L ansia e la paura di non provare piu' nulla
sono un ragazzo di 22 anni... da circa 3 anni soffro di disturbi come malumore ansia ecc ecc... sono fidanzato da 2 anni quasi e mi e' capitato verso l inizio della primavera ( 2014) di sentire un po di ansia che si trosformò in un problema serio.. non capivo piu' se amavo la mia fidanzata vedevo tutto nero infatti intorno a me... tutti i fidanzati le coppiette....e mi chiedevo ma come fanno ad essere felici?a rimaneere sposati per molto tempo ... decisi di recarmi da una psicologa che mi mise in cura con zoloft e alprozalam .. da questo terribile momento sn uscito pienamente e sentivo di amare la mia ragazza molto molto piu di prima.. adesso purtroppo che le giornate forse sn accorciate o nn saprei ...di nuovo sento quella cosa dopo nemmeno due mesetti che stavo bene ed avevo smesso quella cura... adesso la guardo di nuovo e mi chiedo ma mi piace? ma sento qualcosa?? ecc ecc...volevo chiedere soltanto se ce possibilita' di superare questa crisi interiore xk tutto voglio ma lasciarla nooo-.- e cio mi ucciderebbe... xk x me lei era tutto la piu bella al mondo invece ora cio' e' cupo ovviamente devo dire che non e' cupo propio come prima e forse questo mi fa ancora piu' paura ck nn ho voglia di sentirla sempre e preferisco rifugiarmi in giochi ecc.. non mi sento absioso per nessuna cosa ma solo ossessionato diciamo da lei purtroppo xk prima avevo un fuoco( positivo) verso lei ed adesso negativ=(=(=(=(... l' unica cosa che mi da forza che e' meno brutto della prima volta .. e sopratutto che se ho superato quella bruttissima volta... magari qualche spiraglio c'è... ma ho molta paura
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Gentile Utente,
ha fatto bene a chiedere aiuto quando ha sentito che qualcosa non andava, ma probabilmente il tipo di aiuto che ha ricevuto non è stato sufficiente a permetterle di risolvere il problema.
La professionista che le ha prescritto psicofarmaci è infatti un medico psichiatra e non una psicologa (noi psicologi non essendo medici non prescriviamo farmaci), ma visto il tipo di disagio che descrive è necessario che si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta per lavorare sulle cause dell'ansia e che non si limiti ad assumere farmaci, tanto più se quando li interrompe tutto torna come prima.
Quelli che descrive sono infatti tipici pensieri ossessivi, sui quali si può intervenire con un trattamento psicologico:
http://www.serviziodipsicologia.it/ossessioni-curare-o-gestire/
Le consiglio di conseguenza di rivolgersi ad un mio collega della sua zona con fiducia, perché il tipo di problema che espone è fra i più comuni ed è trattabile con un intervento adeguato al caso.
Un caro saluto,
ha fatto bene a chiedere aiuto quando ha sentito che qualcosa non andava, ma probabilmente il tipo di aiuto che ha ricevuto non è stato sufficiente a permetterle di risolvere il problema.
La professionista che le ha prescritto psicofarmaci è infatti un medico psichiatra e non una psicologa (noi psicologi non essendo medici non prescriviamo farmaci), ma visto il tipo di disagio che descrive è necessario che si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta per lavorare sulle cause dell'ansia e che non si limiti ad assumere farmaci, tanto più se quando li interrompe tutto torna come prima.
Quelli che descrive sono infatti tipici pensieri ossessivi, sui quali si può intervenire con un trattamento psicologico:
http://www.serviziodipsicologia.it/ossessioni-curare-o-gestire/
Le consiglio di conseguenza di rivolgersi ad un mio collega della sua zona con fiducia, perché il tipo di problema che espone è fra i più comuni ed è trattabile con un intervento adeguato al caso.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
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<decisi di recarmi da una psicologa che mi mise in cura con zoloft e alprozalam ..di nuovo sento quella cosa dopo nemmeno due mesetti che stavo bene ed avevo smesso quella cura>
Gentile Utente,
credo si sia recato da altro specialista- psichiatra?- poiché lo psicologo non prescrive farmaci non essendo medico.
Autosospendere una cura appena ci si sente meglio, se così è avvenuto come mi sembra di capire, non è mai una buona idea.
La farmacoterapia deve essere monitorata dal medico prescrivente.
Se lei non si cura in modo appropriato come fa a recuperare il suo benessere?
Non è stata valutata anche l'opportunità di una psicoterapia?
La sua sofferenza è palpabile, dato il suo stato emotivo e l'avvitarsi in dubbi e domande che la ossessionano con le conseguenti ricadute sulla sua qualità di vita.
Occorrerebbe una rivalutazione specialistica della sua condizione.
Il suggerimento è quello di rivolgersi anche a uno psicologo psicoterapeuta che la possa accompagnare a far fronte in modo efficace ai suoi disagi e a recuperare migliore benessere personale e relazionale. Non attenda oltre per prendersi cura di sé.
Restiamo in ascolto
Gentile Utente,
credo si sia recato da altro specialista- psichiatra?- poiché lo psicologo non prescrive farmaci non essendo medico.
Autosospendere una cura appena ci si sente meglio, se così è avvenuto come mi sembra di capire, non è mai una buona idea.
La farmacoterapia deve essere monitorata dal medico prescrivente.
Se lei non si cura in modo appropriato come fa a recuperare il suo benessere?
Non è stata valutata anche l'opportunità di una psicoterapia?
La sua sofferenza è palpabile, dato il suo stato emotivo e l'avvitarsi in dubbi e domande che la ossessionano con le conseguenti ricadute sulla sua qualità di vita.
Occorrerebbe una rivalutazione specialistica della sua condizione.
Il suggerimento è quello di rivolgersi anche a uno psicologo psicoterapeuta che la possa accompagnare a far fronte in modo efficace ai suoi disagi e a recuperare migliore benessere personale e relazionale. Non attenda oltre per prendersi cura di sé.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Il malessere che prova è un campanello d'allarme, le indica che è arrivato il momento di curarsi in modo appropriato, come suggerito, se davvero vuole recuperare il suo benessere e smettere di stare in questa condizione di sofferenza psichica.
La paura che prova fa parte del problema, si attivi se davvero intende risolvere.
Cari auguri
La paura che prova fa parte del problema, si attivi se davvero intende risolvere.
Cari auguri
[#5]
Come le dicevo, quelli che ci riferisce sono tipici pensieri ossessivi, ma da qui non possiamo farci un'idea precisa della situazione e quindi è necessario che si rivolga ad un nostro collega per ricevere una diagnosi chiara e fondata del suo caso.
Si può infatti trattare di ansia, che è temporaneamente migliorata grazie agli psicofarmaci che prendeva ma è ritornata da quando non li prende più, ma potrebbe anche trattarsi di qualcosa di più complesso, che genera in lei uno stato di "anestesia affettiva".
Solo una valutazione condotta di persona può condurre ad una risposta e le consiglio sicuramente di non attendere oltre per richiederne una.
Un caro saluto,
Si può infatti trattare di ansia, che è temporaneamente migliorata grazie agli psicofarmaci che prendeva ma è ritornata da quando non li prende più, ma potrebbe anche trattarsi di qualcosa di più complesso, che genera in lei uno stato di "anestesia affettiva".
Solo una valutazione condotta di persona può condurre ad una risposta e le consiglio sicuramente di non attendere oltre per richiederne una.
Un caro saluto,
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 16k visite dal 10/10/2014.
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