La mia storia psichica:consigli e pareri.possibili diagnosi?
Salve,gentili dottori.Sono un ragazzo di 22 anni e vi scrivo perchè negli ultimi sei mesi ho iniziato un percorso psicologico e vorrei avere qualche parere da voi.Cercherò di essere il più sintetico possibile.
Sono cresciuto in un ambiente primario iperprotettivo ed iperindulgente a causa dell'indole di mia madre e del comportamento perlopiù passivo di mio padre.
Ho ricordo sin dall'infanzia di un generale senso di angoscia e di inadeguatezza.
Verso gli 8 anni insorsero piccole ossessioni/compulsioni come battere i denti un certo numero di volte o fare dei gesti scaramantici in continuazione.
Il distrubo più grave di tipo ansiogeno comparse attorno ai 16 anni quando fui colto da un dolore al petto che mi affligeva in continuazione,al quale si aggiunsero anche altri dolori ed intorpidimenti vari.Quella volta per mesi fui convinto di avere un problema cardiaco e mi monitoravo i battiti(mi recai anche dal medico e al pronto soccorso,entrambe le volte con esito negativo),dopo una decina di settimane il problema scomparve da solo.Da allora non ho più avuto sintomi "nevrotici"evidenti seppur permane sempre uno stato di malessere.
Non ho mai approfondito il discorso,senonchè nell'ultimo anno ho iniziato a interessarmi di psicologia e capendo che c'era qualcosa di sbagliato e spinto anche dai miei problemi affetivo/sessuali(ho avuto i miei primi rapporti solo pochi mesi fa presentando anche dei problemi di erezione) ho deciso di rivolgermi ad uno psicoterapeuta.
Fra le sedute e,lo ammetto,anche mie personali letture gli elementi messi a fuoco sono i seguenti:
-Cerco di dare un'immagine diversa di quello che sono agli altri,ciò si esterna,sia nell'assunzione forzata di determinati atteggiamenti,sia nel raccontare vere e proprio menzogne(riguardanti ad esempio le conquiste femminili),ciò è indice di una dipendenza dal giudizio degli altri ed una causa del mio allontanamento da loro(nessuno sa chi sono veramente).
-ho(avevo)allo stesso tempo la convinzione di essere speciale e spesso superiore agli altri,questa tuttavia non si esprime tramite la nuda presunzione ma bensì attraverso la tacita convinzione di essere un'artista o una persona di sensibilità superiore
-ho un rifiuto nei conronti della realtà,spesso mi sono trovato a fantasticare di poter avere tutto di poter essere tutto e via dicendo,provando una vera frustrazione per l'impossibilità della cosa.
-spesso cado in stati di depressione e sconforto,provo un senso di vuoto,a volte invidio gli altri e sento di non poter essere felice come loro.
-ho problemi ad avere un rapporto normale con una donna(sia sessuale che affettivo)
sono sempre stato bloccato nei loro confronti.
-spesso ho assunto comportamenti autodistruttivi(alcol droghe ecc) e provo piacere a dar a vedere di essere problematico(mentivo dicendo"ho preso questi psicofarmaci","mi sono fatto questa droga"ecc.)
I vostri pareri?so che nn è facile con così poco materiale,ma una qualche possibile diagnosi?
grazie per le risposte e Cari saluti
Sono cresciuto in un ambiente primario iperprotettivo ed iperindulgente a causa dell'indole di mia madre e del comportamento perlopiù passivo di mio padre.
Ho ricordo sin dall'infanzia di un generale senso di angoscia e di inadeguatezza.
Verso gli 8 anni insorsero piccole ossessioni/compulsioni come battere i denti un certo numero di volte o fare dei gesti scaramantici in continuazione.
Il distrubo più grave di tipo ansiogeno comparse attorno ai 16 anni quando fui colto da un dolore al petto che mi affligeva in continuazione,al quale si aggiunsero anche altri dolori ed intorpidimenti vari.Quella volta per mesi fui convinto di avere un problema cardiaco e mi monitoravo i battiti(mi recai anche dal medico e al pronto soccorso,entrambe le volte con esito negativo),dopo una decina di settimane il problema scomparve da solo.Da allora non ho più avuto sintomi "nevrotici"evidenti seppur permane sempre uno stato di malessere.
Non ho mai approfondito il discorso,senonchè nell'ultimo anno ho iniziato a interessarmi di psicologia e capendo che c'era qualcosa di sbagliato e spinto anche dai miei problemi affetivo/sessuali(ho avuto i miei primi rapporti solo pochi mesi fa presentando anche dei problemi di erezione) ho deciso di rivolgermi ad uno psicoterapeuta.
Fra le sedute e,lo ammetto,anche mie personali letture gli elementi messi a fuoco sono i seguenti:
-Cerco di dare un'immagine diversa di quello che sono agli altri,ciò si esterna,sia nell'assunzione forzata di determinati atteggiamenti,sia nel raccontare vere e proprio menzogne(riguardanti ad esempio le conquiste femminili),ciò è indice di una dipendenza dal giudizio degli altri ed una causa del mio allontanamento da loro(nessuno sa chi sono veramente).
