Ansia generalizzata nella mia relazione sentimentale
Buonasera,
è la prima volta che scrivo ma ho sempre consultato il sito. Da circa 3 mesi ho una bellissima storia d'amore con un ragazzo di 6 anni più grande di me. Lo conoscevo da molto tempo ma abbiamo recuperato i rapporti dopo che il mio fidanzato che avevo da 3 anni mi ha lasciato. Da lì subito si è capito (come si era già capito prima) che c'era un interesse e una volontà di scoprirci forte,tant'è vero che ci siamo subito baciati. Nessuno però si è mosso per evitare di creare pressioni sull'altro. Io intanto continuavo ad elaborare l'abbandono improvviso e spiazzante e il mio attuale ragazzo, nei limiti del possibile, mi stava vicino. Abbiamo iniziato ad innamorarci dopo 2 mesetti e mezzo da quando avevamo iniziato a uscire e frequentarci e così verso fine giugno abbiamo sentito di stare insieme, dicendoci i nostri sentimenti. Solo che rimuginando su un po' di situazioni sono stata attanagliata da due dubbi (che non coesistono ma che il secondo ha soppiantato il primo): per un periodo ho creduto di soffrire da doc di relaazione. Credevo di non amarlo, mi fissavo su cose senza senso ed ero in un perenne stato di ansia e priva completamente della voglia di vivere. Calmatasi questa sensazione, mi è subentrata un'altra paura: mentre le cose non erano chiare tra me e il mio attuale fidanzato, ho avuto alcuni flirt che hanno portato ad alcuni baci. Le cose sono morte lì e non c'è mai stato più alcun interesse d'indagine. Erano cose che avevo accettato e visto come leggerezze che, data anche la mia giovane età e la mia esperienza così seria e importante, mi era voluta concedere. Ora invece le vedo come tradimenti e mi sento in colpa perchè lui era forse già preso e io no e anche perchè mi dico che avrei dovuto prevedere, viste le premesse, di fidanzarmi alla fine con il mio attuale ragazzo. Ne ho parlato con lui, il quale mi ha tranquillizzato ma io comunque sto male. Cosa devo fare? Sono effettivamente tradimenti che meritano attenzione oppure mi faccio problemi che non hanno senso d'essere? Se sì, da cosa potrebbero essere causati?
Grazie in anticipo,
Cordiali saluti
è la prima volta che scrivo ma ho sempre consultato il sito. Da circa 3 mesi ho una bellissima storia d'amore con un ragazzo di 6 anni più grande di me. Lo conoscevo da molto tempo ma abbiamo recuperato i rapporti dopo che il mio fidanzato che avevo da 3 anni mi ha lasciato. Da lì subito si è capito (come si era già capito prima) che c'era un interesse e una volontà di scoprirci forte,tant'è vero che ci siamo subito baciati. Nessuno però si è mosso per evitare di creare pressioni sull'altro. Io intanto continuavo ad elaborare l'abbandono improvviso e spiazzante e il mio attuale ragazzo, nei limiti del possibile, mi stava vicino. Abbiamo iniziato ad innamorarci dopo 2 mesetti e mezzo da quando avevamo iniziato a uscire e frequentarci e così verso fine giugno abbiamo sentito di stare insieme, dicendoci i nostri sentimenti. Solo che rimuginando su un po' di situazioni sono stata attanagliata da due dubbi (che non coesistono ma che il secondo ha soppiantato il primo): per un periodo ho creduto di soffrire da doc di relaazione. Credevo di non amarlo, mi fissavo su cose senza senso ed ero in un perenne stato di ansia e priva completamente della voglia di vivere. Calmatasi questa sensazione, mi è subentrata un'altra paura: mentre le cose non erano chiare tra me e il mio attuale fidanzato, ho avuto alcuni flirt che hanno portato ad alcuni baci. Le cose sono morte lì e non c'è mai stato più alcun interesse d'indagine. Erano cose che avevo accettato e visto come leggerezze che, data anche la mia giovane età e la mia esperienza così seria e importante, mi era voluta concedere. Ora invece le vedo come tradimenti e mi sento in colpa perchè lui era forse già preso e io no e anche perchè mi dico che avrei dovuto prevedere, viste le premesse, di fidanzarmi alla fine con il mio attuale ragazzo. Ne ho parlato con lui, il quale mi ha tranquillizzato ma io comunque sto male. Cosa devo fare? Sono effettivamente tradimenti che meritano attenzione oppure mi faccio problemi che non hanno senso d'essere? Se sì, da cosa potrebbero essere causati?
Grazie in anticipo,
Cordiali saluti
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza,
nel suo racconto si scorge un insieme di emozioni e sentimenti, relative a due storie, la prima ormai conclusa e la seconda appena cominciata.
