Essere troppo buoni

Salve a tutti!
Volevo porvi il mio problema.
Sono una ragazza di 24 anni e vivo con mio padre(mia madre è mancata 12 anni fa).
Ho sempre avuto un carattere pacato,educato e tranquillo. Ma negli anni ho "subito" dei torti(quasi umiliazioni) da parte dei miei 2 fratellastri.
Ho sempre avuto un civile rapporto con loro,comunque sono molto piu' grandi e li ho sempre rispettati,ma da 4 anni a questa parte,il mio atteggiamento è cambiato nei loro confronti per un torto subito. Eppure,oltre che averli rispettati sempre,li ho aiutati e, nonostante tutto,ancora adesso continuo a farlo.
Da una parte,vorrei farmi sentire,dire le mie ragioni,liberarmi di questo peso che mi porto da 4 anni. Dall'altra ,pero',mi faccio mille problemi...ho paura della loro reazione e poi mi dispiacerebbe perchè ci sono due bambini di mezzo(loro mi considerano una loro zia). Però ho visto anche che, loro due, all'epoca non si sono fatti tanti problemi per dirmi certe cose e quasi umiliarmi(e anzi,hanno preteso che fossi io a chiedere scusa a loro,e cosi' ho fatto).
Anche con quei pochi amici che ho a volte sembra che io sia solo una marionetta nelle loro mani. Spariscono per lunghi periodi e poi ricompaiono come se niente fosse e alcuni di loro chiedendomi dei favori.
E io,puntualmente,faccio qualsiasi cosa per loro...un po' perchè mi fa piacere ma anche perchè ho "paura" di perderli.
Però so che cosi' faccio male solo a me stessa. Dovrei trovare il coraggio e la forza,ogni tanto,di dire di NO senza sentirmi in colpa e di farmi rispettare.
Ma...da dove inizio?
Grazie mille a tutti.
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

se riconosce di avere lo stesso atteggiamento non solo con i suoi fratellastri, ma anche con altre persone esterne alla famiglia, e di instaurare di conseguenza relazioni dello stesso tipo con loro significa che qualche aspetto della sua personalità la spinge suo malgrado a ripetere un copione che ha sempre il medesimo finale.
Se ogni volta si ritrova insoddisfatta e con un senso di impotenza e inefficacia personale significa che è lei a influenzare inconsciamente i rapporti che intrattiene con gli altri e/o a scegliere inconsapevolmente di intrattenere rapporti con persone che tendono a sfruttarla o comunque a comportarsi con lei senza troppi riguardi.

La fatica a farsi rispettare mi sembra sia collegata alla sua paura di restare sola e di deludere gli altri, che immagina si allontanerebbero se lei si difendesse con più forza e si facesse valere: in effetti se si permettesse di dire quello che pensa e di agire più liberamente probabilmente perderebbe questi rapporti utilitaristici, nei quali gli altri prendono da lei senza dare (o quasi), ma ne instaurerebbe di più sani, paritari e sicuramente più soddisfacenti.

Ricorda di avere sempre agito così, oppure ad un certo punto ha modificato il suo comportamento (ad esempio dopo aver perso la mamma)?
Durante la crescita è stata incoraggiata ad essere buona ed educata con tutti?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Utente
Utente
Salve dottoressa,
Si,ho sempre agito in questo modo. Sempre educata,disponibile con tutti,aiutavo sempre tutti(caratteristiche prese proprio da mia mamma).
Infatti,fin dall'elementari,con una mia amica(con la quale ho buoni rapporti anche oggi)ho sempre avuto questo tipo di atteggiamento.
Già a 6 anni ero come "sottomessa" da lei,facevo quello che diceva lei...anche nei semplici giochi. E i miei genitori non erano contenti(giustamente) che già a quell'età mi "facessi mettere i piedi in testa"(anche se questa ragazza abbia avuto anche lei i suoi problemi in famiglia). E ancora adesso,a volte,sembra che mi cerchi,il piu' delle volte,per favori o cose simili. Ma non sempre "soddisfo" i suoi bisogni.
Durante la crescita(anche dopo aver perso mia mamma)anche da mio padre,sono stata educata bene. Con delle regole,buona educazione,essere sempre gentili con tutti,con dei valori ed umiltà ecc... Penso di non aver mai sgarrato in niente. Ma in certe occasioni,come test Universitari(Ho provato 5 anni il test di Infermieristica,ma non passando)non sono mai stata tanto incoraggiata,piu' che altro dai miei 2 fratellastri,che sembrano quasi contenti o divertiti dal fatto che non l'abbia passato. Oppure facendomi battutine stupide. E la mia autostima,già poca,si è abbassata ancora di piu'.
Un esempio:Anche l'altro giorno,uno di loro,mi ha risposto in modo poco carino,sgarbato e io volevo ribattere ma non ho avuto il "coraggio" di farlo. Oppure mi ripete sempre la solita domanda:"Ma adesso quanti anni hai,scusa?" Per sottolinearmi il fatto che,a 24 anni,non mi sia laureata,come lavoro,ho lavorato effettivamente poco(ma non credo che sia tutta colpa mia,vista la situazione di oggi)...e tutte le volte mi fa innervosire questa battutina...le prime volte l'ho presa a ridere ma sta continuando imperterrito con questa frase,ed io comunque vorrei "difendermi",controbattere senza temere un suo riscontro. Oppure,sempre 2 gg fa,i miei zii(sorelle/fratelli di mia mamma)mi hanno "costretto" a chiamare il mio fratellastro davanti loro,per sentire cosa gli dicevo,se gli chiedevo quello che volevano loro. E io l'ho fatto.
Ecco,era solo per farle un esempio che magari puo' risultarle stupido e inutile,però dietro ci sono altre "umiliazioni"(se cosi' posso definirle),piu' importanti e gravi.
Io vorrei migliorare proprio questo aspetto di me. Diventare piu' forte,farmi valere,sopratutto con loro. Ma anche per me stessa.
Grazie mille
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
I suoi fratellastri sono i figli della seconda moglie di suo padre?
Se è così, anche la sua matrigna la tratta in quel modo?