-ho(avevo)allo stesso tempo la convinzione di essere speciale e spesso superiore agli altri,questa tuttavia non si esprime tramite la nuda presunzione ma bensì attraverso la tacita convinzione di essere un'artista o una persona di sensibilità superiore
-ho un rifiuto nei conronti della realtà,spesso mi sono trovato a fantasticare di poter avere tutto di poter essere tutto e via dicendo,provando una vera frustrazione per l'impossibilità della cosa.
-spesso cado in stati di depressione e sconforto,provo un senso di vuoto,a volte invidio gli altri e sento di non poter essere felice come loro.
-ho problemi ad avere un rapporto normale con una donna(sia sessuale che affettivo)
sono sempre stato bloccato nei loro confronti.
-spesso ho assunto comportamenti autodistruttivi(alcol droghe ecc) e provo piacere a dar a vedere di essere problematico(mentivo dicendo"ho preso questi psicofarmaci","mi sono fatto questa droga"ecc.)
I vostri pareri?so che nn è facile con così poco materiale,ma una qualche possibile diagnosi?
grazie per le risposte e Cari saluti
[#1]
Gentile Utente,
online non è possibile fare diagnosi. Lo vietano il codice etico ma soprattutto il buon senso. La diagnosi è un aspetto delicato e non può essere effettuata senza conoscere approfonditamente una persona. Mi chiedo però come mai tenga così tanto ad avere una diagnosi dal momento che:
- mi sembra abbia le idee abbastanza chiare su alcuni dei suoi aspetti critici;
- frequenta uno psicoterapeuta, il quale immagino le abbia rimandato il tipo di quadro clinico del quale soffre.
Finora ha fatto la cosa migliore che poteva fare, cioè contattare un collega e iniziare un percorso. Le assicuro che ha già fatto un grande passo.
Le faccio i miei auguri,
online non è possibile fare diagnosi. Lo vietano il codice etico ma soprattutto il buon senso. La diagnosi è un aspetto delicato e non può essere effettuata senza conoscere approfonditamente una persona. Mi chiedo però come mai tenga così tanto ad avere una diagnosi dal momento che:
- mi sembra abbia le idee abbastanza chiare su alcuni dei suoi aspetti critici;
- frequenta uno psicoterapeuta, il quale immagino le abbia rimandato il tipo di quadro clinico del quale soffre.
Finora ha fatto la cosa migliore che poteva fare, cioè contattare un collega e iniziare un percorso. Le assicuro che ha già fatto un grande passo.
Le faccio i miei auguri,
Dr. Andrea Epifani - Bologna
http://BolognaPsicologo.net
[#2]
Ex utente
Grazie per la gentile attenzione dottor Epifani,
come ho anche scritto la mia non era una vera e propria richiesta di diagnosi perchè sono cosciente della difficoltà di capire qualcosa di concreto con solo 3000 caratteri a disposizione e attraverso lo schermo di un pc.
Detto ciò vorrei avere degli altri pareri da parte vostra sia perchè avrei piacere di sentire varie campane sia perchè il rapporto con lo psicoterapeuta che ho nominato si è interrotto ormai da un paio di mesi(per motivi che non voglio dilungarmi qui a scrivere)e ad alcune delle considerazioni che ho sopra scritto sono giunto da solo e dopo aver interrotto la terapia e di conseguenza non essendo un professionista speravo di potermi avvalere entro i limiti concessi da un computer del parere di persone competenti per ottenere un'interpretazione più seria del quadro sopra descritto di quella che posso ottenere da solo.
Sopratutto,per i motivi appena esposti,sono alla ricerca di un nuovo terapeuta e di sicuro se qualcuno fosse in grado di offrirmi qualche informazione seppur minima sul tipo di problema descritto potrei orientarmi un poco meglio nella scelta.In poche parole richiedevo un consulto,non è forse questo lo scopo di quest'area?
Grazie e spero di ricevere qualche altra interessante risposta,
saluti
come ho anche scritto la mia non era una vera e propria richiesta di diagnosi perchè sono cosciente della difficoltà di capire qualcosa di concreto con solo 3000 caratteri a disposizione e attraverso lo schermo di un pc.
Detto ciò vorrei avere degli altri pareri da parte vostra sia perchè avrei piacere di sentire varie campane sia perchè il rapporto con lo psicoterapeuta che ho nominato si è interrotto ormai da un paio di mesi(per motivi che non voglio dilungarmi qui a scrivere)e ad alcune delle considerazioni che ho sopra scritto sono giunto da solo e dopo aver interrotto la terapia e di conseguenza non essendo un professionista speravo di potermi avvalere entro i limiti concessi da un computer del parere di persone competenti per ottenere un'interpretazione più seria del quadro sopra descritto di quella che posso ottenere da solo.
Sopratutto,per i motivi appena esposti,sono alla ricerca di un nuovo terapeuta e di sicuro se qualcuno fosse in grado di offrirmi qualche informazione seppur minima sul tipo di problema descritto potrei orientarmi un poco meglio nella scelta.In poche parole richiedevo un consulto,non è forse questo lo scopo di quest'area?
Grazie e spero di ricevere qualche altra interessante risposta,
saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 02/10/2014.
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