Soffro di ansia e attacchi di panico: valeriana?
Ormai da Giugno soffro di attacchi di panico, ansia, tachicardia, senso di svenimento e senso di oppressione. Sono corso al pronto soccorso 3/4 volte e dopo ECG non hanno riscontrato nulla. Ho fatto visita cardiologica senza esito negativo, visita dal gastroenterologo che mi ha prescritto Levopraid e Pariet per 30 gg diagbosticandomi un po di reflusso. Io pero non riesco a stare bene. Ho sempre paura di avere qualche malattia. Rispetto a Giugno gli attacchi li riesco a gestire e non vado piu al PS pero sto vivendo in una tensione assurda, mi si irriggidisce addirittura la mascella.
Mi sono iscritto anche in palestra visto che fccio una vita sedentaria.
Sono andato da uno psichiatra e mi ha consigliato ina terapia di gruppo e dei psicofarmaci. Ma io non li voglio prendere. Ho paura e solo pensare di assumere psico mi manda in ansia.
Gli ultimi attacchi li ho curati con la Valeriana, due compresse 10 miniti e mi sono calmato.
Ora vi volevo chiedere: posso seguire una cura con la Valeriana Dispert?
Oppire la devo orendere solo in caso di bisogno?
Voglio uscire da sta situazione ma senza psico.
Grazie mille
Mi sono iscritto anche in palestra visto che fccio una vita sedentaria.
Sono andato da uno psichiatra e mi ha consigliato ina terapia di gruppo e dei psicofarmaci. Ma io non li voglio prendere. Ho paura e solo pensare di assumere psico mi manda in ansia.
Gli ultimi attacchi li ho curati con la Valeriana, due compresse 10 miniti e mi sono calmato.
Ora vi volevo chiedere: posso seguire una cura con la Valeriana Dispert?
Oppire la devo orendere solo in caso di bisogno?
Voglio uscire da sta situazione ma senza psico.
Grazie mille
[#1]
(...)Voglio uscire da sta situazione ma senza psico.(..)
gentile utente da questa situazione si esce o con i farmaci o con la psicoterapia o con entrambe. il resto è costituito da palliativi che come effetto collaterale hanno quello di ritardare un intervento efficace.
saluti
gentile utente da questa situazione si esce o con i farmaci o con la psicoterapia o con entrambe. il resto è costituito da palliativi che come effetto collaterale hanno quello di ritardare un intervento efficace.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#4]
Gentile utente,
come le ha scritto il collega deve pensare a una cura psicologica e/o farmacologica e non sprecare tempo con rimedi palliativi, almeno in questo caso, come la valeriana.
La valeriana non è un farmaco e dunque non può essere una cura.
cordiali saluti.
come le ha scritto il collega deve pensare a una cura psicologica e/o farmacologica e non sprecare tempo con rimedi palliativi, almeno in questo caso, come la valeriana.
La valeriana non è un farmaco e dunque non può essere una cura.
cordiali saluti.
[#7]
Caro ragazzo,
prima di decidere se valga o meno la pena di rivolgersi ad uno psicologo o prendere farmaci, io fossi in lei mi farei la domanda "come sto vivendo?".
Ha riferito un periodo molto negativo, in cui si recava spesso al pronto soccorso, mentre sembrerebbe che si sia convinto che con qualche compressa di Valeriana i suoi attacchi di panico passano.
Adesso come sta? Riesce a lavorare, o studiare, o uscire con i suoi amici, con la sua ragazza? Si sente libero da limitazioni legati alla paura di avere un attacco di panico?
Se il suo funzionamento sociale, lavorativo, relazionale è limitato da questi attacchi di panico, sarebbe proprio il caso di iniziare almeno un percorso psicologico.
Si è mai chiesto, ad esempio, come mai ha cominciato a soffrire di attacchi di panico?
Lavorare su questi aspetti è importante per far si che non si cronicizzino.
Saluti,
prima di decidere se valga o meno la pena di rivolgersi ad uno psicologo o prendere farmaci, io fossi in lei mi farei la domanda "come sto vivendo?".