Suo padre è al corrente della situazione?
Come la affronta?
[#4]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149 11
Cara ragazza, è molto tempo che lei si trova in questa situazione, le è stato consigliato precedentemente di farsi aiutare, all'Università c'è il Servizio Giovani, ci vada, ma subito , senza perdere altro tempo, ha bisogno come il pane di essere a aiutata a sentirsi più sicura, anche a ribellarsi, altrimenti questi, scherzando scherzando le distruggono la vita, ciò interferisce anche con le sue scelte, i lavori che ama richiedono anche molta sicurezza, una buona autostima, non crede .. ?
La mancanza della mamma ha reso lei più indifesa, ma la mamma questo vorrebbe.. che lei prendesse la sua vita in mano..La sensibilità , qualità preziosa, dev'essere come una lampada che illumina il cammino..
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#5]
Utente
Utente
Grazie mille,dottoresse.
Rispondendo alla dott.ssa Massaro... Sono fratellastri da parte di madre. Abbiamo la stessa mamma ma papà diversi. Ma mio papà gli ha cresciuti dall'età di 5 anni,perchè il loro non gli ha mai cercati/considerati. Adesso loro hanno 41 e 40 anni. Uno di loro si è fatto una famiglia con 2 bambini. Io dall'età di 16 anni(da quando è nata la prima bambina)l'ho sempre aiutato(a mio fratello e alla moglie)sia con la bambina e sia nel lavoro(hanno un ristorante). Ma in cambio non ho mai ricevuto niente,alla fine. Solo umiliazioni,battutine.
Infatti,da 4 anni a questa parte,come le dicevo nel 1 messaggio,dopo aver subito un torto da parte loro,mio papà ha tagliato i ponti con loro due...e anche lui ha patito per questa situazione,perchè come le dicevo,lui gli ha fatto da padre e non pensava che mi facessero un torto simile,quindi ha preso le mie difese.
Ho sofferto anche io per questo. Perchè,comunque,ho sempre visto loro due come due veri fratelli,coloro che mi dovevano proteggere e non ferire. Infatti da allora io sono un po' cambiata nei loro confronti,però nonostante tutto,continuo ad andare a dargli una mano,sia al ristorante che per i bambini. E molto spesso se ne approfittano.
E in qualche modo,a volte,vorrei dirglielo e/o farglielo capire,far valere le mie ragioni.
So so che se ci fosse ancora mia mamma,tutto questo non sarebbe successo.
Ma devo e voglio cambiare sia per me che per lei.
[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Suo padre è quindi intervenuto solo a fronte di un torto macroscopico?
Prima di quel torto e a fronte della situazione che lei descrive:

"Io dall'età di 16 anni l'ho sempre aiutato (a mio fratello e alla moglie) sia con la bambina e sia nel lavoro. Ma in cambio non ho mai ricevuto niente, alla fine. Solo umiliazioni, battutine"

