Attacco d'ansia

Salve,
da circa domenica pomeriggio mi sono ritrovato ad avere degli sporadici ma frequenti attacchi d'ansia. Durante gli attacchi sentivo come un'oppressione al petto e la sensazione di non riuscire a respirare abbastanza aria.
Questo a portato alle notti tra lunedì/martedì/mercoledì ad attacchi di panico notturni, con conseguente insonnia. Al risveglio dopo le poche ore di sonno, mi sono trovato con più fatica del previsto a respirare (attacchi durati poco, circa 5 minuti), seguiti da uno stato di allerta, ansia e vertigini molto accentuati.
Il medico di base mi ha appunto suggerito come sia soltanto un periodo d'ansia, prescrivendomi 7 gocce serali di Xanax. Stessa diagnosi al pronto soccorso dove, dopo i relativi controlli, è risultato lo stesso problema.
Ci tengo a far notare che dalla domenica sera ho cominciato a limitare bruscamente il consumo di sigarette e caffè, e da lunedì mi sono costretto ad un'ora di attività fisica al giorno.
Volendo possibilmente evitare la terapia di Xanax, ho preferito controllare l'evoluzione delle cose.
Oggi, giovedì, ho dormito per buone 9 ore, e sento molto meno il senso di oppressione e la fatica a respirare. In compenso mi sento stanco, svogliato verso le attività più semplici e con poco appetito.
Quello che vorrei capire è come eliminare il problema definitivamente, dato che da quanto ho capito, la terapia con ansiolitici serve solo ad allontanare il problema per un breve periodo.
Oltretutto, gli ultimi sintomi possono rientrare nell'attacco d'ansia precedente, nella brusca diminuzione di caffeina e nicotina, o in altro derivante da questo?

Grazie in anticipo
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
sta in questo modo solo da domenica, come stava prima?
Si direbbe una persona ansiosa?

Eventi critici, fattori di stress, preoccupazioni, problemi?
Come va la sua vita nei vari ambiti, famiglia, sociale, studio/lavoro?



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Condivido quanto opportunamente dice la Collega Rinella, 7 gocce di xanax non sono un problema, ma così , da lontano, con le poche notizie che ci ha dato di sè, sembra che lei sia una persona superegoica, cioè una persona molto esigente con sè stessa, il che se per un verso è anche una cosa positiva, rende peraltro la vita più difficile perchè si pretende molto da sè stessi, a volte la tolleranza a situazioni frustranti, non è molto alta.
Può benissimo per un pò prenderle queste gocce, ma contemporaneamente anche prendere contatto con uno psicoterapeuta per chiarirsi la situazione emotiva in cui vive e gli occhiali con cui guarda il mondo..
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Innanzitutto grazie mille per la celere risposta.
Provo attacchi di panico notturno da circa 2-3 anni, molto sporadici, direi uno ogni 2-3 mesi ai quali ormai sono abituato. Sì, direi di essere una persona ansiosa, ma non ho mai provato sensazioni come gli ultimi giorni.
Direi che la mia vita da qualche anno è un po' irrequieta, con difficoltà a trovare lavoro nella zona in cui vivo (parlando sia dell'ambito per il quale ho studiato, che un lavoro in generale). Con la mia famiglia il rapporto non è dei migliori, fatico a rapportarmi con chiunque (se non con poche ma buone amicizie), principalmente con chi non conosco.
Fattori di stress e preoccupazioni potrebbero essere qualsiasi di un giovane disoccupato nel nostro periodo, bisogno di indipendenza rispetto alla famiglia o quantomeno il cominciare a costruirsi una vita propria, trovandosi regolarmente qualcuno, qualcosa o il caso a mettere il bastone fra le ruote.
Mi ripeto, ma nonostante gli ultimi anni, è la prima volta che mi trovo a provare un attacco d'ansia del genere.

Grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Ha elencato diversi fattori non di poco conto che potrebbero concorrere a sostenere e alimentare i suoi disagi: difficoltà nelle relazioni familiari e in genere, nel trovare lavoro e nella realizzazione della sua indipendenza.

Una vita un po' irrequieta, ipotizzo in uno stato costante di tensione che incide sul suo benessere psicofisico.

I recenti sintomi che tanto l'hanno spaventata sono un campanello d'allarme da non sottovalutare che la invitano a prendersi cura di sé in modo opportuno e di un malessere a quanto ci dice non recente.
Anch'io, come la Collega Muscarà, le suggerisco di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta che la possa accompagnare a far fronte in modo efficace ai suoi disagi, ritrovare migliore benessere e qualità di vita.

Può rivolgersi a un professionista privato o al servizio pubblico, ad esempio al Consultorio Familiare ASL del suo territorio.

Cari auguri

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Utente
Utente
Ancora salve,
ringrazio per le precedenti risposte. Sto prendendo contatti per qualche seduta che farò a breve. Nel frattempo i sintomi che ho elencato precedentemente si sono attenuati, se non per la fatica nel respirare che continua a colpirmi nei momenti più casuali, sia a riposo che dopo sforzo. E' consigliabile eseguire esami approfonditi o la causa più probabile resta comunque l'ansia?
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Utente
Utente
Salve,
come consigliato, ho prenotato una consulenza psicologica presso il Consultorio, purtroppo la lista d'attesa è molto lunga ed è finita alla fine di febbraio. Nel frattempo ho eseguito altri esami medici per placare l'ipocondria e non è risultato niente di grave a livello organico.
Gli attacchi d'ansia veri e propri sembrano passati, ma continuo a sentirmi stanco, debole e demotivato. Questa situazione mi porta a difficoltà nei rapporti con gli altri e nelle attività quotidiane. Nei momenti sereni in compagnia mi ritrovo a rimuginare su pensieri negativi che mi portano ad aver paura di pesare su chi mi sta vicino. Nei momenti in solitudine sento come se mi mancasse qualcosa, e non vorrei altro che un amico, o un semplice qualcuno, a farmi compagnia, cosa ovviamente impossibile da attuare 24 ore su 24.
E' possibile in qualche modo, senza necessariamente ricorrere a farmaci, attenuare queste sensazioni nell'attesa della consulenza?
Grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Intanto può leggere questi articoli, le letture però non bastano, attenda con fiducia l'appuuntamento con lo specialista, magari provi a sentire se si libera un posto prima o altre strutture ASL dove sia presente il servizio

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3607-e-la-lotta-contro-l-ansia-che-crea-ansia.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
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Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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