Gestire un amore difficile con serenità
Ho 29 anni e vivo in una stupenda capitale europea. Ho un lavoro che mi piace molto e mi riempie le giornata, ho un gatto meraviglioso di cui prendermi cura e molti amici. Non so se questa premessa serva, ma era giusto per dare un paio di informazioni sulla mia vita e per rompe il ghiaccio. Quello di cui voglio parlare qui é il mio amore impossibile con R.
R. ha 30 anni e l’ho conosciuto questa estate su Tinder. Si esatto, l’applicazione che si usa generalmente per conoscere nuova gente con cui avere potenzialmente una relazione sessuale. Ed è in questo spirito che è nata la nostra frequentazione, ci siamo incontrati, piaciuti, abbiamo iniziato una relazione sessuale, passato un sacco di tempo a parlare, ridere, godere appieno del tempo insieme. Tutto questo per 10 giorni perché il primo settembre R. riceve una telefonata dall’ambasciata sudanese che gli dice che il suo visto è pronto. Si perchè R. è nato nella città in cui vivo ma due anni fa ha deciso di andare ad occuparsi di aiuto umanitario in Sudan. La sua vita è li’ ed ama immensamente il suo lavoro. E io tutto questo lo sapevo dal primo momento in cui ci siamo conosciuti ma credevo che avrei saputo gestirlo. Ed invece R. parte dicendomi che quello che sente per me è molto forte e che spera che la nostra connessione resti viva. E che spera di rivedermi un giorno, magari quando tornerà a trovare i suoi a Natale. E mi dice anche ridendo che in realtà io a Natale potrei già essere magari sposata e incinta ma che lui vorrebbe rivedermi lo stesso. E io non dico niente perché non so che dire, perché non so quale sia la cosa giusta da dire ad una persona che hai conosciuto 10 giorni fa e che sta ritornando alla sua vita a 7000 km di distanza. Perché 10 giorni non sono niente per prendere un impegno, per stabilire delle regole, per dirsi « aspettami » nonostante siano abbastanza per rendersi conto che sta sbocciando un sentimento profondo.
Adesso è li’ da due settimane e ci sentiamo ogni giorno, anche solo per chiederci come stai, anche solo per raccontarci cosa facciamo. Ed é meraviglioso essere cosi’ lontani ma riuscire a parlare di tutto, anche di quello che ci sta succedendo, anche di quanto sia incredibile che ci manchiamo a vicenda. Ma non abbiamo risposte, non abbiamo piani per il futuro. Ed io non so che fare, io senza una prospettiva non riesco ad andare avanti, trovo inutile e straziante continuare a sentirci perché serve solo a renderci conto di quanto siamo compatibili e di quanto saremmo stati bene insieme se ne avessimo avuto la possibilità. Io non mi sento più « single » nel senso che non riesco a far scorrere questo rapporto virtuale con lui parallelo al resto della mia vita. Non sono in vena di conoscere altri uomini, non provo attrazione per nessuno.
E lui che è una persona profondamente giusta e onesta, pesa le parole una per una. Se ci capita di parlarne lui mi dice che smettere di sentirci sarebbe profondamente ingiusto perché questa connessione virtuale è tutto quello che abbiamo ma che allo stesso tempo non abbiamo altra scelta che andare avanti con le nostre vite. Mi ha detto « Keep on appreciating me and stay somewhere around ». Io non so se questo mi basterà in futuro perché più mi lego a lui e più sento il bisogno di avere uno spazio nella sua vita. Lo voglio insomma, in maniera assoluta e viscerale e mi sento cosi’ stupida. Sono ossessionata da questa storia impossibile, dall’idea che soffriro’ come un cane e che andrà male, che magari non lo rivedro’ mai più perché prima o poi ci arrenderemo e le nostre strade si divideranno. Non riesco a smettere di fare la vittimista che si piange addosso per l’ironia della sorte. E gli amici sdrammatizzano dicendomi che mi passerà, che presto la razionalità soppraggiungerà e saro’ pronta ad alzarmi da questo divano, depilarmi le gambe e uscire a prendere aria. Ma se l’unica soluzione è dimenticarlo, quasi quasi voglio restarmene qui col gatto a mangiare schifezze e scrivere di lui.