non le aveva mai detto nulla o non aveva mai fatto nulla per sostenerla e stare dalla sua parte?
[#7]
Utente
Utente
Si,a mio padre ho sempre detto tutto,sin dall'inizio. Ma non è mai intervenuto direttamente.
Mi ha sempre sostenuta e detto di "farmi rispettare",di farmi sentire con loro,di tirare fuori le unghie e i denti. Ma il fatto successo di 4 anni fa è stata (per lui) proprio la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
E cosi' è intervenuto e ancora oggi con loro due non sono in buoni rapporti,quasi non si parlano.
Io non vorrei arrivare a quei punti,però mi sono state dette cose pesanti e a volte,quando comunque ci penso(soprattutto quando sono li' ad aiutarli,a farmi in 4 per loro,a dire sempre "si" quando hanno bisogno)mi viene un po' di rabbia e amarezza,perchè ripenso a quello che ho subito e mi chiedo se davvero ne vale ancora la pena.
[#8]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Li sta ancora aiutando, come se nulla fosse successo?
Come mai?
Si aspetta che prima o poi cambino atteggiamento verso di lei?
[#9]
Utente
Utente
Si. E' quello che mi da piu' fastidio.
Da una parte ce l'ho anche con me stessa,perchè sembra quasi che sia io a permettergli di trattarmi cosi'. Ma la cosa che mi ha dato piu' fastidio(una cosa a cui penso ultimamente)è che sono stata Io a chiedere scusa a loro(perchè loro me lo hanno imposto).
E da una parte si,mi aspetto un cambiamento da parte loro...che ancora però non è arrivato.
Alla fine io non mi sono mai aspettata nulla di che,da parte loro.
Nel senso,non pretendo grandi riconoscenze(per l'aiuto che do,sia al ristorante che con i bambini,a livello anche di retribuzione)ma un po' di considerazione e rispetto in piu'.
C'è chi mi dice che per il fatto dell'età,loro essendo cresciuti insieme e avendo la stessa età,sono piu' uniti e magari hanno idee e mentalità diverse dalla mia.
Ma io ho sempre rispettato loro,le loro scelte,le loro vite. Non li ho mai criticati,giudicati,deriso sui loro fallimenti. Cosa che loro invece hanno sempre fatto. Battutine sulle mie scelte,decisioni. E io ci sono sempre rimasta male.
[#10]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149 11
Cara ragazza, potrebbe essere che questi due..fratelloni vivano lei con gelosia , come quella che ha portato via la loro centralità nel cuore della mamma ' sembra un discorso assurdo, ma le assicuro che vedo signori settantenni ancora gelosi tra loro.. mi pare che lei abbia fatto fin troppo, questi due , senza il loro papà e con la madre morta, come lei, stanno ancora a battersi per un risarcimento, altro discorso che sembra assurdo.. insomma mia cara si faccia aiutare, perchè piangere e subire non la porta da nessuna parte, non deve fare di più , ma di meno , una psicoterapia l'aiuterà a chiarire, a non sentirsi sempre in debito , a non sentirsi come quella che deve scusarsi di tutto , soprattutto di esistere.. ha mai pensato di andare a lavorare da un'altra parte ?
CI PENSI..
Restiamo in ascolto..
[#11]
Utente
Utente
Si,dottoressa.. Ci penso eccome. E anche da parecchio tempo,ma non è facile,come lei puo' immaginare. A volte penso anche di cambiare proprio città se non paese. Vista anche la situazione in Italia.
Non capisco perchè,se è come dice lei,ci possa essere una gelosia nei miei confronti.
Le diro' di piu',anche tra loro due,ci sono stati diversi contrasti,piuttosto forti e accesi,piu' che altro da parte del piu' grande,il quale,sosteneva che la morte di nostra madre,sia stata colpa dell'altro fratello.
Pensi a che punto sono arrivati. Infatti il piu' grande poi si è diviso dalla società(erano loro due in società per il ristorante),non si sono parlati per un po' di tempo,solo dall'anno scorso si sono riavvicinati.
Ma quando 4 anni fa è successo quello che è successo(ho subito questo torto)si sono "coalizzati" loro due(pur essendo anche loro in lite)contro di me.Perchè, se devo dirla tutta,ci sarà e c'è lo zampino della moglie perchè me ne ha dato prova recentemente.
Io non li capisco,a volte. Si scannano a vicenda,non si parlano ma poi vanno a fare le vacanze insieme,passano del tempo insieme,vanno a cena fuori come se nulla fosse.
E' quello che mi aspetterei,solo un po' di considerazione in piu' da parte loro e non solo quando gli faccio comodo.
Visto che in tutti questi anni sono e continuo ad esserci per loro,nonostante tutto.

[#12]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Carissima,

non si può darle torto su questo punto:

"ce l'ho anche con me stessa, perché sembra quasi che sia io a permettergli di trattarmi così".

E' in effetti lei stessa, pur non facendolo apposta, a permettere loro di continuare a bersagliarla e umiliarla, e il motivo mi pare le sia chiaro:

"non pretendo grandi riconoscenze (per l'aiuto che do, sia al ristorante che con i bambini, a livello anche di retribuzione) ma un po' di considerazione e rispetto in più".

Si è chiesta perché tiene tanto a ottenere il rispetto e la considerazione di due persone che si sono sempre comportate in maniera meschina e spregevole con lei?
Era solo una bambina quando tutto è iniziato e loro invece orami due uomini, probabilmente arrabbiati con suo padre che ha "portato via" loro la mamma e invidiosi di lei, che ha avuto entrambi i genitori, e quando vostra madre è morta non hanno avuto alcun riguardo nei suoi confronti.
Se guarda oggettivamente ai fatti per come ce li sta descrivendo non parliamo di persone che si sono comportate bene, da fratelli maggiori, ma neanche con un minimo di umanità. Perché dunque continuare ad inseguirli e a cercarne la benevolenza?

