Credo di amarla ma non sono felice

Gentili dottori, chiedo questo consulto perche noto l'impegno professionale e passionale con il quale rispondete, quindi grazie in anticipo! Sono fidanzato da quasi 4 anni, ci conosciamo da tanto tempo prima per mezzo dell'istituto. Avendola conquistata dopo un bel po di tempo, abbiamo passato un anno favoloso! Dopodiche solo litigi, continue incomprensioni, sempre tanti giorni distaccati prima di ''fare pace'' per mezzo del nostro orgoglio. Ma il nostro forte amore ci ha sempre fatti stare insieme fino a quando un anno fa ci lasciammo perche entrambi non ne potevamo piu di tutte queste incomprensioni. Tra l'altro dopo il primo anno abbiamo fatto pochissime volte sesso poiche lei mi rifiutava di continuo per via di tutte queste incomprensioni. Ci siamo lasciati per circa 7 mesi. Poi ho fatto di tutto per riconquistarla, con successo, e di nuovo le continue incomprensioni. Sono stato all'estero per lavoro per alcuni mesi, dopodiche siamo stati in vacanza insieme. Le incomprensioni c'erano, ma abbiamo passato anche bellissimi momenti. Da premettere che gia quando ero all'estero per lavoro ho iniziato a rimaturare l'idea che questa relazione dovesse finire per le continue incomprensioni. Tornati da vacanza è come se si fosse bloccato qualcosa da parte mia. Le ho parlato di questa cosa proponendo la fine del rapporto e, inaspettatamente, lei ora fa di tutto per farmi ttornare sui miei passi promettendomi che cambiera molti dei suoi attegiamenti...ma io non riesco a tornare sui miei passi con decisione. Mi ha chiesto se sono ancora innamorato di lei ed io, non guardandola negli occhi, le ho risposto ''non lo so''. Lei è una ragazza bellissima ed io sono attratto dal suo fascino e legato ai bellissimi ricordi che abbiamo di noi, è stata per entrambi la nostra prima relazione. Credo nei suoi valori , ma mi rendo conto che non progettiamo insieme, che le giornate non le racconto con lei, perche forse le continue oncomprensioni hanno spento parte della stima che abbiamo entrambi di noi. Dopo i 7 mesi che ci lasciammo, abbiamo piu o meno fatto regolarmente sesso, emozione sempre unica da parte di entrambi. Ma è come se mi sentissi stanco del peso di questa relazione, e la difficolta adesso sta nel fatto che lei mi promette di cambiare e ricordarmi i bei momenti, e cio mi frena, in parte, nel seguire la mia decisione. Non ho tanta paura di restare solo, perche non mi manca del tutto l'autostima, ma ho solo paura di fare un errore, che forse lei è l'unica di cui posso realmente fidarmi e meritava piu sacrificio nell'impegnarmi in questo rapporto. Questo pensiero mi ossessiona cosi tanto che sono assente da cio che accade intorno a me, perche in fondo, abbiamo condiviso una buona parte della nostra vita e, superato tante incomprensioni. L'idea di tornare da lei mi fa sentire da una parte infelice, perche immagino una vita con lei piena di incomprensioni, bruciando la mia giovane eta, ma il suo sorriso mi fa tornare indietro nel tempo. È un bivio..
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.4k 597 67
Gentile utente,
Sì, è un bivio difficile.
Ritengo che in questi anni tra Voi si siano instaurati dei circoli viziosi, delle modalità relazionali disfunzionali che ora rendono difficile il rapporto.
Posto che Lei ritiene di amarla ancora, prima di gettare la spugna chiedete una consulenza di persona presso un/a collega Psy. Anche al consultorio è possibile, con poca spesa.
Tentare non nuoce. Si evitano rimpianti.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Grazie dottoressa xD. Aggiungo che la trovo una persona meravigliosa su tantissimi aspetti, ma non mi sento piu felice come una volta, e non credo nelle sue promesse di cambiamenti. Secondo la vostra esperienza professionale, si puo modificare un rapporto e puo passare questo momento di infelicita da parte mia?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.4k 597 67
Le modalità relazionali, sì, possono cambiare, ma soprattutto se sono oggetto di una diagnosi e di una terapia. Da soli si gira in tondo, sempre nello stesso cerchio, spesso approfondendo il solco.