Soffro di un doc invalidante da cui non riesco ad uscire
Salve a tutti,
Scrivo perché a volte sento di dover dare voce ad un problema che mi affligge in alcuni momenti e dal quale non riesco purtroppo da solo ad uscire. Soffro ormai da mesi di quello che ha tutti i tratti del DOC. Sono sempre stato ansioso, ho sempre odiato l'eccessivo sporco ed ho d'altronde sempre avuto una gran difficoltà a reggere lo stress, sia derivante da università che da motivazioni interne. Ho interrotto da qualche mese una relazione di ben 4 anni che nell'ultimo mi ha portato a litigare per incomprensioni varie con famiglia, amici, persone in genere dato il mio precario stato psicofisico di quei mesi (avevo sensi di colpa assurdi, oltre a mal di pancia insoliti e mal sopportabili dal mio corpo che spesso mi inducevano ad andare in bagno). Da un punto di vista psicologico si sono fatte strada in me vere ossessioni che io d'altronde mi creavo ipotizzando le cose più nefaste che avrei potuto fare. Tra queste, le ossessioni sessuali sono andate progressivamente via (anche se ho paura di avere rapporti), mentre (ed ora vengo all'argomento clou) è rimasta la repulsione alle feci. Odio andare in bagno (c'è anche da dire che soffro di emorroidi), a volte mi viene da pensare e se lo facessi con questa determinata persona? Ciò mi ha generato e mi genera avversione insita verso il genere femminile e non mi permette di avere discussioni lunghe nemmeno con mia madre. Il fatto è che ora mi sto vedendo con una ragazza splendida, con un carattere superbo ma che tuttavia non riesco ad apprezzare in toto fisicamente a causa di tale problema, aggravato dalle incertezze o dai dubbi e dal fatto che più volte la mia ex si è fatta risentire. Insomma ho problemi normali ma che la mia mente amplifica e ho paura di risvegliarmi (come nei mesi scorsi) al mattino. Mi dico "forse i tuoi sentimenti per questa ragazza non sono puri, lei forse in realtà non ti piace e questo è solo un tuo camuffamento, sei un questo e un quell'altro". Tutto ciò nel dormiveglia ed aggravato dal fatto che mi sveglio anche con l'ansia degli ultimi esami da dare. Fatto sta che vorrei aprirmi a lei e stare bene perché è da un anno che non ci riesco. So che molto verosimilmente mi direte di rivolgermi ad uno specialista ma vi chiedo cortesemente di darmi un aiuto concreto perché anche le psicoterapie che ho fatto finora non hanno alla lunga portato benefici tangibili se non mitigare i miei eccessi comportamentali. Più ne parlo più la cosa mi distrugge. Io invece miro ad eliminare tali nefandezze. Vi prego di darmi il vostro contributo perchè credo di essere un bravo ragazzo e non posso avere alla mia età problemi di tal genere. Grazie in anticipo!
Scrivo perché a volte sento di dover dare voce ad un problema che mi affligge in alcuni momenti e dal quale non riesco purtroppo da solo ad uscire. Soffro ormai da mesi di quello che ha tutti i tratti del DOC. Sono sempre stato ansioso, ho sempre odiato l'eccessivo sporco ed ho d'altronde sempre avuto una gran difficoltà a reggere lo stress, sia derivante da università che da motivazioni interne. Ho interrotto da qualche mese una relazione di ben 4 anni che nell'ultimo mi ha portato a litigare per incomprensioni varie con famiglia, amici, persone in genere dato il mio precario stato psicofisico di quei mesi (avevo sensi di colpa assurdi, oltre a mal di pancia insoliti e mal sopportabili dal mio corpo che spesso mi inducevano ad andare in bagno). Da un punto di vista psicologico si sono fatte strada in me vere ossessioni che io d'altronde mi creavo ipotizzando le cose più nefaste che avrei potuto fare. Tra queste, le ossessioni sessuali sono andate progressivamente via (anche se ho paura di avere rapporti), mentre (ed ora vengo all'argomento clou) è rimasta la repulsione alle feci. Odio andare in bagno (c'è anche da dire che soffro di emorroidi), a volte mi viene da pensare e se lo facessi con questa determinata persona? Ciò mi ha generato e mi genera avversione insita verso il genere femminile e non mi permette di avere discussioni lunghe nemmeno con mia madre. Il fatto è che ora mi sto vedendo con una ragazza splendida, con un carattere superbo ma che tuttavia non riesco ad apprezzare in toto fisicamente a causa di tale problema, aggravato dalle incertezze o dai dubbi e dal fatto che più volte la mia ex si è fatta risentire. Insomma ho problemi normali ma che la mia mente amplifica e ho paura di risvegliarmi (come nei mesi scorsi) al mattino. Mi dico "forse i tuoi sentimenti per questa ragazza non sono puri, lei forse in realtà non ti piace e questo è solo un tuo camuffamento, sei un questo e un quell'altro". Tutto ciò nel dormiveglia ed aggravato dal fatto che mi sveglio anche con l'ansia degli ultimi esami da dare. Fatto sta che vorrei aprirmi a lei e stare bene perché è da un anno che non ci riesco. So che molto verosimilmente mi direte di rivolgermi ad uno specialista ma vi chiedo cortesemente di darmi un aiuto concreto perché anche le psicoterapie che ho fatto finora non hanno alla lunga portato benefici tangibili se non mitigare i miei eccessi comportamentali. Più ne parlo più la cosa mi distrugge. Io invece miro ad eliminare tali nefandezze. Vi prego di darmi il vostro contributo perchè credo di essere un bravo ragazzo e non posso avere alla mia età problemi di tal genere. Grazie in anticipo!
