Paura di essere considerata una poco di buono
Buongiorno. Ogni volta che sento parlare le persone di ragazze facili e di altre che sono "immaccolate", vengo assalita da un senso di ansia e di vergogna.
La mia prima volta è stata a 15 anni con un mio coetaneo. Non mi sono mai perdonata il fatto di aver fatto quell'esperienza senza esserne convinta. In una successiva storia mi sono portata appresso una certa ansia ma, vista l'età (20 anni) e la paura di non essere adeguata, pur consapevole che la storia non era quella della mia via, ho avuto rapporti col mio allora compagno. In tali rapporti mi sentivo quasi costretta a accontentare il partner che poi mi ha trattato non molto bene. Ora sono sposata da un po' di anni con una persona di cui mi fido e con cui sto davvero bene. Tuttavia ho sempre paura di poter essere giudicata per quel passato dagli altri e ho sempre il cruccio di non aver aspettato la persona giusta che poi si è presentata. La situazione ha a volte ripercussioni sulla sfera sessuale dove, pur essendo appagata, ancora non riesco a concedermi del tutto e a fare determinate cose in quanto mi torna alla mente il passato. Ciò mi fa soffrire in quanto ora sto bene con mio marito che anzi, mi comprende e non mi forzerebbe mai in alcun modo. Può essere che sia condizionata così tanto per il passato? Il parlare apertamente di ciò che mi inquieta con mio marito, potrebbe aiutarmi? A lui ho solo accennato ma mi vergogno a parlarne con lui anche se so che non mi giudicherebbe. Grazie
La mia prima volta è stata a 15 anni con un mio coetaneo. Non mi sono mai perdonata il fatto di aver fatto quell'esperienza senza esserne convinta. In una successiva storia mi sono portata appresso una certa ansia ma, vista l'età (20 anni) e la paura di non essere adeguata, pur consapevole che la storia non era quella della mia via, ho avuto rapporti col mio allora compagno. In tali rapporti mi sentivo quasi costretta a accontentare il partner che poi mi ha trattato non molto bene. Ora sono sposata da un po' di anni con una persona di cui mi fido e con cui sto davvero bene. Tuttavia ho sempre paura di poter essere giudicata per quel passato dagli altri e ho sempre il cruccio di non aver aspettato la persona giusta che poi si è presentata. La situazione ha a volte ripercussioni sulla sfera sessuale dove, pur essendo appagata, ancora non riesco a concedermi del tutto e a fare determinate cose in quanto mi torna alla mente il passato. Ciò mi fa soffrire in quanto ora sto bene con mio marito che anzi, mi comprende e non mi forzerebbe mai in alcun modo. Può essere che sia condizionata così tanto per il passato? Il parlare apertamente di ciò che mi inquieta con mio marito, potrebbe aiutarmi? A lui ho solo accennato ma mi vergogno a parlarne con lui anche se so che non mi giudicherebbe. Grazie
[#1]
Gentile Utente,
Le sue parole sono estremamente rigide e punitive, forse un po più di tolleranza sarebbe utile.
Il suo curriculum erotico non mi sembra poi così catastrifico, sarebbe utile invece- mediante una consulenza- comprendere perché lei attribuisce questo valore negativo.
Potrebbe anche essere un valore aggiunto alla sua esistenza, ci ha pensato che lei oggi è quella che è meglio anche grazie alle sue pregresse relazioni ....
Le sue parole sono estremamente rigide e punitive, forse un po più di tolleranza sarebbe utile.
Il suo curriculum erotico non mi sembra poi così catastrifico, sarebbe utile invece- mediante una consulenza- comprendere perché lei attribuisce questo valore negativo.
Potrebbe anche essere un valore aggiunto alla sua esistenza, ci ha pensato che lei oggi è quella che è meglio anche grazie alle sue pregresse relazioni ....
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
<<Può essere che sia condizionata così tanto per il passato?>>
Gentile Signora,
più che dal passato (che, tra l'altro, a mio avviso è stato assolutamente "nella norma") sembra che i condizionamenti derivino più che altro dal suo attuale giudizio su esso.
Ora che è una donna adulta vede, ovviamente, le cose da una prospettiva differente da come poteva osservarle a 15 o 20 anni, ma tenga conto che allo stesso modo anche i suoi bisogni (affettivi, relazionali, di sperimentazione, di progettualità...) sono inevitabilmente diversi.
Che tipo di educazione sessuale ha ricevuto in famiglia?
Rigiro a Lei il suo quesito: quali pensa potrebbero essere i vantaggi e quali gli svantaggi -per Lei stessa e per la coppia- di una completa apertura e confidenza a suo marito?
Cordialità.
Gentile Signora,
più che dal passato (che, tra l'altro, a mio avviso è stato assolutamente "nella norma") sembra che i condizionamenti derivino più che altro dal suo attuale giudizio su esso.
Ora che è una donna adulta vede, ovviamente, le cose da una prospettiva differente da come poteva osservarle a 15 o 20 anni, ma tenga conto che allo stesso modo anche i suoi bisogni (affettivi, relazionali, di sperimentazione, di progettualità...) sono inevitabilmente diversi.
Che tipo di educazione sessuale ha ricevuto in famiglia?
Rigiro a Lei il suo quesito: quali pensa potrebbero essere i vantaggi e quali gli svantaggi -per Lei stessa e per la coppia- di una completa apertura e confidenza a suo marito?
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.3k visite dal 07/10/2014.
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