Ci può dire almeno a grandi linee cos'è successo 4 anni fa, visto che è stato un momento di svolta?
[#13]
Utente
Utente
Tengo tanto al loro rispetto perchè io l'ho sempre portato a loro. Sopratutto perchè essendo molto piu' grandi di me. Non solo perchè miei fratelli. Comunque mi hanno educato cosi' i miei genitori.
E io credo che,da parte loro,questo sia mancato 4 anni fa.
Cerco di spiegarvi il fatto a grandi linee.
In pratica,il suocero di mio fratello(quindi il padre di mia cognata),a Natale 2009 ha iniziato a mandarmi sms,farmi ricariche,a dirmi di andare a casa sua che mi avrebbe fatto ascoltare cd con canzoni di Natale ecc... All'inizio non ho detto niente nè a mio padre nè a mio fratello o cognata di questa cosa. Ma mi ero confidata con una mia zia e suo marito(figure, anche loro,importanti da sempre, essendo la sorella di mia mamma...anche con lei,mia zia,ho avuto sempre un buonissimo rapporto,ma anche da lei sono rimasta delusa). Dopo 2 mesi,quindi a Febbraio,ho deciso di dire tutto a mio padre. Visto che la cosa è continuata da parte di questo signore(benchè io non gli rispondessi). Appena saputa la cosa,mio padre,giustamente,non ha reagito benissimo.
Cosi' ha convocato i miei fratelli a casa e ha comunicato la cosa. C'ero anche io e ho fatto leggere tutto a loro.
Le loro risposte sono state: "Hai fatto tutto questo per attirare la nostra attenzione" "Lui ti fa le ricariche perchè è buono,altruista e generoso con tutti;lo fa perchè ti vuole bene...(peccato che in 20 anni non mi abbia mai cercato/considerato,cioè alla fine non siamo parenti,lui per me non è niente). Secondo loro sti messaggi li avrei scritti io,nonostante ci fosse il numero.
E il giorno dopo,mio fratello,mi ha chiamato per dirmi di andare a chiedere scusa a sua moglie per aver pensato male e aver messo in cattiva luce suo padre. E cosi' ho fatto.
Sono arrivata a dei livelli. E in piu'(proprio da quella sera i miei fratellastri e mio padre non sono in buoni rapporti,quasi non si parlano)mi sono dovuta sentir dire che la colpa del litigio tra loro due e mio padre è stata colpa mia.
E un'altra cosa,i miei zii con i quali mi sono confidata per prima,mi hanno sempre detto che dovevo dire tutto a mio fratello e a mia cognata,comunque pensavo mi sostenessero,ma nel momento in cui è venuta fuori questa storia,non hanno detto niente,sono stati zitti. Anzi,adesso con mio fratello e mia cognata,sono strettissimi..hanno un rapporto quasi simbiotico.Un altro esempio, poi nell'estate,a Luglio,sono stata operata al ginocchio,ma non ho visto/sentito nessuno...nemmeno una telefonata per sapere com'era andata l'operazione. Sono andata io,poi,dopo 20 gg,a trovare loro al ristorante.
Ditemi voi se è normale e giusto tutto questo nei miei confronti. O sono io che esagero... Ma io ci ho patito tanto. Mentre adesso ho solo tanta rabbia e vorrei buttare fuori tutto,ma non so quanto mi converrebbe,anche se ho (o almeno,credo) gran parte di ragione. Visto che il signore,in questione,(il suocero di mio fratello)ha continuato e continua a scrivermi sms(perchè a detta di mio fratello,a lui non gli hanno detto niente se no poteva "rimanerci male,offendersi" del fatto che loro avessero saputo tutto). Come dovrei comportarmi con loro? Tirare di nuovo in ballo sta storia? Io non lo faccio solo per i 2 bambini. C'è che mi ha detto di cancellare tutto e ricominciare ma non so se riuscirei.
[#14]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Tengo tanto al loro rispetto perchè io l'ho sempre portato a loro"

Lei si attende giustamente una reciprocità che di norma è alla base dei rapporti sociali, ma che a volte non si realizza.
Come vede è anzi lei stessa ad alimentare, anche se non volontariamente, il circolo vizioso che si è creato perché la utilizzano come capro espiatorio e lei si comporta come se accettasse di esserlo:

"mio fratello mi ha chiamato per dirmi di andare a chiedere scusa a sua moglie per aver pensato male e aver messo in cattiva luce suo padre. E cosi' ho fatto."

Le rimane sempre in fin dei conti il dubbio di essere nel torto:

"Ditemi voi se è normale e giusto tutto questo nei miei confronti. O sono io che esagero...",

ma da quanto ci riferisce la sua sola colpa è quella di essersi prestata per troppo tempo a questo gioco.

Per quanto riguarda le attenzioni indesiderate del suocero di suo fratello, perché non cambia numero di cellulare in modo tale da non rendersi più raggiungibile per quel signore così molesto lasciando il suo attuale numero a suo padre, così che possa richiamare subito quel signore non appena le manderà un nuovo messaggio?

Non mi è chiaro cosa intende dire con questa frase:

"ho solo tanta rabbia e vorrei buttare fuori tutto, ma non so quanto mi converrebbe".