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So che molto verosimilmente mi direte di rivolgermi ad uno specialista ma vi chiedo cortesemente di darmi un aiuto concreto perché anche le psicoterapie che ho fatto finora non hanno alla lunga portato benefici tangibili se non mitigare i miei eccessi comportamentali."
Gentile Utente,
Che tipo di terapia ha effettuato?
Quale orientamento?
Quanto tempo e con che cadenza si svolgevano le sedute?
Su cosa ha lavorato?
Ha effettuato anche una farmacoterapia?
spesso in questi casi è utile un approccio combinato: psicoterapia e farmaco terapia.
Se non è riuscito con i nostri Colleghi, i semplici consigli e per di più online, non le serviranno a nulla se non a perdere tempo prezioso ed a mantenere in vita la sintomatologia.
L'amore invita, direi obbliga, alla salute psichica, altrimenti sarà difficile poter avere accesso alla complessità e meraviglia del sentimento….
Gentile Utente,
Che tipo di terapia ha effettuato?
Quale orientamento?
Quanto tempo e con che cadenza si svolgevano le sedute?
Su cosa ha lavorato?
Ha effettuato anche una farmacoterapia?
spesso in questi casi è utile un approccio combinato: psicoterapia e farmaco terapia.
Se non è riuscito con i nostri Colleghi, i semplici consigli e per di più online, non le serviranno a nulla se non a perdere tempo prezioso ed a mantenere in vita la sintomatologia.
L'amore invita, direi obbliga, alla salute psichica, altrimenti sarà difficile poter avere accesso alla complessità e meraviglia del sentimento….
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazzo,
Da quel poco che dice sembrerebbe che in Lei sussista un senso di colpa inconscio che si manifesta in queste paure.
Purtroppo l'unico modo di venirne a capo e' analizzare con cura i particolari delle sue paure e le fantasie che si producono on lei per comprendere.
Le terapie che ha fatto erano esclusivamente di tipo comportamentale.
Ha pensato ad una psicodinamica? Piu' profonda per comprendere le cause.
Da quel poco che dice sembrerebbe che in Lei sussista un senso di colpa inconscio che si manifesta in queste paure.
Purtroppo l'unico modo di venirne a capo e' analizzare con cura i particolari delle sue paure e le fantasie che si producono on lei per comprendere.
Le terapie che ha fatto erano esclusivamente di tipo comportamentale.
Ha pensato ad una psicodinamica? Piu' profonda per comprendere le cause.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
La psicoterapeuta era di orientamento dinamico se non erro, all'inizio abbiamo lavorato con l'approccio cognitivo-comportamentale, quindi ci siamo poi soffermato sui miei vissuti e su quanto in realtà io sia in realtà insicuro e fragile. Ciò mi porta spesso a dare un'impressione super sicura e allontanare le persone alle quali voglio bene. La farmacoterapia non l'ho ancora iniziata ma ho paura di venire etichettato come un pazzo o così via e di non essere sincero con questa nuova persona alla quale mi sto affezionando..
[#4]
Utente
So che l'amore obbliga a tutte queste cose ed è forse proprio questo il punto.. Con la mia ex mi sono spesso trovato nella situazione di sentirmi sotto pressione, ingabbiato anche se poi lei in alcuni momenti di sconforto c'era a dirla tutta. Ma ora ho difficoltà a ritrovarmi con un'altra persona.. Ho paura di ciò che potrei fare/dire.. Non sono più spontaneo ed anche se mi piace il modo di fare di questa ragazza,(ci siamo visti una sola volta) mi vengono idee strane che però non metterei mai in atto..
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.4k visite dal 29/09/2014.
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