto tese.
Forse, non gli mancavo tanto io, quanto la sua libertà: abituato a girare il mondo, a quanto pare stava per andare a convivere e sposarsi.
Il problema è che ci sono andata di mezzo io: ero uscita da pochi mesi da una storia in modo doloroso, e quindi mi sono subito affezionata a lui, che anche da un punto di vista artistico mi ha colpita molto.
Con lui mi sentivo come con nessun altro, totalmente spontanea e talmente forte e sicura che avrei potuto scalare una montagna!
Con lui non c'è mai stato nulla di fisico e spesso ci siamo visti in compagnia, poche volte da soli. Ho sempre mantenuto le distanze fisiche, dopo che ho saputo dell'esistenza della sua ragazza... diventata sua moglie... diventata madre di suo figlio.
Ho mantenuto le distanze fisicamente, ma mentalmente lui non se n'è mai andato da me...
Non so quale meccanismo ho innescato, comunque il mio cervello si è auto-convinto che lui è l'unica persona per me, che è l'incastro perfetto, che o trovo il suo clone oppure non c'è nessuno là fuori per me. Nessun uomo mi sembra interessante quanto lui. Ho messo un muro fra me e l'amore.
A volte mi trovo a collegare il suo pensiero con il mio fare, ovvero: mi trucco, mi sento carina o magari indosso qualcosa di particolare e il pensiero automatico è "vorrei che mi vedesse", imparo una canzone e "vorrei mi sentisse", trovo un bel film o uno sport diversi dal solito e "vorrei sapesse"... ancora adesso, ancora, dopo anni, ancora, dopo che lui non ha avuto il minimo tatto con me, ho voglia di condividere con lui.
Razionalmente so che non si è comportato bene, o meglio, non ha mai tenuto conto dei miei sentimenti; ma periodicamente torno ad ossessionarmi con lui, che è evidentemente un caso ancora aperto per me.
Voglio capire perché faccio ricorso a lui: a volte mi sembra un espediente per qualcosa, altre volte mi convinco che soffrirò fino alla fine dei miei giorni perché non riuscirò mai a dimenticare un amore così intenso e unico. Quest'ultima cosa è patetica, so che in realtà non è così, ma così mi sento.
Ho bisogno di archiviarlo, vi prego, datemi dei suggerimenti.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

anche nell'ultima storia Lei ne è iscita in modo doloroso: che cosa intende esattamente?
Quello che Lei descrive potrebbe essere compatibile con una dipendenza, dalla quale capisco che Lei fa fatica ad uscire.
In ogni caso, dal momento che ha buttato via due anni dietro all'idealizzazione di quest'uomo, perchè non pensa a farsi aiutare da uno psicologo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta, Dottoressa.

Ne sono uscita in modo doloroso nel senso che io ho tradito il mio ex ragazzo (il primo e l'ultimo, si può dire), gliel'ho detto e abbiamo posto fine alla nostra storia di due anni e mezzo. All'epoca avevo 22 anni. Anche con lui avevo un rapporto di dipendenza, e lui con me. Sono stata talmente male che ho provato a farmi del male, perché il senso di colpa e il dolore per la separazione brusca erano troppo. L'atteggiamento che avevano assunto alcune persone attorno a me non aveva aiutato.

E' stato grazie all'aiuto di una psicologa che ho elaborato tutto quel dolore e ho messo via con ordine la storia con lui.

Vedo ancora la dottoressa che mi seguiva allora, ma non riesco ad aprirmi, ad ammettere questo blocco, quest'altra dipendenza, ad ammettere che lui c'è ancora. Mi sento patetica! Non riesco a parlare con lei degli uomini in generale, lei ci prova sempre, ma finora non sono mai riuscita a dirle cosa ne penso. Non so nemmeno io cosa ne penso! Non le dico se provo a uscire con qualcuno (cosa rarissima e che non ha mai sèguito). Da qui lei ha anche provato a suggerire che potrei essere bisessuale. Boh.

Non posso avere la tendenza a vivere l'amore come una dipendenza. Eppure so che è più forte di me, ma IO voglio essere più forte di me Dottoressa.

