Allucinazioni notturne
Buongiorno, scrivo per richiedere un consulto riguardante un disturbo del sonno che si è manifestato la prima volta circa due anni fai. Non accade sempre ma in alcuni periodi si intensifica; in questo periodo capita più spesso, l'ultimo episodio la scorsa notte due volte: prima di addormentarmi ho la sensazione di avere una paralisi in tutto il corpo e di soffocare da sola o qualcuno che mi strangoli, è una sensazione che dura una manciata di secondi e poi all'improvviso mi sblocco come se riprendessi fiato e avessi un risveglio da un incubo, ma è peggio di un incubo perché la sensazione è reale! Mio marito che sta accanto a me mi vede comunque dormire e respirare normalmente. Quindi penso sia un' allucinazione ipnagogica da quello che leggo su internet, e non capisco ne la causa ne soprattutto un possibile rimedio.
Potete indirizzarmi voi su cosa fare? Che tipo di controllo o che tipo di terapia?
Specifico che fumo tabacco ogni tanto, non mi drogo, bevo una birra il sabato sera in pizzeria e non prendo nessun farmaco o psico-farmaco.
Grazie anticipatamente per la pronta risposta.
Cordiali saluti.
Melisenda
Potete indirizzarmi voi su cosa fare? Che tipo di controllo o che tipo di terapia?
Specifico che fumo tabacco ogni tanto, non mi drogo, bevo una birra il sabato sera in pizzeria e non prendo nessun farmaco o psico-farmaco.
Grazie anticipatamente per la pronta risposta.
Cordiali saluti.
Melisenda
[#1]
Cara Melisenda,
si può effettivamente trattare di fenomeni legati all'addormentamento e quindi innocui, per quanto fastidiosi.
Ne ha già parlato al suo medico curante, che potrebbe indirizzarla da uno specialista Neurologo per un controllo?
Nel periodo in cui hanno iniziato a verificarsi è cambiato qualcosa nella sua vita?
C'è stato un aumento di stress o di preoccupazioni? ha subito un lutto?
si può effettivamente trattare di fenomeni legati all'addormentamento e quindi innocui, per quanto fastidiosi.
Ne ha già parlato al suo medico curante, che potrebbe indirizzarla da uno specialista Neurologo per un controllo?
Nel periodo in cui hanno iniziato a verificarsi è cambiato qualcosa nella sua vita?
C'è stato un aumento di stress o di preoccupazioni? ha subito un lutto?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Dottoressa Massaro, grazie mille per la sua attenzione.
Non ho ancora parlato con il mio medico curante.
Negli ultimi anni sono stata investita da alcuni cambiamenti a livello familiare; mio fratello minore è diventato padre in maniera imprevista circa 3 anni fa e non avendo un lavoro è rimasto a vivere in casa con la compagna. Essendo casa piccola ho avuto difficoltà per la mia privacy, prima condividevamo la stanza e poi mi sono trovata adavere spazi circoscritti, come la cucina di giorno e la stanza dei miei genitori di sera dove dormivo su un lettino. Ho trascurato l'università e il lavoro part-me in un call-enter, tutte le notti stavo sveglia al pc perché era l'unico momento in cui stavo sola edormivo di giorno perché la stanza dei miei era libera. Lavoravo poco e studiavo poco, in una chat ho conosciutoun ragazzo tunisino e dopo qualche mese sono volata da lui a conoscerlo, ho avuto una relazione per due anni con lui tra sacrifici e problematiche varie e a marzo scorso ci siamo sposati e adesso viviamo insieme della mia città di Messina, abbiamo preso casa in affitto con il mio lavoro part time al callcenter ma i soldi non bastano e ancora lui non ha trovato lavoro non conoscendo ancora la nostra lingua. Prima di sposarmi ho vissuto un anno con un mio caro amico ospite a casa sua e ho ripreso a studiare e a finire quasi la mia carriera universitaria. Cosi decisi del 2013 di ritornare a vivere dai miei visto che mio fratello aveva trovato lavoro e affittato casa, ma qualche settimana dopo il mio rientro sono lui e la famiglia sua sono ripiombati in casa e la convivenza è ricominciata. dopo 2 mesi sono andata a vivere con una collega in una stanza in affitto a settembre 2013 e , ho continuato a studiare e poi mi sono sposata a marzo 2014 in tunisia, senza nessun parente vicino, in quanto questa storia non è mai stata considerata reale o veritiera da amci e parenti. O mi lasciavo o mi sposavo, e ho deciso la seconda per non rischiare di perdere qualcosa che è importante per me. Nel frattempo la convivenza dei mei e di fratello è diventata impossibile: lui non parla più con i miei, complice il carattere ostile e avverso della compagna ma convivono con i miei in un atteggiamento irrispettoso e maleducato, e da quando lei ha insultato mia madre e mio fratello non ha detto parola ho chiuso i rapporti anche io. Se analizzo tutto vedo:
-un matrimonio fulmineo che porta anche problemi di comunicazione basato su discussioni in lingua inglese;
-angoscia dovuta al fatto di essere la spalla di supporto su cui mia madre piange per un non rapporto che,ha con il figlio che non la rispetta per nulla e non la considera minimamente;
-dispiacere per mio padre depresso da molti mesi, inabile al lavoro ma costretto a lavorare fino a dicembre per poter poi andare in pensione e prendere una boccata d'ossigeno facendo fronte ai debiti e al muto;
- un lavoro contraddistinto da stress quotidiano per il raggiungimenti di obiettivi mensili in seguito ai quali vengono prodotte provigioni, la gran parte del vero magro stipendio, ambiente in cui per altro le commistioni familiari sono dovute al fatto di avere come collega di lavoro lo stesso mio fratello; -un lavoro insoddisfacente e mal retribuito con il quale devo vivere io e mio marito disoccupato;
- il senso di un fallimento personale in quando a due esami dalla laurea non ho più rinnovato l' iscrizione per mancanza di soldi, conseguenza delle scelte personali fatte.
Ho paura del futuro, non so come muovermi come agire, non so come risolvere i problemi generici che ho, e cosa principale non riesco a sfogarmi con nessuno.
Cosa fare?
Non ho ancora parlato con il mio medico curante.
Negli ultimi anni sono stata investita da alcuni cambiamenti a livello familiare; mio fratello minore è diventato padre in maniera imprevista circa 3 anni fa e non avendo un lavoro è rimasto a vivere in casa con la compagna. Essendo casa piccola ho avuto difficoltà per la mia privacy, prima condividevamo la stanza e poi mi sono trovata adavere spazi circoscritti, come la cucina di giorno e la stanza dei miei genitori di sera dove dormivo su un lettino. Ho trascurato l'università e il lavoro part-me in un call-enter, tutte le notti stavo sveglia al pc perché era l'unico momento in cui stavo sola edormivo di giorno perché la stanza dei miei era libera. Lavoravo poco e studiavo poco, in una chat ho conosciutoun ragazzo tunisino e dopo qualche mese sono volata da lui a conoscerlo, ho avuto una relazione per due anni con lui tra sacrifici e problematiche varie e a marzo scorso ci siamo sposati e adesso viviamo insieme della mia città di Messina, abbiamo preso casa in affitto con il mio lavoro part time al callcenter ma i soldi non bastano e ancora lui non ha trovato lavoro non conoscendo ancora la nostra lingua. Prima di sposarmi ho vissuto un anno con un mio caro amico ospite a casa sua e ho ripreso a studiare e a finire quasi la mia carriera universitaria. Cosi decisi del 2013 di ritornare a vivere dai miei visto che mio fratello aveva trovato lavoro e affittato casa, ma qualche settimana dopo il mio rientro sono lui e la famiglia sua sono ripiombati in casa e la convivenza è ricominciata. dopo 2 mesi sono andata a vivere con una collega in una stanza in affitto a settembre 2013 e , ho continuato a studiare e poi mi sono sposata a marzo 2014 in tunisia, senza nessun parente vicino, in quanto questa storia non è mai stata considerata reale o veritiera da amci e parenti. O mi lasciavo o mi sposavo, e ho deciso la seconda per non rischiare di perdere qualcosa che è importante per me. Nel frattempo la convivenza dei mei e di fratello è diventata impossibile: lui non parla più con i miei, complice il carattere ostile e avverso della compagna ma convivono con i miei in un atteggiamento irrispettoso e maleducato, e da quando lei ha insultato mia madre e mio fratello non ha detto parola ho chiuso i rapporti anche io. Se analizzo tutto vedo:
