Ansia psicomatizzata
Buongiorno sono mesi che ogni volta che sono fuori a mangiare con altre persone mi prende l''ansia, mi viene mal di stomaco, senso di nausea e non riesco più a mangiare. Una volta è sfociato in un attacco di panico. Sono terrorizzata da questa situazione. i parenti mi dicono che devo cominciare a stare più calma e rilassarmi. onestamente non capisco da dove salti fuori tutta la mia agitazione. Premetto che sono una ragazza molto sensibile. Non ho parlato con il mio dottore di questi problemi perché mi trovo male con lui, quando ci vado prende quello che gli dico con leggerezza e non mi visita mai. non so che fare, vorrei andare da uno psicologo ma mi vergogno e piano piano mi rendo conto che la paura di star male mi sopraffare. Non so dove sbattere la testa e mi sto deprimendo. Non so con chi parlarne e non voglio essere un peso per nessuno, ma allo stesso tempo questa condizione mi condiziona la vita. Anche adesso è da venerdì che ho mal di stomaco, il dottore (senza visitarmi) mi ha detto che ho reflusso gastrico e mi ha dato delle pastiglie e sono a casa fino a venerdì. In questi giorni sono terrorizzata che il mio dolore sia provocato dall’ansia e che sabato rientrando al lavoro stia peggio. cosa devo fare? mi aiuti per favore grazie
[#1]
Psicologo
Gentile ragazza,
Molte persone soffrono di ansia e non c'è nulla di cui vergognarsi. Parlarne con gli altri può esserle d'aiuto, ma se le persone che le stanno accanto sminuiscono i suoi problemi e la fanno sentire come se non la capissero credo che la scelta di rivolgersi direttamente a uno psicologo possa essere la decisione migliore. Attraverso una consulenza psicologica diretta avrebbe infatti la possibilità di analizzare meglio le ragioni alla base dei suoi problemi e di capire quali siano le strategie più adeguate a fronteggiarli. Purtroppo nell'immaginario collettivo si tende a pensare che chi si rivolge allo psicologo sia "matto". In realtà il ruolo dello psicologo non si limita alla "cura", ma comprende servizi di consulenza volti a favorire l'aumento del benessere individuale. Ciò significa che ci si può rivolgere allo psicologo per un consiglio o per cercare di affrontare al meglio una situazione difficile senza per questo essere necessariamente considerati "matti". Purtroppo a volte la paura del giudizio sociale può fare sorgere dubbi come quelli da lei descritti, ma credo che in questo momento lei dovrebbe cercare di mettere da parte le paure e pensare al suo benessere. Durante il primo colloquio provi a parlare allo psicologo della sua vergogna e vedrà che saprà darle dei suggerimenti utili per affrontarla.
Cordialmente,
Molte persone soffrono di ansia e non c'è nulla di cui vergognarsi. Parlarne con gli altri può esserle d'aiuto, ma se le persone che le stanno accanto sminuiscono i suoi problemi e la fanno sentire come se non la capissero credo che la scelta di rivolgersi direttamente a uno psicologo possa essere la decisione migliore. Attraverso una consulenza psicologica diretta avrebbe infatti la possibilità di analizzare meglio le ragioni alla base dei suoi problemi e di capire quali siano le strategie più adeguate a fronteggiarli. Purtroppo nell'immaginario collettivo si tende a pensare che chi si rivolge allo psicologo sia "matto". In realtà il ruolo dello psicologo non si limita alla "cura", ma comprende servizi di consulenza volti a favorire l'aumento del benessere individuale. Ciò significa che ci si può rivolgere allo psicologo per un consiglio o per cercare di affrontare al meglio una situazione difficile senza per questo essere necessariamente considerati "matti". Purtroppo a volte la paura del giudizio sociale può fare sorgere dubbi come quelli da lei descritti, ma credo che in questo momento lei dovrebbe cercare di mettere da parte le paure e pensare al suo benessere. Durante il primo colloquio provi a parlare allo psicologo della sua vergogna e vedrà che saprà darle dei suggerimenti utili per affrontarla.
Cordialmente,
[#3]
Chieda al medico per quanto tempo; lo psicologo non è un medico e non fornisce consulti sui farmaci.
Invece la Sua ansia può essere semplicemente uno stato che ha appreso a partire da un certo momento e che ora si sta cronicizzando. E' risaputo che l'ansia si esprima anche sul corpo, con una sintomatologia simile a quella che ha descritto.
A questo punto però è importante la figura dello psicologo per venirne a capo, in quanto l'ansia, se non curata, tende a cronicizzarsi e le paure diventano più grandi
Cordiali saluti,
Invece la Sua ansia può essere semplicemente uno stato che ha appreso a partire da un certo momento e che ora si sta cronicizzando. E' risaputo che l'ansia si esprima anche sul corpo, con una sintomatologia simile a quella che ha descritto.
A questo punto però è importante la figura dello psicologo per venirne a capo, in quanto l'ansia, se non curata, tende a cronicizzarsi e le paure diventano più grandi
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Psicologo
Gentile ragazza,
Credo che il cambio del medico di famiglia potrebbe davvero esserle utile. Quando si ha un problema di salute è importante sentirsi libri di parlarne col medico. Se lei si sente giudicata, lo cambi. Non può continuare a nascondere il suo stato di salute per paura di essere sminuita. L'utilizzo di farmaci senza un adeguato intervento psicologico di gestione dell'ansia rischia di essere infruttuoso. Provi a consultare direttamente uno psicologo della sua zona e vedrà che troverà uno specialista in grado di ascoltarla, senza giudicarla, e soprattutto di offrirle delle strategie che potrebbero aiutarla a risolvere il problema dell'ansia. Nel frattempo consulti nuovamente il medico che le ha prescritto il farmaco in modo da ottenere indicazioni più precise sul disagio e sulla durata del trattamento farmacologico. Eviti però di modificare la posologia, d'interrompere l'assunzione o di proseguire il trattamento per periodi di tempo prolungati senza aver prima sentito il parere di un medico.
Cordialmente,
Credo che il cambio del medico di famiglia potrebbe davvero esserle utile. Quando si ha un problema di salute è importante sentirsi libri di parlarne col medico. Se lei si sente giudicata, lo cambi. Non può continuare a nascondere il suo stato di salute per paura di essere sminuita. L'utilizzo di farmaci senza un adeguato intervento psicologico di gestione dell'ansia rischia di essere infruttuoso. Provi a consultare direttamente uno psicologo della sua zona e vedrà che troverà uno specialista in grado di ascoltarla, senza giudicarla, e soprattutto di offrirle delle strategie che potrebbero aiutarla a risolvere il problema dell'ansia. Nel frattempo consulti nuovamente il medico che le ha prescritto il farmaco in modo da ottenere indicazioni più precise sul disagio e sulla durata del trattamento farmacologico. Eviti però di modificare la posologia, d'interrompere l'assunzione o di proseguire il trattamento per periodi di tempo prolungati senza aver prima sentito il parere di un medico.
Cordialmente,
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 20/09/2014.
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