[#3]
Utente
Utente
Nessuno di voi dottori ha consigli da darmi? Se vado da una psicoterapeuta non posso automaticamente scrivere qui? Se da 2 anni e mezzo sono bloccata affettivamente e non si sblocca la situazione nonostante la terapia vuol dire che sono io impaziente?
Non potete darmi un consiglio su tutto questo, sulla dipendenza che si crea a volte in un amore non corrisposto, sulla terapia stessa? Spiegatemi perché no, almeno, per favore. Mi avete sempre aiutata moltissimo qui, mi aiuta LEGGERE le vostre parole. Vi ringrazio.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

posso chiederLe come mai fa fatica ad aprirsi con la terapeuta?
Mi pare un po' dissonante la Sua spiegazione: dice di essere stata aiutata e poi di incontrare tali difficoltà... Come stanno le cose?

Inoltre può dire alla terapeuta che fa fatica a parlare di queste cose.
Da dove viene l'ipotesi di essere bisessuale?
[#5]
Utente
Utente
Grazie per la Sua pazienza. La dottoressa da cui vado mi ha aiutata a superare la rottura con l'ex, ma non riesco a parlarle di nessun altro e non riesco a dirle che penso ancora all'ultimo innamoramento. Non le ho mai parlato nemmeno di cose intime di cui avrei avuto bisogno di parlare. Lei lo sa, delle mie difficoltà... la penultima volta le ho fatto capire io stessa quanto mi pesasse l'argomento e così l'ultima volta per la prima volta non l'ha neanche toccato.
Non so perché faccio così tanta fatica, davvero non lo capisco!!!

La sua ipotesi (della bisessualità) deriva dal fatto che sono tornata a lezione di strumento da una professoressa che si era invaghita di me qualche mese fa, ma che mi ha detto di aver superato tutto. Io a lei voglio bene come ad un'amica, ad una zia, andavo a lezione quando avevo 13 anni e mi ci ero trovata sempre bene, perché non è severa, e così quando ho ripreso a suonare pochi anni fa sono tornata da lei.

Forse la dottoressa cercava di capire dove affonda le radici il mio blocco! Anche se una volta è stata lei stessa a dirmi che fra i tanti dubbi sulla vita che ho almeno era sicuro fossi etero.
Il problema è che quando vado da lei mi agito e non mi sembra di essere me stessa, sapendo poi che abbiamo un tempo così limitato (45 minuti) sono ancora più tesa.

Comunque sia, in questi ultimi 3 giorni mi è capitato inaspettatamente di restare colpita da un ragazzo, e di nuovo partono i pensieri continui... . Non lo conosco bene, come d'altra parte non conoscevo benissimo neanche l'altro, quindi è tutto nel regno della fantasia, ma il problema è che non riesco a limitarlo, vado avanti dalla mattina alla sera, mi ossessiono e se all'inizio può essere piacevole a lungo andare sento la situazione come un parassita che mi succhia le energie!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

secondo me vale la pena essere ancora più esplicite con la dottoressa, magari dicendo di avere difficoltà, di non riuscire a parlarne ma di voler -proprio per queste ragioni- che sia la dottoressa a farLe le domande giuste e a guidarLa in questo percorso difficile.
Come vede, se incontra una nuova persona, partono questi pensieri ricorrenti e intrusivi che secondo me devono essere compresi meglio: si tratta ancora di dipendenza, come è stato ipotizzato o di altro?
Si faccia aiutare su questi aspetti e a capire il Suo funzionamento mentale.

Cordiali saluti,
[#7]
Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per la Sua disponibilità!!

Durante la prossima seduta cercherò di forzarmi un pochino in più, spero di non suonarmi falsa.
Ho paura si tratti di dipendenza, quest'ultima inaspettatissima cottarella è stata una specie di "ossessione scaccia ossessione"...

Grazie ancora e buona continuazione.
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Non apparirà falsa; dica semplicemente alla dottoressa cosa sente e quali difficoltà incontra e dica che ha bisogno d'aiuto per essere più aperta e superare questa situazione.
Se no lo farà, rischierà di restare impantanata in questa situazione ancora e si farà solo del male. Se Le è più facile, dica che ha avuto necessità di scriverci o condivida con la dottoressa quanto ha scritto qui.
Insomma utilizzi bene e a Suo vantaggio la psicoterapia.

Grazie a Lei di aver utilizzato questo servizio.
Cordiali saluti,