-un matrimonio fulmineo che porta anche problemi di comunicazione basato su discussioni in lingua inglese;
-angoscia dovuta al fatto di essere la spalla di supporto su cui mia madre piange per un non rapporto che,ha con il figlio che non la rispetta per nulla e non la considera minimamente;
-dispiacere per mio padre depresso da molti mesi, inabile al lavoro ma costretto a lavorare fino a dicembre per poter poi andare in pensione e prendere una boccata d'ossigeno facendo fronte ai debiti e al muto;
- un lavoro contraddistinto da stress quotidiano per il raggiungimenti di obiettivi mensili in seguito ai quali vengono prodotte provigioni, la gran parte del vero magro stipendio, ambiente in cui per altro le commistioni familiari sono dovute al fatto di avere come collega di lavoro lo stesso mio fratello; -un lavoro insoddisfacente e mal retribuito con il quale devo vivere io e mio marito disoccupato;
- il senso di un fallimento personale in quando a due esami dalla laurea non ho più rinnovato l' iscrizione per mancanza di soldi, conseguenza delle scelte personali fatte.
Ho paura del futuro, non so come muovermi come agire, non so come risolvere i problemi generici che ho, e cosa principale non riesco a sfogarmi con nessuno.
Cosa fare?
[#3]
Da quanto mi dice ha veramente tanti motivi per sentirsi tesa e stressata ed è possibile che i fenomeni che la colpiscono prima di addormentarsi rappresentino una sorta di scarica di tutte queste tensioni nel momento in cui può finalmente lasciarsi andare e riposare.
Questa è un'ipotesi che considera il lato psicofisiologico della questione e le suggerisco in ogni caso di sentire anche il suo medico che valuterà se inviarla ad un neurologo per una visita specialistica.
Alla luce di tutto quello che riferisce direi che le servono davvero tante energie per stare dietro a tutto senza lasciarsi abbattere o esaurire dalle tante richieste che riceve dall'ambiente sia familiare che lavorativo, e sarebbe auspicabile che potesse alleggerirsi di almeno parte dei carichi che sta sopportando.
Le suggerisco sentitamente di parlarne con lo psicologo del consultorio per analizzare con l'aiuto di un esperto la situazione nel complesso e decidere cosa può fare di diverso e cosa può cambiare, perché penso proprio che proseguire così la possa portare non solo a stare ancora male, ma a sviluppare anche altri disturbi: lo stress rovina la salute e credo che sia giunto il momento che lei si occupi un po' più di sé stessa e del suo benessere.
Questa è un'ipotesi che considera il lato psicofisiologico della questione e le suggerisco in ogni caso di sentire anche il suo medico che valuterà se inviarla ad un neurologo per una visita specialistica.
Alla luce di tutto quello che riferisce direi che le servono davvero tante energie per stare dietro a tutto senza lasciarsi abbattere o esaurire dalle tante richieste che riceve dall'ambiente sia familiare che lavorativo, e sarebbe auspicabile che potesse alleggerirsi di almeno parte dei carichi che sta sopportando.
Le suggerisco sentitamente di parlarne con lo psicologo del consultorio per analizzare con l'aiuto di un esperto la situazione nel complesso e decidere cosa può fare di diverso e cosa può cambiare, perché penso proprio che proseguire così la possa portare non solo a stare ancora male, ma a sviluppare anche altri disturbi: lo stress rovina la salute e credo che sia giunto il momento che lei si occupi un po' più di sé stessa e del suo benessere.
[#4]
Utente
Grazie mille per la sua attenzione, mi rivolgerò al medico curante e andrò a sentire lo psicologo del consultorio. So di essere stressata ed angosciata, e di non avere valvole d sfogo.
Posso intanto prevenire questi episodi con qualche cura omeopatica per ora?
La ringrazio davvero molto per la sua disponibilità e comprensione.
Posso intanto prevenire questi episodi con qualche cura omeopatica per ora?
La ringrazio davvero molto per la sua disponibilità e comprensione.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 02/10/2014.
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