Università

Salve, sono un ragazzo di 20 anni, ho deciso di passare l'anno dopo il liceo a riflettere su cosa volessi fare all'università, essendo un ragazzo con moltissimi interessi e con varie preferenze ho avuto tantissime difficoltà a fare una scrematura ma alla fine ho scelto 2 facolta: lettere o medicina. Queste due facoltà oltre ad essere diverse per le materie sono anche diverse per opportunità lavorative, per prestigio e per vantaggi economici, insomma sembrerebbero l'opposto. Non riesco proprio a scegliere... da un lato lettere mi piacerebbe tanto... alla fine le materie umanistiche sono le mie preferite, mi dispiacerebbe molto non studiarle più ma dall'altro medicina è una facoltà più "pratica" che può offrire un buon lavoro e forse soddisfazioni maggiori... quest'anno ho svolto sia il test di medicina e il test per la Normale di Pisa in lettere, il primo è andato bene, il secondo no... sono rimasto addoloratissimo, in questi ultimi mesi finalmente sembrava chiaro cosa volessi fare nella mia vita e cioè frequentare la Normale di Pisa, ma ora che non sono passato il dubbio mi assilla di nuovo, una facoltà in lettere in un'università normale mi fa sentire un po' uno sfigato e un poveraccio, parlando onestamente, nel futuro mi vedo come una persona benestante e considerata e la laurea in lettere non è proprio quella giusta per conseguire ciò... ma dall'altro scegliendo medicina ho paura di negare una parte essenziale di me stesso anche se ripeto, la medicina mi piace e la reputo anche più "utile". Quest'anno sono anche andato da uno psicoterapeuta per cercare di risolvere la situazione ma non mi ha aiutato molto... mi sento al punto di partenza, è da un anno che mi tormento, non ce la faccio più!
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Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4
Caro utente,

secondo Lewin quando siamo di fronte a due scelte, entrambi attraenti, andiamo incontro ad un conflitto appetitivo.
Ovvero man mano che ci avviciniamo ad una delle due scelte, tendiamo a vederne i lati negativi e a percepire come desiderabile l'altra scelta.
Mi sembra che è proprio quello che le succede. Quando si avvicina alla scelta "medicina" e si allontana da quella "lettere", lei vede solo i lati positivi della facoltà di lettere e quelli negativi della facoltà medicina. E, probabilmente succederebbe la stessa cosa se facesse la scelta opposta.
Cosa fare? Dice di essere stato in terapia ma di non aver saputo scegliere.
Io le consiglierei di scriversi un un foglio tutti i pro e i contro di ciascuna scelta, di assegnargli un punteggio e poi vedere qual'è la scelta con il massimo punteggio.
Tenga anche in considerazione che, se pure scegliesse male e rimanesse poi deluso dalla sua scelta, ha tutto il tempo per cambiare facoltà.
Saluti,

Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/

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Utente
Utente
Grazie mille per la risposta, è quasi giunta l'ora di iscriversi all'università e io non ho avuto ancora il coraggio di pagare la prima rata per l'immatricolazione... Ho deciso di iscrivermi a Medicina... in questi giorni pagherò la rata avendo però come la sensazione di fare la scelta sbagliata; vorrei però almeno provare com'è frequentare Medicina prima di affrettare delle conclusioni, in questo momento mi sento molto confuso ma come dice lei forse ho bisogno di più tempo per capire.
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Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4
Caro ragazzo,
non è facile orientarsi e capire quello che si vuol fare alla sua età.
Probabilmente lo capirà frequentando medicina se è quello che vuole veramente fare e, come le ho già detto, ha tutto il tempo, eventualmente, di ripensarci e cambiare strada.
Io, alla sua età mi iscrissi ad Economia e Commercio...
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Utente
Utente
Gentile Dr. Iacucci, grazie mille per il sostegno, è quasi un mesetto che frequento la facoltà di Medicina ma le cose al posto di migliorare peggiorano... mi sento sempre triste e scoraggiato, ho paura di non riuscire a trovare la mia strada... ho deciso di rivolgermi ad uno psicoanalista, pochi giorni fa abbiamo fatto il primo colloquio e mi è sembrato molto preparato e con molta esperienza, secondo lei può essermi di aiuto la psicoanalisi per i miei problemi o è probabilmente è qualcosa di non appropriato?
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro ragazzo,
ogni approccio psicoterapeutico ha la sua importanza.

Così come diventa importante l'alleanza terapeutica, che si crea e che porta al momento di svolta... al cambiamento!

Se "sente" di essere entrato in sintonia con questo collega, continui pure... È e sarà il suo "sentire" ad indirizzarla, a guidarla.

In questo momento ha il bisogno di essere accolto, ascoltato e non giudicato.

Ha bisogno di trovare "certezze", consapevolezze, che possano fortificare la sua autostima e proseguire nel suo futuro professionale e personale.

In bocca al lupo.