Dalla morte di mia madre sono nervosa, tesa, agitata, ho tremolii alle mani e due giorni fa ho
Ho perso da una settimana mia mamma dopo lunga malattia tumorale e circa due mesi fa è venuto a mancare in modo improvviso un membro della nostra famiglia a cui ero molto legata.
Dalla morte di mia madre sono nervosa, tesa, agitata, ho tremolii alle mani e due giorni fa ho avuto quello che potrebbe essere un attacco di panico mentre guidavo: sudorazione, ansia spropositata, tachicardia, confusione mentale tanto che mi sono dovuta fermare a bordo strada e ho ripreso il controllo di me stessa quando sono tornata a casa, con grandi difficoltà e con ovvi rischi per la mia sicurezza.
In questi giorni ho pochissimo appetito e dormo in modo disturbato.
So che l'elaborazione del lutto è un processo che può essere lungo e che per ognuno di noi è diverso e, con tutta probabilità, questo episodio è legato al lutto recente e al lutto precedente sicuramente non ancora metabolizzato. Quell'attacco d'ansia però mi ha spaventata, non ho mai avuto problemi di questo tipo e, sia ieri che oggi, l'idea di mettermi in macchina mi ha agitata e spaventata. Mi chiedo (e vi chiedo) se sia il caso di intervenire. Può bastare il mio medico di famiglia o ritenete necessario un consulto più specifico? Un saluto.
Dalla morte di mia madre sono nervosa, tesa, agitata, ho tremolii alle mani e due giorni fa ho avuto quello che potrebbe essere un attacco di panico mentre guidavo: sudorazione, ansia spropositata, tachicardia, confusione mentale tanto che mi sono dovuta fermare a bordo strada e ho ripreso il controllo di me stessa quando sono tornata a casa, con grandi difficoltà e con ovvi rischi per la mia sicurezza.
In questi giorni ho pochissimo appetito e dormo in modo disturbato.
So che l'elaborazione del lutto è un processo che può essere lungo e che per ognuno di noi è diverso e, con tutta probabilità, questo episodio è legato al lutto recente e al lutto precedente sicuramente non ancora metabolizzato. Quell'attacco d'ansia però mi ha spaventata, non ho mai avuto problemi di questo tipo e, sia ieri che oggi, l'idea di mettermi in macchina mi ha agitata e spaventata. Mi chiedo (e vi chiedo) se sia il caso di intervenire. Può bastare il mio medico di famiglia o ritenete necessario un consulto più specifico? Un saluto.
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<e, con tutta probabilità, questo episodio è legato al lutto recente e al lutto precedente sicuramente non ancora metabolizzato.>
Gentile Utente,
la sua ipotesi è plausibile, i lutti sono molto recenti e i sintomi che riferisce anche, ma penso che consultare uno psicologo sarebbe comunque utile per valutare meglio la sua condizione, data la sintomatologia riferita (anche se recente) che sembrerebbe legata all'ansia.
Senta magari anche il parere del suo medico di base.
L'elaborazione del lutto è un processo naturale la cui durata e qualità dipendono da diversi fattori - risorse personali e ambientali a disposizione.
Il supporto di uno psicologo può essere comunque utile per favorire il processo di elaborazione.
Chi le è vicino in questo momento?
Ha qualcuno con cui condividere il suo dolore?
Le mie condoglianze per le perdite subite
Restiamo in ascolto
Gentile Utente,
la sua ipotesi è plausibile, i lutti sono molto recenti e i sintomi che riferisce anche, ma penso che consultare uno psicologo sarebbe comunque utile per valutare meglio la sua condizione, data la sintomatologia riferita (anche se recente) che sembrerebbe legata all'ansia.
Senta magari anche il parere del suo medico di base.
L'elaborazione del lutto è un processo naturale la cui durata e qualità dipendono da diversi fattori - risorse personali e ambientali a disposizione.
Il supporto di uno psicologo può essere comunque utile per favorire il processo di elaborazione.
Chi le è vicino in questo momento?
Ha qualcuno con cui condividere il suo dolore?
Le mie condoglianze per le perdite subite
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
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Utente
Grazie mille dottoressa per la sua risposta.
Tutta la mia famiglia e gli amici più stretti sono praticamente "a mia disposizione" e mi sostengono al meglio delle loro possibilità. Ho deciso di rientrare al lavoro anche se avrei avuto modo di prolungare la mia assenza perché trovo che essere "occupata" mi sia d'aiuto.
Sentirò il medico di base per valutare anche con lei la situazione.
Tutta la mia famiglia e gli amici più stretti sono praticamente "a mia disposizione" e mi sostengono al meglio delle loro possibilità. Ho deciso di rientrare al lavoro anche se avrei avuto modo di prolungare la mia assenza perché trovo che essere "occupata" mi sia d'aiuto.
Sentirò il medico di base per valutare anche con lei la situazione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 26/09/2014.
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