Paura di avere un rapporto sessuale

gentile utente la sua paura appartiene alla stessa dimensione dei suoi precedenti stati di ansia. Ciò che cambia è il contenuto ma il problema non è in esso. Quindi dovrebbe discuterne con lo psicologo o il suo vecchio psichiatra.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

Gentile Utente,
anche io, come il Collega, le suggerisco di discuterne con chi ha il piacere di occuparsi di lei.


La sessualità e la salute sessuale, necessitano di serenità, l'ansia e lo stress sono dei pessimi compagni di viaggio, inficiano desiderio ed erezione.

Risolva le sue paure, vedrà che migliorerà anche la sua qualità di vita e di conseguenza la sua vita sessuale.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

Grazie mille per le vostre risposte. Volevo chiedere un ultima domanda, siccome sono in astinenza da 2 mesi, ci sono degli effetti negativi sia a livello psicologico e anche fisico? Grazie

L'astinenza non è di per sè dannosa, dipende dai motivi e dai significati che le si attribuiscono.
Eppoi può succedere che il il corpo provveda con eiaculazioni spontanee notturne.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

Se è protratta potrebbe esserci un interessamento prostatico, ma possono verificarsi delle pollizioni notturne per compensare l'assenza di eiaculazione

Per quanto riguarda l'aspetto psicologico dovrebbe discuterne con chi si occupa di lei.

grazie di nuovo per le esaustive risposte. La mia astinenza e dovuta all ansia, questa nuova ansia che non avevo prima, ho paura di sentirmi male e cosi faccio una figuracia. ho prenotato una visita da un psichiatra. grazie mille di nuovo.

Gent.le Utente,
l'ansia può essere trattata farmacologicamente ma come ha potuto verificare, a distanza di tempo, il disagio riaffiora manifestandosi con modalità differenti, forse è arrivato il momento per affrontarlo da un punto di vista psicologico più che psichiatrico.
Le consiglio di fare un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta, così potrà verificare la possibilità di avviare un percorso di crescita personale e quindi un processo di cambiamento, che coinvolga anche il rapporto con il suo corpo e quindi con la sessualità; spesso le persone si concentrano su sintomo fisico, identificandolo come il problema in sé, anziché considerarlo come una conseguenza ovvero il modo con il quale stiamo esprimendo il disagio vissuto.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

Grazie mille dottoressa.