Ha riferito un periodo molto negativo, in cui si recava spesso al pronto soccorso, mentre sembrerebbe che si sia convinto che con qualche compressa di Valeriana i suoi attacchi di panico passano.
Adesso come sta? Riesce a lavorare, o studiare, o uscire con i suoi amici, con la sua ragazza? Si sente libero da limitazioni legati alla paura di avere un attacco di panico?
Se il suo funzionamento sociale, lavorativo, relazionale è limitato da questi attacchi di panico, sarebbe proprio il caso di iniziare almeno un percorso psicologico.
Si è mai chiesto, ad esempio, come mai ha cominciato a soffrire di attacchi di panico?
Lavorare su questi aspetti è importante per far si che non si cronicizzino.
Saluti,
Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/
[#9]
Non ci sono studi in merito sull'effetto della valeriana in caso di ansia.
Provi a chiedere al suo medico di base.
Però rifletta se ne vale la pena vivere in uno stato di sofferenza e soprattutto se un tale vissuto alla lunga non possa quanto meno logorarla da un punto di vista psico fisico. Uno stress molto prolungato potrebbe farle male.
Provi a chiedere al suo medico di base.
Però rifletta se ne vale la pena vivere in uno stato di sofferenza e soprattutto se un tale vissuto alla lunga non possa quanto meno logorarla da un punto di vista psico fisico. Uno stress molto prolungato potrebbe farle male.
[#11]
[#12]
Gentile utente,
da ciò che lei ci ha scritto, i suggerimenti dello psichiatra che l'ha visitata
<<Sono andato da uno psichiatra e mi ha consigliato una terapia di gruppo e dei psicofarmaci.>>
possono essere idonei alla gestione del tipo di sintomi che lei riferisce, per i quali senza un consulto (almeno uno) personale dal vivo non è possibile approfondirne le cause e/o le altre possibili implicazioni. Evidentemente lo psichiatra avrà valutato gli altri aspetti complessivi del suo stato di salute e le avrà suggerito un percorso adeguato al suo stato.
<<Che rischi posso correre? Anche a livello di salute?>>
I rischi a livello di "salute" li sta già correndo se soffre di attacchi di panico dato che la salute è un costrutto che riguarda il corpo e la psiche e sembra che lei stia soffrendo in questo periodo. Se non vuole trascinarsi i sintomi ancora a lungo, con il rischio che peggiorino e si aggravino, lasci perdere la valeriana, non esiti e segua le indicazioni del suo psichiatra.
La psicoterapia può andare probabilmente benissimo di gruppo come le è stato suggerito, ma a mio parere potrebbe anche pensare a un percorso individuale, al limite chieda allo psichiatra perché lui ha reputato adeguata a lei la terapia di gruppo.
cordiali saluti.
da ciò che lei ci ha scritto, i suggerimenti dello psichiatra che l'ha visitata
<<Sono andato da uno psichiatra e mi ha consigliato una terapia di gruppo e dei psicofarmaci.>>
possono essere idonei alla gestione del tipo di sintomi che lei riferisce, per i quali senza un consulto (almeno uno) personale dal vivo non è possibile approfondirne le cause e/o le altre possibili implicazioni. Evidentemente lo psichiatra avrà valutato gli altri aspetti complessivi del suo stato di salute e le avrà suggerito un percorso adeguato al suo stato.
<<Che rischi posso correre? Anche a livello di salute?>>
I rischi a livello di "salute" li sta già correndo se soffre di attacchi di panico dato che la salute è un costrutto che riguarda il corpo e la psiche e sembra che lei stia soffrendo in questo periodo. Se non vuole trascinarsi i sintomi ancora a lungo, con il rischio che peggiorino e si aggravino, lasci perdere la valeriana, non esiti e segua le indicazioni del suo psichiatra.
La psicoterapia può andare probabilmente benissimo di gruppo come le è stato suggerito, ma a mio parere potrebbe anche pensare a un percorso individuale, al limite chieda allo psichiatra perché lui ha reputato adeguata a lei la terapia di gruppo.
cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 93.5k visite dal 06/10/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.