Superare il passato.

Sto da un anno e mezz con un uomo molto innamorato di me, venti anni più grande di me. Un anno e mezzo fa per stare con me lui ha lasciato la donna con cui viveva da dodici anni. Ha cambiato casa e città per starmi vicino. Ha conosciuto i miei amici e i miei genitori e tutti lo adorano e sono felici che io abbia trovato qualcuno che mi ama così tanto.
Purtroppo, però, prima di questo anno e mezzo In cui siamo stati ufficialmente insieme, c'è stato un altro lungo anno durante il quale mi ha presa e mollata (come amante) varie volte, trattandomi spesso come uno straccio, ribadendo in ogni modo di non volere una storia con me ma di non volermi perdere (quello che voi chiamate un doppio legame?), conscio ma incurante del fatto che io ne soffrivo moltissimo. Davvero moltissimo. Per due mesi avevo anche lasciato lo studio a causa di una strana forma di depressione, che mi impediva di dormire meno di quattordici ore al giorno. È stato un anno molto difficile per me, peraltro ero (ancora) più giovane di adesso e meno forte.
Comunque, alla fine, sono riuscita a stare con la persona che amavo, che ora mi mette su un piedistallo e vive per me. Dovrei essere felice per questo. Invece, la somma delle umiliazioni subite nel periodo precedente mi impedisce di vivere bene. È ancora troppo "reale" dentro di me il male subito, così tanto che non riesco a mettermi a fuoco sul bene e voltare pagina. Mi sforzo per non pensarci ma alla fine ci ricasco: mi dimentico del presente e torno nel passato. Questo genera insicurezza, tristezza, paura, senso di disagio, difficoltà a comunicare, gelosie insensate, complessi di inferiorità nei riguardi della ex. Faccio continuamente degli incubi in cui scopro che in realtà non l'ha mai lasciata, oppure in cui lui torna da lei e mi chiede di ricominciare a fare l'amante.
Il risultato pratico è che sono spesso molto aggressiva con il mio compagno e gli rinfaccio tutto quello che di brutto mi ha detto e fatto, fino allo sfinimento, metto in dubbio il suo amore a volte anche contro l'evidenza. Mi succede una metamorfosi. Cambio completamente e cambia la mia visione di lui. Creo discussioni e litigi davvero logoranti. Spesso divento davvero cattiva e non mi riconosco, ma non riesco a frenarmi.
Inizialmente lui tollerava la cosa, come un prezzo da pagare per averci messo così tanto a capire di volere me. Alle mie sfuriate reagiva rassicurandomi. Adesso anche la sua sopportazione inizia a vacillare. Le mie accuse naturalmente gli fanno del male e mettono spesso a durissima prova i suoi nervi. Insomma, va tutto a rotoli.
Adesso, per salvare sia il nostro rapporto che la mia salute, sto pensando di consultare un medico. Ma non so: che genere di medico mi serve? Potrà aiutarmi davvero? Mi vergogno anche molto, di questa cosa che mi succede, è difficile per me parlarne. Trovo che sia un comportamento stupido e meschino. Non sono una persona rancorosa, o cattiva, di solito.
Ringrazio in anticipo chi vorrà rispondermi.