Cosa teme che possa succedere se tagliasse i ponti con persone che le hanno fatto solo del male?
[#15]
Utente
Utente
Ho rabbia per quello che mi hanno "fatto" e detto. Io vorrei ritirare fuori questa storia,facendo leggere questi messaggi(che li ho ancora)a mia cognata,visto che lei quella sera non c'era e non so cosa possa avergli detto mio fratello a riguardo e visto che il giorno dopo sono dovuta andare io da lei a chiedere scusa.
Voglio che si renda conto di quello che realmente è successo e come stanno le cose...e che iniziassero a farsi un esamino di coscienza,tutti.
Però,come le dicevo,temo che tutto questo si rigiri contro di me(di nuovo). Dato che non mi hanno creduto dicendomi che "lo avevo fatto per attirare la loro attenzione" e sostenendo che fossi io a scriverli da sola.
Anche stamattina,proprio poco fa,il piu' grande mi ha chiamato dicendomi se potevo accompagnarlo per delle commissioni,perchè non ha la macchina. E cosi' l'ho accompagnato. In macchina avevo dei curriculum,lui li ha visti,li ha presi e leggendoli ha iniziato a farmi delle battutine sul fatto che di lavoro ho fatto poco e niente,ha iniziato a dirmi che farei prima a consegnarlo in bianco ecc... Poi ha iniziato a ridire su tutto...su come guido,com'ero vestita,mi ribadisce sempre il fatto che alla mia età non ho nè una laurea nè un lavoro...mentre lui "alla mia età..." aveva fatto tante cose(peccato che adesso anche lui sia a casa a non far niente),aveva un lavoro sicuro(in società con l'altro fratello,al ristornate)ma per loro motivi ha lasciato.
Ed io non mi sono mai intromessa nei loro "fatti",le loro scelte... Non gli ho mai "rimproverato" niente,non mi sono mai permessa.
E io volevo rispondergli a tono stamattina,ma c'è sempre qualcosa che mi blocca.
Un altro fatto accaduto qualche mese fa...mia cognata, è venuta a dirmi,anche con aria arrogante e presuntuosa,che anni fa(quando io ancora non c'ero), mio padre non si era comportato bene nei confronti di mia madre,che ha sbagliato ecc... Io,prima di tutto,non sapevo e non so niente di cosa sia successo;secondo,credo di averla fulminata con gli occhi,poichè avrei voluto controbattere,dicendole di pensare al suo di padre,a quello che ha fatto e che sta continuando a fare. Anche li',non ho detto niente,perchè c'erano i bambini davanti,eravamo a tavola a cenare(io come al solito,ero li',per poi fare da baby sitter). Ma mi creda, che se non ci fossero stati loro,qualcosa le dicevo.
Ecco perchè ho tanta rabbia dentro. Perchè se prime di parlare e giudicare gli altri iniziassero a guardarsi loro,sarebbe meglio. E prima o poi in qualche modo questa storia dei messaggi con lei la tiro fuori. Se si offenderà,se litigheremo,se non mi vorrà far vedere piu' i bambini,pazienza. Ma non posso continuare a farmi trattare cosi' da tutti,stare sempre zitta e subire.
[#16]
Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27 9
Gentile Signorina
Le parole che le dice la Dottoressa Massaro sono sacrosante ed anche quelle della Dottoressa Muscarà Fregonese la aiutano ad osservare le vicende con un visione più ampia.
Mi unisco a loro per rinforzare gli stessi concetti.
Lei è una persona che persegue l'armonia familiare e il bene di tutti, le persone di cui ci parla invece perseguono l'interesse personale e per interesse intendo il desiderio di prevaricazione, la possibile invidia, etc.
È stato rilevato che il "capro espiatorio" in base alle moderne teorie antropologiche e psicologiche è sempre una persona che ha qualcosa in più, contrariamente a ciò che saremo portati a pensare.
Nel suo caso il qualcosa in più è una purezza d'animo che la porta però a subire.
Non scenda al livello di queste persone e continui a perseguire i suoi obiettivi più alti e più nobili, ma smetta di subire. Cambi numero, come le ha suggerito la collega Massaro, dica ai suoi fratelli sul momento di volta in volta ciò che la disturba, trovii una sua personale modalità comunicativa facendosi aiutare da un/una collega.
L'invidia è il più frequente vizio capitale in voga nel nostro periodo storico, soprattutto se inconsapevole e misconosciuta a chi la vive che, per il proprio piccolo Ego, è disposto a sedurre e manipolare, sminuire, misconoscere il valore dell'altro, ma non ci risulta che nessuno abbia mai vinto un Nobel così agendo.
Cerchi subito un/a collega e usi il vigore e la forza che il suo animo femminile possiede.
Cari auguri

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)

[#17]
Utente
Utente
Grazie mille,dottoressa.
Prendero' in considerazione i suoi consigli.
[#18]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se rileggerà quanto ci ha raccontato della sua relazione con queste persone le risulterà molto chiaro che non si stanno facendo alcuno scrupolo a trattarla male e a dirle della cattiverie, ma questo sta avvenendo perché hanno capito che possono permettersi di trattarla come vogliono perché lei non si è allontanata né ha smesso di fare loro favori di varia natura a fronte di tutto quello che è successo.

Il potere di non farsi più maltrattare è nelle sue mani: la vita e gli anni trascorsi con loro le hanno dimostrato che non può attendersi nulla di diverso da quello che stanno facendo, quindi tocca a lei prendere le distanze e iniziare a rifiutarsi di fare favori e cortesie di ogni tipo a chi la tratta decisamente senza rispetto.