C’è un modo per viversi questa cosa con giusto distacco e serenità?
R. ha 30 anni e l’ho conosciuto questa estate su Tinder. Si esatto, l’applicazione che si usa generalmente per conoscere nuova gente con cui avere potenzialmente una relazione sessuale. Ed è in questo spirito che è nata la nostra frequentazione, ci siamo incontrati, piaciuti, abbiamo iniziato una relazione sessuale, passato un sacco di tempo a parlare, ridere, godere appieno del tempo insieme. Tutto questo per 10 giorni perché il primo settembre R. riceve una telefonata dall’ambasciata sudanese che gli dice che il suo visto è pronto. Si perchè R. è nato nella città in cui vivo ma due anni fa ha deciso di andare ad occuparsi di aiuto umanitario in Sudan. La sua vita è li’ ed ama immensamente il suo lavoro. E io tutto questo lo sapevo dal primo momento in cui ci siamo conosciuti ma credevo che avrei saputo gestirlo. Ed invece R. parte dicendomi che quello che sente per me è molto forte e che spera che la nostra connessione resti viva. E che spera di rivedermi un giorno, magari quando tornerà a trovare i suoi a Natale. E mi dice anche ridendo che in realtà io a Natale potrei già essere magari sposata e incinta ma che lui vorrebbe rivedermi lo stesso. E io non dico niente perché non so che dire, perché non so quale sia la cosa giusta da dire ad una persona che hai conosciuto 10 giorni fa e che sta ritornando alla sua vita a 7000 km di distanza. Perché 10 giorni non sono niente per prendere un impegno, per stabilire delle regole, per dirsi « aspettami » nonostante siano abbastanza per rendersi conto che sta sbocciando un sentimento profondo.
Adesso è li’ da due settimane e ci sentiamo ogni giorno, anche solo per chiederci come stai, anche solo per raccontarci cosa facciamo. Ed é meraviglioso essere cosi’ lontani ma riuscire a parlare di tutto, anche di quello che ci sta succedendo, anche di quanto sia incredibile che ci manchiamo a vicenda. Ma non abbiamo risposte, non abbiamo piani per il futuro. Ed io non so che fare, io senza una prospettiva non riesco ad andare avanti, trovo inutile e straziante continuare a sentirci perché serve solo a renderci conto di quanto siamo compatibili e di quanto saremmo stati bene insieme se ne avessimo avuto la possibilità. Io non mi sento più « single » nel senso che non riesco a far scorrere questo rapporto virtuale con lui parallelo al resto della mia vita. Non sono in vena di conoscere altri uomini, non provo attrazione per nessuno.
E lui che è una persona profondamente giusta e onesta, pesa le parole una per una. Se ci capita di parlarne lui mi dice che smettere di sentirci sarebbe profondamente ingiusto perché questa connessione virtuale è tutto quello che abbiamo ma che allo stesso tempo non abbiamo altra scelta che andare avanti con le nostre vite. Mi ha detto « Keep on appreciating me and stay somewhere around ». Io non so se questo mi basterà in futuro perché più mi lego a lui e più sento il bisogno di avere uno spazio nella sua vita. Lo voglio insomma, in maniera assoluta e viscerale e mi sento cosi’ stupida. Sono ossessionata da questa storia impossibile, dall’idea che soffriro’ come un cane e che andrà male, che magari non lo rivedro’ mai più perché prima o poi ci arrenderemo e le nostre strade si divideranno. Non riesco a smettere di fare la vittimista che si piange addosso per l’ironia della sorte. E gli amici sdrammatizzano dicendomi che mi passerà, che presto la razionalità soppraggiungerà e saro’ pronta ad alzarmi da questo divano, depilarmi le gambe e uscire a prendere aria. Ma se l’unica soluzione è dimenticarlo, quasi quasi voglio restarmene qui col gatto a mangiare schifezze e scrivere di lui.
C’è un modo per viversi questa cosa con giusto distacco e serenità?
[#1]
Cara Utente,
da quanto ci dice sembra proprio che quella che doveva essere solo una relazione fisica nella sua mente si sia almeno in parte trasformata in altro - cosa che può capitare, dal momento che non è possibile stabilire fin da principio cosa si proverà per una certa persona.