Cerchi di distinguere le due cose, in modo da prendersi sia lo spazio per elaborare la fine della relazione, che definisce seria e importante, come dice di aver cominciato a fare, sia lo spazio per vivere serenamente la nuova relazione. Si dia anche il tempo, un tempo che rispetti il suo modo di essere e i suoi bisogni personali. Stia tranquilla rispetto a ciò che le accade, sia la fine che l'inizio di una relazione sentimentale importante avvengono in maniera graduale.
Un caro saluto.
nel suo racconto si scorge un insieme di emozioni e sentimenti, relative a due storie, la prima ormai conclusa e la seconda appena cominciata.
Cerchi di distinguere le due cose, in modo da prendersi sia lo spazio per elaborare la fine della relazione, che definisce seria e importante, come dice di aver cominciato a fare, sia lo spazio per vivere serenamente la nuova relazione. Si dia anche il tempo, un tempo che rispetti il suo modo di essere e i suoi bisogni personali. Stia tranquilla rispetto a ciò che le accade, sia la fine che l'inizio di una relazione sentimentale importante avvengono in maniera graduale.
Un caro saluto.
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, si mi riferisco a del tempo per lei, per le sue emozioni. Per elaborare ciò che è accaduto.
Per il resto quelle che lei definisce delle "leggerezze" possono anche essere considerate delle reazioni agli eventi. Appunto per questo è importante che ci rifletta su parlandone ad esempio con uno psicologo. Specialmente se l'ansia di cui ci parla non accenna a diminuire.
Un caro saluto.
Per il resto quelle che lei definisce delle "leggerezze" possono anche essere considerate delle reazioni agli eventi. Appunto per questo è importante che ci rifletta su parlandone ad esempio con uno psicologo. Specialmente se l'ansia di cui ci parla non accenna a diminuire.
Un caro saluto.
[#5]
Gentile ragazza,
nella sua richiesta di consulto è evidente il groviglio emotivo che attanaglia i suoi sentimenti e che probabilmente non le permette di scorgere con chiarezza quali sono i suoi desideri e dove la stanno portando. Se la relazione con il suo ex ragazzo è stata importante come dice, è normale che abbia bisogno di tempo per elaborare la conclusione e i motivi per cui è stata lasciata. La sensazione di insicurezza e precarietà che sta vivendo con questo nuovo partner è figlia anche del poco tempo passato dalla rottura precedente.
Nessuno le può dire se troncare o meno la storia attuale, è una scelta che spetta a lei, però credo che sia fondamentale fare chiarezza su questi suoi desideri verso altri ragazzi, verso l'ex ragazzo e verso quello attuale.
Cominciare a parlarne con qualcuno può essere un primo modo di affrontarlo e se lo ritiene opportuno anche attraverso una consulenza psicologica con un professionista.
Saluti.
nella sua richiesta di consulto è evidente il groviglio emotivo che attanaglia i suoi sentimenti e che probabilmente non le permette di scorgere con chiarezza quali sono i suoi desideri e dove la stanno portando. Se la relazione con il suo ex ragazzo è stata importante come dice, è normale che abbia bisogno di tempo per elaborare la conclusione e i motivi per cui è stata lasciata. La sensazione di insicurezza e precarietà che sta vivendo con questo nuovo partner è figlia anche del poco tempo passato dalla rottura precedente.
Nessuno le può dire se troncare o meno la storia attuale, è una scelta che spetta a lei, però credo che sia fondamentale fare chiarezza su questi suoi desideri verso altri ragazzi, verso l'ex ragazzo e verso quello attuale.
Cominciare a parlarne con qualcuno può essere un primo modo di affrontarlo e se lo ritiene opportuno anche attraverso una consulenza psicologica con un professionista.
Saluti.
Dr. Gianluigi Basile - Psicologo - Roma
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica Integrata
www.psicologobasile.it
[#6]
Utente
Io non sento il bisogno di troncare con il mio attuale ragazzo perché è una persona che conosco da molto tempo, non è quindi uno sconosciuto con cui ho cercato di colmare il vuoto dell'altro. C'erano infatti già interessi e sentimenti che io non ho voluto assecondare per rispetto nei confronti del mio ex e perché pensavo che fosse una sbandata passeggera. Sebbene cercassi di dimenticarlo, è sempre rimasto nel mio cuore. Non vedevo però assolutamente nulla con lui perché aveva fama di Don Giovanni . Anche quando ci siamo riavvicinati, io ero per lui un obiettivo e lui per me uno sfogo. I sentimenti reali sono nati dopo quando io stavo meglio ( forse anche grazie ad un mio periodo ' libero') e quando lui ha voluto prendersi le responsabilità che derivano dallo stare con una ragazza di 19 anni in transizione tra liceo e università . Sarà avventato e romantico, ma nonostante tutto credo di aver trovato una persona con cui ho voglia di pensare in grande. Dovrei quidi lavorare sulla mia ansia che pervade ogni ambito? ( anche l'università)
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.5k visite dal 30/09/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.