Mi fa piacere sapere che sta cercando un lavoro perché significa che sta già iniziando a fare dei passi sulla strada della presa di distanza dai suoi fratellastri, ma questo non è ancor sufficiente se fa in modo che possano contare su di lei per ogni esigenza.
Accolga il nostro consiglio, si affidi ad uno psicologo per farsi aiutare a gestire il rapporto con i suoi parenti e a rinforzare la sua autostima, in modo tale da non essere più condizionata dal desiderio che queste persone le riconoscano un valore che non le riconosceranno mai.
[#19]
Utente
Utente
Grazie mille,dottoressa. Grazie a tutti.
Spero di non essere stata troppo assillante e noiosa.
Anche se, solo "virtualmente",ma solamente scrivendovi e "sfogandomi", mi avete fatto capire tante cose e inizio a vederle in modo diverso.
So che non basta e, percio', prendero' in seria considerazione,la possibilità di rivolgermi ad un professionista per farmi aiutare ancora di piu'.
Di nuovo, Grazie.
[#20]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se lo farà troverà tutto l'aiuto che le serve per cambiare e rafforzarsi psicologicamente, quindi spero che prenderà questa decisione.

Ci aggiorni quando lo desidera, tanti cari auguri
[#21]
Utente
Utente
Ok,vi ringrazio nuovamente.
[#22]
Utente
Utente
Salve!
Sono di nuovo qua...
Vi volevo informare che mi sono convinta della scelta di intraprendere un percorso con un professionista.
Ma, intanto,volevo raccontarvi un altro episodio.
Oggi è il compleanno di mia cugina(18 anni),figlia della sorella di mia mamma(mia zia...proprio la zia che mi ha deluso,quella e l'unica,con la quale avevo un buon rapporto... La zia che ha sempre saputo tutto,anche prima di mio padre...e che ha saputo prima della questione dei messaggi di quel signore...insomma tutta la storia che vi ho raccontato in questi gg).
Come vi ho detto,quindi,i miei fratellastri si sono avvicinati molto a questa famiglia(i miei zii e mia cugina) ed io ho sempre avuto un ottimo rapporto anche con la ragazza. Anche se i suoi genitori,che credevo mi appoggiassero,invece,mi hanno ferita,io l'ho sempre considerata una sorella minore. Anche perchè lei non ne puo' niente di tutta questa storia.
E ho letto,proprio poco fa,su un social network,gli auguri di mio fratello con tanto di elogi sulla sua "carriera" scolastica.
Lei è brava in tutte le materie,ha già le idee chiare su cosa vuole fare dopo le scuole,e so che ci riuscirà.
Quello che mi ha dato fastidio è il fatto che debba ostentare(mio fratello)questi complimenti ecc... Come se l'avesse fatto apposta,perchè sapeva che io l'avrei letto.
A me non hanno mai fatto un "complimento",mai detto "Brava"... In qualunque campo,scolastico e non... Per questo che,per l'ennesima volta,ci sono rimasta male.
Ad esempio,quando prendevo un bel voto a scuola,partivano con le solite battutine("da chi hai copiato","te l'hanno regalato","quanto hai pagato i professori?")ecc... Quando ho preso la patente,di nuovo la stessa cosa... Quando ho provato il test di ammissione ad Infermieristica,mi sono sentita dire..."anche io vorrei diventare superman!" e cosi' via...Anche se poi,ogni anno,quando riprovo il test, è sempre la stessa storia.
Per questo che a volte mi sento inferiore a lei(mia cugina),anche se lei,poi in realtà non me ne da modo...solo loro che mi fanno sentire cosi',e io,glielo permetto. Io,poi,non sono una a cui piace mostrare le proprie cose,non mi piace stare al centro dell'attenzione,non mi piace ostentare. Ma credo che,una volta ogni tanto,da parte della propria "famiglia",faccia piacere ricevere un complimento. Cosa che con me non hanno mai fatto. A volte mi chiedo se davvero faccio parte di questa famiglia...se sono parente loro. Perchè io non sono cosi'. Sembro uscita da un altro pianeta. Anche mia zia a volte,sembra essere lei la ragazzina,perchè pubblica stati sui voti che prende la figlia a scuola(sul social network)...alla fine solo per il gusto di far sapere che sua figlia è brava ecc... Io,a questi punti,preferisco essere ignorante ma umile!
Anche perchè Io non voglio davvero arrivare al punto di provare rabbia o invidia(che è uno dei sentimenti piu' squallidi,per me)nei suoi confronti...perchè non c'entra niente.
Ma vorrei iniziare a,appunto,farmi rispettare e valere. Ed a aumentare la mia autostima,tanto da non permettere piu' a loro,di farmi sentire una nullità.
[#23]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Quanto ha aggiunto è in linea con gli altri episodi che ha già riferito ed è importante che lei mantenga la capacità di distinguere fra chi si sta comportando male e chi, come sua cugina, non c'entra con quanto sta succedendo.

[#24]
Utente
Utente
Grazie mille,dottoressa.
[#25]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ho un piccolo consiglio bibliografico per lei, se ha voglia di leggere qualcosa sul tema (e se riesce a trovare il libro):