Per quanto siate compatibili è possibile che lei stia idealizzando questo "amore impossibile" e che sia proprio questo a farla sentire ogni giorno più legata a R. al punto che, dopo solo 10 giorni di frequentazione e 15 di messaggi, non riesce più a considerarsi single e ad andare avanti con la sua vita nonostante l'assenza di un legame in qualche misura formalizzato.
A mio avviso la scelta giusta per lei potrebbe essere quella di non sentire più R., perchè sentirlo significa proseguire sulla strada dell'idealizzazione e della speranza illusoria che le cose cambino, mentre lui è stato molto chiaro sul fatto che non si ritiene impegnato e che non ritiene in alcun modo impegnata neanche lei.
Non capisco in che senso secondo R. smettere di sentirvi sarebbe "profondamente ingiusto", ma è chiaro che lui non sta affatto male quanto lei e che è lei che deve prendere una decisione allo scopo di salvaguardare il suo benessere.
Un caro saluto,
da quanto ci dice sembra proprio che quella che doveva essere solo una relazione fisica nella sua mente si sia almeno in parte trasformata in altro - cosa che può capitare, dal momento che non è possibile stabilire fin da principio cosa si proverà per una certa persona.
Per quanto siate compatibili è possibile che lei stia idealizzando questo "amore impossibile" e che sia proprio questo a farla sentire ogni giorno più legata a R. al punto che, dopo solo 10 giorni di frequentazione e 15 di messaggi, non riesce più a considerarsi single e ad andare avanti con la sua vita nonostante l'assenza di un legame in qualche misura formalizzato.
A mio avviso la scelta giusta per lei potrebbe essere quella di non sentire più R., perchè sentirlo significa proseguire sulla strada dell'idealizzazione e della speranza illusoria che le cose cambino, mentre lui è stato molto chiaro sul fatto che non si ritiene impegnato e che non ritiene in alcun modo impegnata neanche lei.
Non capisco in che senso secondo R. smettere di sentirvi sarebbe "profondamente ingiusto", ma è chiaro che lui non sta affatto male quanto lei e che è lei che deve prendere una decisione allo scopo di salvaguardare il suo benessere.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Cara dottoressa,
la ringrazio infinitamente per le sue parole. Spero anche io si tratti di una idealizzazione. La mia paura credo sia di ritrovarmi fra un anno a mangiarmi le mani per non avere avuto abbastanza coraggio nel provare a far funzionare questa relazione. Credo dipenda dal fatto che in passato sono stata sempre io a chiudere le storie appena c'era un problema con la scusa pigra che "se le circostanze sono avverse allora non è destino". Insomma io credo di non aver mai realmente lottato per amore, di essere stata forse troppo egoista e non avere avuto la pazienza di lasciare le cose prendessero il loro corso.
Il motivo per cui lui crede sia ingiusto rompere i contatti credo sia che lui riesca vivere con maggiore distacco e serenità questa relazione virtuale e si chiede perché dovremmo interrompere un rapporto cosi' meraviglioso. Lui è sempre contento di sentirmi, di raccontarmi come sta, di sapere cosa faccio, di parlare con me di qualsiasi cosa, di dirmi che ringrazia il caso per averci fatto incontrare anche se adesso gli manco. Insomma lui è sorpreso e felice di quello che c'é fra di noi e la vede come una esperienza positiva mentre io la vedo come un dramma perchè è come assaporare la felicità ma non poterla avere.
Vorrei avere la sua stessa positività, il suo stesso approccio disinvolto e sereno. Vorrei lavorare su me stessa per diventare meno impaziente, impulsiva e drammatica.
Grazie ancora!
la ringrazio infinitamente per le sue parole. Spero anche io si tratti di una idealizzazione. La mia paura credo sia di ritrovarmi fra un anno a mangiarmi le mani per non avere avuto abbastanza coraggio nel provare a far funzionare questa relazione. Credo dipenda dal fatto che in passato sono stata sempre io a chiudere le storie appena c'era un problema con la scusa pigra che "se le circostanze sono avverse allora non è destino". Insomma io credo di non aver mai realmente lottato per amore, di essere stata forse troppo egoista e non avere avuto la pazienza di lasciare le cose prendessero il loro corso.
