Irrealizzazione

Buongiorno, sono una ragazza 26enne. Per molti fortunata o effettivamente lo sono, ma io non sono felice! Perché per molti fortunata? Perché esteticamente molto bella, ho delle doti artistiche (puntualmente mi sento dire puoi avere quello che desideri)ho una bella e normale famiglia, economicamente non posso lamentarmi. Ma tutto ció non mi rende felice, perché mi sento una fallita. Ho intrapreso anni fa gli studi in ingegneria, ma nel mio percorso di studi sono stata una sciocca superficiale.. Quando ne avevo voglia sostenevo qualche esame... Senza pensare alle infinite tasse che i miei mi pagavano costantemente. Cosa mi portava a non essere determinata nel mio studio? La superficialità che mi predominava, distrazioni di storielle sentimentali e una grande delusione amorosa che mi ha portato a una fase di stallo,senza pensare che nella crescita mi sarei dovuta ritrovare con questo costante pensiero che mi affigge..! Forse credevo poco in me stessa eppure quando mi sono messa in gioco ho sempre vinto, forse tutt'ora non credo in me stessa.. Mi ritrovo a confrontarmi con un uomo realizzato e questo mi fa sentire impotente... Mi mancano pochi ma impegnativi esami e vorrei trovare la forza di svegliarmi con un sorriso anziché con un costante pianto, ripetermi che sarò forte che lo sarò ancora di più una volta raggiunto il mio obiettivo e anche se sola devo cercare di pensare positivo, cosa che non riesco mai a fare. Quando mi sono ritrovata sola nella mia fase di stallo ho allontanato amicizie... Tutto ciò che mi portava ad avere legami che mi avrebbero riportata a soffrire, ho dovuto fare delle sedute psicologiche dove ho ritrovato nella dottoressa una grande donna lei con i suoi input mi dava carica infatti dopo poche sedute mi disse tu puoi camminare sola devi solo essere più grintosa. Aspetto dei vostri consulti. Saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
ho dovuto fare delle sedute psicologiche dove ho ritrovato nella dottoressa una grande donna lei con i suoi input mi dava carica infatti dopo poche sedute mi disse tu puoi camminare sola devi solo essere più grintosa"


gentile Ragazza,
su cosa ha lavorato con la Dottoressa?
Perché è così infelice ed insicura?

ha capito cosa vuole realmente?
Vive davvero la sua vita o fa altro per assecondare gli altri?

ha pensato di tornare in terapia, sarebbe utile affrontare quello che non ha ancora risolto.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Alberto Cammarata Psicologo 5
buongiorno,

come sostiene la collega, sembra che Lei non abbia ancora individuato cosa vorrebbe fare della Sua vita. È sempre alla ricerca di ciò che conferma la sua visione di felicità, o magari quella che hanno gli altri di essa. Cerchi di interrompere questo brutto circolo vizioso nel quale non può realmente essere sè stessa. Faccia quello che è inusuale per Lei e non quello che ritiene adatto per la ricerca della felicità.
Scoprirà nuovi modi di vedere la Vita, nei piccoli e nei grandi gesti.

Forza e coraggio.

Dr. Alberto Cammarata

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Ed ora "sta camminando sola?"
Ha smesso la psicoterapia?
E' ferma?

A che punto è della Sua vita?
Quale è la Sua domanda a noi?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Vi ringrazio per le vostre risposte, forse ho posto la questione in forma confusionale.. Non trovo riscontro nelle vostre domande e nei vostri pensieri. Non assecondo nessuno, ne tanto meno faccio qualcosa per accontentare gli altri, la mia tristezza è che pur avendo tutto sono triste perché non mi sento realizzata.. Rimpiango il mio tempo perso.
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Dr. Alberto Cammarata Psicologo 5
Caro utente,

Lei ha ragione ma quelle che si possono fare in questo contesto sono soltanto ipotesi. Qui cerchiamo di rispondere dalle poche informazioni che riceviamo.

Ora, Lei sostiene che non si sente realizzata. Partendo dal significato etimologico del termine si comprende come la realizzazione derivi dalla parola reale, il che si riferisce ad un qualcosa che esiste, alla verità delle cose. Se ci soffermiamo sul suo concetto si intuisce come Lei non ricopra in questo momento (per quello che sostiene) una posizione riconosciuta come vera, originale, unica. Vorrebbe essere di più ma non riesce in questo momento a trovare la giusta strategia di comportamento per essere felice. Proprio per questo anche "avendo tutto" si sente in questo modo. So-stare all'interno di questo loop sicuramente non le permette di individuare nuove risorse e soluzioni al problema. Ha però anche detto che quando si è messa in gioco ha sempre vinto. Perchè non è sempre disposta a farlo?

In ogni caso sono due le ipotesi a mio parere. O l'ambiente in cui si trova, le persone che frequenta, non le forniscono i giusti stimoli per sentirsi come Lei vorrebbe o è presente una difficoltà di lettura di quello che rappresenta il problema ovvero non trova gratificazione e quindi motivazione a riprogrammare i suoi interventi.
E' probabile che si tratti di una difficoltà temporanea circoscritta al momento di stallo che riferisce. E' importante dunque continuare a parlarne con la sua psicologa e cercare di capire qual è il motivo reale del problema.

Infine le chiedo di soffermarsi sull'ultimo concetto che ha riferito, "rimpiango il mio tempo perso". E' il sintomo che lei ricopre costantemente un ruolo che appartiene al suo passato. Sfrutti le sue risorse e vedrà che sarà tutto più facile.
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Utente
Utente
Bellissima risposta grazie mille