"Troppo buone! Le brave ragazze se le mangia il lupo" di R. Gockel, Ed. TEA

Ci aggiorni se lo desidera quando avrà contattato un nostro collega, è la scelta migliore che può fare per sè stessa e per uscire da questa situazione.
[#26]
Utente
Utente
Grazie mille,dottoressa.
Si,lo leggero' sicuramente! E vi informero' al piu' presto della mia situazione.
[#27]
Utente
Utente
Salve dottoressa.
Ieri c'è stata la festa di compleanno di mia cugina. A volte,anche lei,ha degli atteggiamenti che non mi piacciono.
Devo dire che il suo bel caratterino l'ha sempre avuto,fin da piccola.
Sopratutto con i genitori,malgrado loro l'abbiano sempre ripresa o sgridata,per questo. Risponde male,fa le faccette,impone la sua opinione e pensiero. E' comunque una ragazza sveglia e furba per i suoi 18 anni.
Come ho detto,per me è come una sorella minore,però a volte ha dei comportamenti che non riesco a concepire.
Tipo ieri,ha festeggiato il 18esimo,mi ha chiamato per dirmi se in serata la passavo a prendere per accompagnarla ed aiutarla a preparare la sala(per non far fare tanti giri a suo padre con la macchina...),e le ho detto di si',che non c'era problema.
Vado a prenderla,carichiamo la roba in macchina,arriviamo al luogo della festa e appena scende chiama due sue amiche per farsi aiutare.Arrivano loro,si dividono la roba(io dovevo ancora chiudere la macchina e prendere delle mie cose)e se ne vanno...
Posso capire loro(le due amiche)che non mi conoscevano,ma lei...Secondo me,anche in questi casi,è questione di rispetto e di buon senso. Cioè,sono venuta a prenderti,ti ho portato,caricato la roba e tutto e poi te ne vai,non mi aspetti?!
E io li' mi sono un po' arrabbiata,però non le ho detto niente.
Durante tutta la festa,poi,alla fine non mi ha calcolato molto,perchè c'erano i suoi amici...e posso capirla(perchè c'erano anche i nostri parenti ma ha preferito stare con loro).
Al momento dei regali sono arrivati i fratellastri,i quali,uno di nuovo ha avuto da ridire sul lavoro ecc... E con l'altro non ci siamo molto calcolati.
Avrei preferito starmene a casa,a quei punti. Tutte le volte la stessa storia. Non ce la faccio piu'. Non sopporto piu' nessuno.
Tutte queste falsità,mediocrità. Giudizi e sentenze da parte di tutti. "Sfruttamenti" e prevaricazioni da tutti.
[#28]
Dr.ssa Roberta Fuga Psicologo, Psicoterapeuta 23
Buongiorno,
ho letto i numerosi commenti da parte dei colleghi e gli ottimi spunti di riflessione dati. Probabilmente il "senso di colpa" e la difficoltà nel dire " di no" viene manifestata anche con altre persone oltre ai suoi fratelli....
E' come se ci fosse una "vocina" che le dice... " devi essere brava... devi essere competente... non fare un torto o dispiacere agli altri" che condizionano il suo modo di sentire e di comportarsi e non le permettono di vivere una vita piena, ricca e significativa.
Affrontare questo aspetto e non solo, significherebbe creare una vita come lei la vuole, ampliando anche il livello di accettazione e riducendo l'impatto emotivo che persone o situazioni hanno in questo momento su di lei.

Dr.ssa Roberta Fuga Psicologa - Psicoterapeuta cognitivo - comportamentale e Grafologa Roma
www.psicoterapeutadiroma.it
Via San Roberto Bellarmin

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
M sembra che le sia sempre più chiaro che non può aspettarsi nulla di diverso da queste persone.

Per quanto riguarda il comportamento di sua cugina in parte è comprensibile, essendo la sua festa dei 18 anni ed essendo lì presenti le sue amiche, ma in parte è normale che lei ci sia rimasta male e, se con la ragazza ha un rapporto che intende portare avanti, può provare a farglielo presente senza utilizzare toni aggressivi.
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Utente
Utente
Grazie mille,dottoresse.
Si è vero,dott.ssa Fuga,mi sono sempre comportata cosi' con tutti,oltre che con i miei fratelli. Sia con altri parenti che con amici.
E spesso le persone se ne approfittano.
E io,una volta per tutte,vorrei cambiare registro con loro.
Dott.ssa Massaro,ha ragione quando mi dice che ormai da queste persone non mi posso aspettare nulla di diverso.
E, comunque,con mia cugina proverò a farglielo presente in modo non aggressivo,anche perchè,è una tipa permalosetta...a volte,non le si puo' dire niente che se la prende.
Un'altra cosa,proprio stamattina,il suocero di mio fratello mi ha scritto un altro messaggio dei suoi. Io e mio padre non ce la facciamo piu'. Vorremmo riunire tutte queste persone(fratello,cognata e suocero)e tirare le somme. Alla fine ci stanno portando loro a questa situazione,a dover agire in modo "aggressivo".
Perchè,non è giusto,che io debba subire ancora dopo 5 anni che va avanti questa storia,nonostante 4 anni fa sia uscita fuori,e nonostante il fatto che sia stata io a chiedere "scusa" a loro per una cosa che non esiste,io non ho fatto niente. Semmai sono loro che dovrebbero chiedere scusa a me.
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Dr.ssa Roberta Fuga Psicologo, Psicoterapeuta 23
..... Ti capisco, in quanto hai la sensazione di sentirti costantemente " sotto esame" e per uscire da questa situazione altro non puoi fare che aggredire ( in senso letterale). noi spesso viaggiamo su due poli nella relazione... o il versante aggressivo o il versante passivo.... un terzo comportamento ossia rispettare se stessi rispettando l'altro... spesso ci deve essere insegnato.

