Relazione con una ragazza madre e crescita del bambino.
Salve, mi chiamo Luigi e ho 26 anni.
Da 2 mesi, ho ripreso ad avere contatti con una ragazza con la quale ho avuto una storia negli anni passati. Lei ha 30 anni, un bellissimo bambino di 2 anni ed è uscita da circa 7 mesi da una storia d’amore “fallimentare” con un compagno (a detta di lei) assente e privo di sentimenti.
Il nostro è stato un vero ritorno di fiamma o meglio la consapevolezza di voler vivere ciò che il passato ci aveva negato.
Io sto ultimando il mio percorso di studio, mentre lei, laureata e disoccupata, vive in un appartamento separato a quello della madre.
Abbiamo scelto di frequentarci e conoscerci meglio ma al contempo di essere molto cauti e con i piedi a terra in quanto le condizioni reali di precarietà economica, non ci consentono di poter progettare nulla di concreto nel breve termine.
Per il bene del bambino, cerchiamo di vederci quasi sempre mentre lui dorme ma non mancano le occasioni di trascorrere qualche ora tutti insieme. In presenza del bambino evitiamo baci, abbracci o carezze ma ci limitiamo a giocare e scherzare tutti insieme. Non nego che spesso ho avuto il timore che il bambino potesse avere dei rifiuti nei miei confronti ma la verità è che spesso è lui a voler giocare con me e i suoi occhi e i suoi sorrisi mi trasmettono tanta tenerezza.
Il problema è che il nostro comportamento o forse la nostra storia non viene accettata da alcune persone, in particolare dalla madre di lei, in quanto sostiene che sia sbagliata la relazione tra me e sua figlia, che sia sbagliato vedersi a casa sua anche quando il bambino dorme oppure in sua presenza poiché potrebbe crescere con dei traumi e complessi che comprometterebbero la sua evoluzione emotiva. In tutto ciò, la figlia viene ancora trattata come un’adolescente e irresponsabile nei confronti del figlio.
Voi cosa mi consigliate? Come dovrei comportarmi? Il figlio potrebbe realmente avere dei problemi nella sua crescita?
Da 2 mesi, ho ripreso ad avere contatti con una ragazza con la quale ho avuto una storia negli anni passati. Lei ha 30 anni, un bellissimo bambino di 2 anni ed è uscita da circa 7 mesi da una storia d’amore “fallimentare” con un compagno (a detta di lei) assente e privo di sentimenti.
Il nostro è stato un vero ritorno di fiamma o meglio la consapevolezza di voler vivere ciò che il passato ci aveva negato.
Io sto ultimando il mio percorso di studio, mentre lei, laureata e disoccupata, vive in un appartamento separato a quello della madre.
Abbiamo scelto di frequentarci e conoscerci meglio ma al contempo di essere molto cauti e con i piedi a terra in quanto le condizioni reali di precarietà economica, non ci consentono di poter progettare nulla di concreto nel breve termine.
Per il bene del bambino, cerchiamo di vederci quasi sempre mentre lui dorme ma non mancano le occasioni di trascorrere qualche ora tutti insieme. In presenza del bambino evitiamo baci, abbracci o carezze ma ci limitiamo a giocare e scherzare tutti insieme. Non nego che spesso ho avuto il timore che il bambino potesse avere dei rifiuti nei miei confronti ma la verità è che spesso è lui a voler giocare con me e i suoi occhi e i suoi sorrisi mi trasmettono tanta tenerezza.
Il problema è che il nostro comportamento o forse la nostra storia non viene accettata da alcune persone, in particolare dalla madre di lei, in quanto sostiene che sia sbagliata la relazione tra me e sua figlia, che sia sbagliato vedersi a casa sua anche quando il bambino dorme oppure in sua presenza poiché potrebbe crescere con dei traumi e complessi che comprometterebbero la sua evoluzione emotiva. In tutto ciò, la figlia viene ancora trattata come un’adolescente e irresponsabile nei confronti del figlio.
Voi cosa mi consigliate? Come dovrei comportarmi? Il figlio potrebbe realmente avere dei problemi nella sua crescita?
[#1]
Gentile ragazzo,
ci vuole molta cura e sensibilità. Se circolano amore e rispetto difficilmente si creano problemi non risolvibili.
E' importante non affrettare i tempi, i vostri e quelli rispetto al bambino.
Mi sembra saggio che in sua presenza vi limitiate a giocare e scherzare insieme, mentre un aspetto su cui dovreste fare attenzione è non pensare che il bambino non vi ascolti se è in un'altra stanza, o dorme, o è affaccendato in attività che non vi coinvolgono.
I bambini assorbono tutto e non capiscono di meno perché sono piccoli, anzi, tutt'altro. Comprendono esattamente come stanno le cose. Questo dovrebbe ricordarlo ogni adulto.
Un caro saluto,
ci vuole molta cura e sensibilità. Se circolano amore e rispetto difficilmente si creano problemi non risolvibili.
E' importante non affrettare i tempi, i vostri e quelli rispetto al bambino.
Mi sembra saggio che in sua presenza vi limitiate a giocare e scherzare insieme, mentre un aspetto su cui dovreste fare attenzione è non pensare che il bambino non vi ascolti se è in un'altra stanza, o dorme, o è affaccendato in attività che non vi coinvolgono.
I bambini assorbono tutto e non capiscono di meno perché sono piccoli, anzi, tutt'altro. Comprendono esattamente come stanno le cose. Questo dovrebbe ricordarlo ogni adulto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
[#2]
Gentile utente,
per come Lei ci descrive i Vostri comportamenti, li considero del tutto corretti e consoni alla situazione.
Una unica raccomandazione, forse superflua: in caso di intimità, chiudete la porta della camera anche se il bambino dorme (ma questo lo si raccomanda sempre...).
per come Lei ci descrive i Vostri comportamenti, li considero del tutto corretti e consoni alla situazione.
Una unica raccomandazione, forse superflua: in caso di intimità, chiudete la porta della camera anche se il bambino dorme (ma questo lo si raccomanda sempre...).
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 22/09/2014.
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