Il motivo per cui lui crede sia ingiusto rompere i contatti credo sia che lui riesca vivere con maggiore distacco e serenità questa relazione virtuale e si chiede perché dovremmo interrompere un rapporto cosi' meraviglioso. Lui è sempre contento di sentirmi, di raccontarmi come sta, di sapere cosa faccio, di parlare con me di qualsiasi cosa, di dirmi che ringrazia il caso per averci fatto incontrare anche se adesso gli manco. Insomma lui è sorpreso e felice di quello che c'é fra di noi e la vede come una esperienza positiva mentre io la vedo come un dramma perchè è come assaporare la felicità ma non poterla avere.
Vorrei avere la sua stessa positività, il suo stesso approccio disinvolto e sereno. Vorrei lavorare su me stessa per diventare meno impaziente, impulsiva e drammatica.
Grazie ancora!
[#3]
Penso che se lei sente un legame così forte per una persona che ha frequentato per poco più di una settimana ci stia mettendo tanto del suo e stia quindi idealizzando R., che dal canto suo forse è sereno e tranquillo perchè si sta concentrando solo sul piacere che trae dal sentirla e non sul pensiero di eventuali progetti futuri.
Fra l'altro le ha detto che sta andando avanti con la propria vita:
"mi dice che smettere di sentirci sarebbe profondamente ingiusto perché questa connessione virtuale è tutto quello che abbiamo ma che allo stesso tempo non abbiamo altra scelta che andare avanti con le nostre vite"
e quindi non è da escludere che sia tranquillo proprio perchè non esclude di iniziare già a guardarsi attorno dove si trova adesso.
Questa frase che lei riporta:
« Keep on appreciating me and stay somewhere around »
mi ha colpita perchè lui le chiede di "continuare ad apprezzarlo" e mi fa pensare che lui si stia sentendo più che altro gratificato da ciò che sente provenire da lei, cioè interesse, approvazione, ammirazione.
Se così fosse si potrebbe trattare di un narcisista e non potrei che consigliarle di troncare quanto prima i contatti con lui.
Le segnalo questo articolo sul tema:
http://www.serviziodipsicologia.it/lharem-del-narcisista/
Fra l'altro le ha detto che sta andando avanti con la propria vita:
"mi dice che smettere di sentirci sarebbe profondamente ingiusto perché questa connessione virtuale è tutto quello che abbiamo ma che allo stesso tempo non abbiamo altra scelta che andare avanti con le nostre vite"
e quindi non è da escludere che sia tranquillo proprio perchè non esclude di iniziare già a guardarsi attorno dove si trova adesso.
Questa frase che lei riporta:
« Keep on appreciating me and stay somewhere around »
mi ha colpita perchè lui le chiede di "continuare ad apprezzarlo" e mi fa pensare che lui si stia sentendo più che altro gratificato da ciò che sente provenire da lei, cioè interesse, approvazione, ammirazione.
Se così fosse si potrebbe trattare di un narcisista e non potrei che consigliarle di troncare quanto prima i contatti con lui.
Le segnalo questo articolo sul tema:
http://www.serviziodipsicologia.it/lharem-del-narcisista/
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Ex utente
Grazie. In realtà la sua frase era inserita in un contesto. Lui mi stava dicendo (appunto come ha supposto lei) che gli piaccio e gli manco in quanto persona, senza pensare troppo al resto e che io dovrei fare la stessa cosa: continuare ad apprezzarlo in quanto persona - senza volergli necessariamente attribuire un ruolo - e restare ad essere presente nella sua vita in qualche modo. Quindi non credo si tratti di un narcisista.
Il resto pero' in sostanza non cambia quindi da oggi inizio a mollare la presa, a sentirlo di meno, a pensarci di meno, a ridimensionare quello che è stato.
La ringrazio ancora e prometto di tenerla aggiornata!
Buon lavoro
Il resto pero' in sostanza non cambia quindi da oggi inizio a mollare la presa, a sentirlo di meno, a pensarci di meno, a ridimensionare quello che è stato.
La ringrazio ancora e prometto di tenerla aggiornata!
Buon lavoro
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.3k visite dal 19/09/2014.
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