Leggendo i vari post, non ho compreso se hai preso in esame una terapia per affrontare meglio alcuni aspetti delicati che incidono sulla tua serenità e che a quanto leggo, sono molto costanti ( alcune persone, ed alcuni modi di affrontare le situazioni).
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Utente
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Si,dottoressa...ho preso in seria considerazione la possibilià di un eventuale inizio di terapia con un professionista.
Perchè voglio uscire da questa situazione e da questa costante mia frustrazione per i sensi di colpa.
Non so se ha letto tutti i miei post(che sono un po' tantini)però,la situazione è questa. Non è dovuta da me,ma da persone,le quali consideravo "la mia famiglia","i miei fratelli" ecc...
Sono proprio loro che mi hanno fatto piu' male,e continuano a farlo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Vorremmo riunire tutte queste persone(fratello,cognata e suocero)e tirare le somme. Alla fine ci stanno portando loro a questa situazione,a dover agire in modo "aggressivo"

Vorrei farle notare che, partendo da un atteggiamento passivo quale è il suo (e probabilmente anche quello di suo padre), ogni azione volta a farsi rispettare appare aggressiva anche quando non lo è.
Radunare i parenti e fare loro un discorso non è un gesto aggressivo, ma un gesto assertivo.
Le occorre un cambiamento di ottica per imparare a distinguere fra queste categorie di comportamenti.
[#34]
Utente
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Grazie mille,dottoressa.
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Utente
Utente
Salve a tutti,dottori.
Vi volevo aggiornare sulla mia situazione.
Una settimana fa è mancato un altro mio amico...lo conoscevo da una vita...mi ha visto crescere(lui era piu' grande di me)e anche lui ha avuto un'infanzie e una vita difficile,ed era rimasto da solo...ma era un ragazzo buono e di cuore. Ci aiutavamo a vicenda e dall'anno scorso(da quando è mancato il mio migliore amico)cercava sempre di strapparmi un sorriso...e a volte ci riusciva. Ed è stato anche colui che mi ha presentato(5 anni fa)il mio primo fidanzato.
Sembra che questa catena di lutti e abbandoni non voglia finire(nei miei confronti).
Per farvi un esempio,tutte le domeniche mi scriveva,chiedendomi se potevamo mangiare qualcosa insieme,o guardare un film,o solamente farci compagnia. E adesso inizio a sentire la sua mancanza.
Non riesco a sbloccarmi,a fare nuove amicizie...per paura di legarmi a persone che un giorno potrebbero "lasciarmi". Ma non posso neanche vivere da eremita per tutta la vita. Ho mille idee per la testa...ricominciare con i miei hobby...il pensiero c'è ma poi il mio entusiasmo si spegne.
E per di piu'(per la situazione del suocero di mio fratello...ricordate?)ho deciso di cambiare numero e un giorno di affrontare la figlia e raccontarle tutto,cosi', mi libero di questo peso.
Benchè,proprio la settimana scorsa,ho affrontato questo signore,sia faccia a faccia(e lui ancora che mi prendeva in giro,facendomi le vocine e faccette...anche se poi mi ha detto che non mi scriverà piu'...Tutto questo davanti a mio fratello,che però in quel momento,parlava al telefono e si è dovuto allontanare...quindi non credo abbia sentito/capito molto di quello che mi ha detto il suocero)e sia per messaggio(e anche in quel caso mi ha risposto che "pensava che fossi sua cugina" e che quindi,a parer suo,si è sempre sbagliato a mandarmi i messaggi...peccato che la storia duri da 5 anni!)
E un'altra cosa...Adesso mio fratello mi ha detto di non "frequentare" piu' una persona solo perchè lui non lo sopporta... Ci rendiamo conto?! Ma io non gli ho mai detto con chi e chi non uscire solo perchè io non lo sopporto!
Io sono al limite di tutto(intendo di tutta questa situazione..)vorrei partire,cambiare aria per un po'...ma tanto quando tornerei,i pensieri e i problemi ritornerebbero...
Grazie mille.
[#36]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149 11
Cara ragazza, noi possiamo darle consigli, supporto , libri da leggere, ma lei deve cambiare con un supporto che non ha ancora contattato. Sta perdendo il suo tempo.. Non ci si batte per le cause perdute ! Non li cambia questi suoi fratelloni e parenti e allora li lasci perdere, cerchi un lavoro, altrove , non lì, sempre in loro balia.. a discutere, inutilmente ,a star male.. Vada al Consultorio a chiedere consigli e aiuto..anche concreto, cosa sa fare ? cosa si sente di fare concretamente nella vita per diventare libera ?..
[#37]
Utente
Utente
Ha perfettamente ragione..devo trovare una via d'uscita al piu' presto...rivolgendomi ad uno specialista..ho già perso troppo tempo..
Vi ringrazio.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Mi spiace molto per i due lutti che l'hanno colpita e che la portano a sentirsi ancor più sola.
Penso che lo psicologo al quale si rivolgerà la potrà aiutare anche a superare il dolore per i suoi amici che non sono più qui e a trovare le energie per iniziare a costruire altre relazioni, allontanandosi dalla presenze che influenzano negativamente la sua serenità.

Un caro saluto,
[#39]
Utente
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Grazie mille,dottoressa.
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