Ansia e periodo post-stress

Buongiorno egregi dottori,
sono un ragazzo di 26 anni e vi scrivo per avere un parere medico riguardo alla situazione che sto vivendo.
A luglio, in seguito a una situazione di forte stress lavorativo durata poco più di un mese, ho cominciato a soffrire d'ansia. Mi svegliavo al mattino con l'angoscia verso la giornata che mi aspettava, ero continuamente stanco e dormivo male (con diversi risvegli notturni e tachicardia). Dopo pochi giorni a questi sintomi si è aggiunta anche una spaventosa sensazione di confusione mentale, come un senso di irrealtà, che mi accompagnava durante alcuni momenti della giornata.
Ho subito pensato che le ferie imminenti e il ritorno a casa, dalla mia famiglia, avrebbero riportato la situazione alla normalità, ma mi sbagliavo. I sintomi sono inspiegabilmente aumentati: in particolare, quello spaventoso senso di irrealtà lo sentivo tutte le volte che uscivo di casa. Questa sensazione mi ha spaventato al punto da avere vere e proprie crisi di panico, soprattutto durante la notte, in cui avevo paura di essere impazzito o di stare impazzendo da un momento all'altro. Durante queste crisi piangevo pensando a quello che, impazzendo, stavo per perdere: famiglia, amici, ragazza, tutto.
Spaventatissimo e convinto che la mia vita fosse andata ormai a rotoli, l'1 settembre sono andato dal mio medico, che ha attribuito tutti i miei sintomi all'ansia e al periodo stressante che ho vissuto. Mi ha prescritto la seguente cura: per due settimane 1 flaconcino di MiraEnergy, 2 compresse al giorno (pranzo e cena) di Ansiodep e 5 gocce di Ipnolor prima di dormire.
Terminata la cura, mi sono sentito meglio, e il fatto di essere più rilassato e tranquillo mi ha permesso di sostenere brillantemente alcuni colloqui di lavoro, e fortunatamente adesso ho trovato un lavoro più tranquillo e che mi piace di più.
Il problema ora è che penso e ripenso con terrore a quello che mi è successo. Se durante la settimana la situazione sembra essere quasi tornata alla normalità (ho ripreso anche a fare sport senza aver paura di stare male), mi succede, nel week end e durante i giorni in cui non lavoro (quando dovrei essere felice e spensierato) di avere un pensiero fisso verso quelle terribili sensazioni che ho provato, continuando a "testare" la mia lucidità mentale.
In pratica, mi capita, quando esco, di pormi le seguenti domande: prima che mi accadesse quello che mi è successo, mi sarei comportato allo stesso modo? Sono tornato normale? Subito dopo sento un dapprima un nodo alla gola e poi una sensazione di testa "ovattata" che mi rende apatico, distratto, col morale a terra e quasi distaccato da quello che mi succede intorno.
Perché ho questi pensieri quando nei momenti in cui dovrei essere tranquillo?
La mia paura più grande è questa: è possibile che quello che mi è successo abbia compromesso per sempre la mia vita? Ritornerò a essere spensierato come una volta e non pensare più con terrore a questa brutta esperienza?

Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

sembra che Lei sia entrato in un circolo ansioso che sarebbe opportuno spezzare e che probabilmente si è instaurato a seguito del periodo di forte stress che ha vissuto.

Sarebbe utile una consulenza diretta con uno psicologo.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa,

La ringrazio per il rapido responso. Ma l'ansia può davvero arrivare a sconvolgere la mente in questo modo, facendo provare quella orribile sensazione di irrealtà che ho descritto nel post precedente? Secondo lei sarebbe opportuno parlare con il mio medico per fare qualche visita neurologica più approfondita?

La ringrazio anticipatamente e Le auguro una buona domenica
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Certamente l'ansia può esprimersi con quei sintomi, quali la depersonalizzazione e la derealizzazione.
Mi pare che la diagnosi di disturbo d'ansia fosse chiara, ma se non lo fosse, si rivolga al medico di base in prima battuta e allo psicologo psicoterapeuta in seguito.

Cordiali saluti,
[#4]
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,

la diagnosi di disturbo d'ansia è chiara. Infatti il mio medico, prima di prescrivermi la cura indicata, mi ha fatto fare delle analisi del sangue approfondite in modo da escludere patologie organiche. Solo in seguito al buon esito di tali esami ha attribuito tutti i miei sintomi all'ansia. Solo che non pensavo realmente che potesse manifestarsi in maniera così violenta. Provvederò a rivolgermi ad uno psicologo psicoterapeuta e spiegare la mia situazione.
Approfitto della sua disponibilità per chiederle un ulteriore parere, se possibile: essendomi allontanato da quella che è considerata la causa che ha scatenato tutto ciò, c'è la possibilità che il circolo ansioso tenda a svanire del tutto? Potrò "dimenticare" quanto mi è successo e tornare a condurre una vita perfettamente normale?


La saluto cordialmente,
ringraziandola per i preziosi consigli che mi ha dato
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