Le sindromi psicotiche possono regredire spontaneamente?
Scrivo per presentare la situazione di mia mamma...ha avuto problemi di salute ed è dovuta rimanere in casa diversi mesi, assumendo il farmaco targin come anti dolorifico...in questo periodo (non era mai stata possessiva nei confronti di mio padre), ha sviluppato una vera a propria ossessione con relative paure di essere tradita...all'inizio questo comportamento è stato associato dal medico di base ai possibili effetti collaterali del farmaco oppiaceo, per cui ha smesso di assumerlo, ma la situazione è in realtà peggiorata.
Visitata diverse volte da uno psicologo, che le ha riscontrato manie di persecuzione e paranoie continue...lo psicologo e il medico di base le hanno suggerito una terapia con psicofarmaci e una visita da uno psichiatra, lei però convinta di non averne bisogno ha interrotto ogni colloquio con ogni genere di medico e la situazione è quindi peggiorata.
La paura di un tradimento da parte di mio padre (totalmente immotivata e non fondata), l'hanno spinta a parlare solo ed esclusivamente di quella che lei considera la sua rivale in amore (una ex collega di cui mio babbo nemmeno ha il numero e che abita lontano dalla nostra città), ripetendo ossessivamente gli stessi discorsi e le stesse domande, senza nemmeno dormire la notte...ripetendo le stesse cose anche ad amici di famiglia, parenti, colleghi e a noi figli, raccontando anche bugie per cercare di passare per vittima e per cercare di mistificare la realtà...abbina questo a comportamenti inspiegabili, per esempio a volte per sfogarsi, anche all'una di notte, prende la macchina e va a farsi km e km vagando senza meta...
Oppure un giorno ha incontrato quella che lei considera l'amante di mio babbo, e ha fatto finta di investirla con la macchina...inoltre le telefona continuamente per chiederle spiegazioni.
Mio babbo ha cercato in tutti i modi di tranquillizzarla, facendole parlare anche con questa ex collega per chiarire la situazione, ma lei rimane ferma sulle sue convinzioni.
Alterna inoltre scatti d'ira in cui cerca di picchiare mio babbo, a momenti in cui subito dopo si dimostra affettuosa e gli chiede scusa...
Noi non sappiamo più che pensare...mi rendo conto che è difficile fare una diagnosi via internet, però vorrei avere consigli su cosa fare e se la situazione potrebbe migliorare spontaneamente oppure è NECESSARIO l'intervento di uno specialista.
La comprensione di noi familiari è stata fin troppa, ora questa situazione va risolta perché tutta la famiglia è arrivata al limite della sopportazione.
Visitata diverse volte da uno psicologo, che le ha riscontrato manie di persecuzione e paranoie continue...lo psicologo e il medico di base le hanno suggerito una terapia con psicofarmaci e una visita da uno psichiatra, lei però convinta di non averne bisogno ha interrotto ogni colloquio con ogni genere di medico e la situazione è quindi peggiorata.
La paura di un tradimento da parte di mio padre (totalmente immotivata e non fondata), l'hanno spinta a parlare solo ed esclusivamente di quella che lei considera la sua rivale in amore (una ex collega di cui mio babbo nemmeno ha il numero e che abita lontano dalla nostra città), ripetendo ossessivamente gli stessi discorsi e le stesse domande, senza nemmeno dormire la notte...ripetendo le stesse cose anche ad amici di famiglia, parenti, colleghi e a noi figli, raccontando anche bugie per cercare di passare per vittima e per cercare di mistificare la realtà...abbina questo a comportamenti inspiegabili, per esempio a volte per sfogarsi, anche all'una di notte, prende la macchina e va a farsi km e km vagando senza meta...
Oppure un giorno ha incontrato quella che lei considera l'amante di mio babbo, e ha fatto finta di investirla con la macchina...inoltre le telefona continuamente per chiederle spiegazioni.
Mio babbo ha cercato in tutti i modi di tranquillizzarla, facendole parlare anche con questa ex collega per chiarire la situazione, ma lei rimane ferma sulle sue convinzioni.
Alterna inoltre scatti d'ira in cui cerca di picchiare mio babbo, a momenti in cui subito dopo si dimostra affettuosa e gli chiede scusa...
Noi non sappiamo più che pensare...mi rendo conto che è difficile fare una diagnosi via internet, però vorrei avere consigli su cosa fare e se la situazione potrebbe migliorare spontaneamente oppure è NECESSARIO l'intervento di uno specialista.
La comprensione di noi familiari è stata fin troppa, ora questa situazione va risolta perché tutta la famiglia è arrivata al limite della sopportazione.
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<lo psicologo e il medico di base le hanno suggerito una terapia con psicofarmaci e una visita da uno psichiatra>
Gentile Utente,
la situazione che ci ha riferito merita un intervento specialistico, d'accordo con il medico sulla visita psichiatrica , anche presso strutture pubbliche ad esempio il CSM.
Il problema è che sua madre rifiuta le cure e dunque il problema starebbe anche nel motivarla.
Comprendo come la situazione in atto possa coinvolgere tutto il nucleo nella sofferenza e nelle difficoltà di gestione delle dinamiche in atto.
Per questo motivo vi suggerirei anche di rivolgervi a un terapeuta familiare sistemico (anche senza la mamma) per esporre la situazione e ottenere indicazioni opportune anche per motivare la mamma alle cure.
Restiamo in ascolto
Gentile Utente,
la situazione che ci ha riferito merita un intervento specialistico, d'accordo con il medico sulla visita psichiatrica , anche presso strutture pubbliche ad esempio il CSM.
Il problema è che sua madre rifiuta le cure e dunque il problema starebbe anche nel motivarla.
Comprendo come la situazione in atto possa coinvolgere tutto il nucleo nella sofferenza e nelle difficoltà di gestione delle dinamiche in atto.
Per questo motivo vi suggerirei anche di rivolgervi a un terapeuta familiare sistemico (anche senza la mamma) per esporre la situazione e ottenere indicazioni opportune anche per motivare la mamma alle cure.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 04/10/2014.
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