Conto e scrivo continuamente con le dita.

Salve, sono una studentessa di 23 anni, ma da molti anni. . soffro di un problema che a mio avviso per me non è un problema ma per gli altri lo è.
Mi capita sia da sola che in compagnia.. io CONTO e SCRIVO continuamente, conto tutto quello che mi è possibile, le colonne di un porticato, i mattoni i gradini i passi.. e se faccio lo stesso percorso e conosco il numero di gradini e passi ( ad esempio le scale di casa sono 3 composte da 10 gradini + i 3 gradini di ingresso,se sbadatamente arrivo a metà e realizzo di non averli contati , faccio il conto dei passati e poi proseguo con la salita ) , conto continuamente anche le dita delle mani e sono sempre 10 e multipli di 10 tranne quando decido di contare con i pollici, e lì diventano 8 + i vari multipli .. Ma il vero problema non sono i numeri.. mi capita di scrivermi con i polpastrelli sui polpastrelli parole, frasi e periodi interi che ascolto o leggo , se per strada ad esempio leggo un volantino con scritto ' affittasi posto letto' sta di fatto, che io lo sto già riscrivendo con il polpastrello del pollice sul polpastrello dell'indice.
Alle volte , non ci faccio neanche caso, ma ad esempio è una cosa che spesso notano i miei amici e soprattutto il mio fidanzato.

Un consiglio?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile ragazza,
Più che sconsiglio le serve una diagnosi clinica

Sembra trattarsi di un disturbo ossessivo, quei rituali anti/ ansia che si auto perpetuano diventando automatismi.

Siamo online e da qui le diagnosi non si possono effettuare, un nostro collega potrà aiutarla a capire e solo dopo risolvere

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

ciò che Lei descrive potrebbe essere compatibile con un disturbo d'ansia e in genere, se le cose stanno così come sto ipotizzando, è verosimile pensare che tutto ciò Le sia d'aiuto per gestire l'ansia che prova e che fa fatica a modulare.

Il consiglio che posso darLe è di rivolgersi ad uno psicologo che sia anche psicoterapeuta (meglio se un cognitivo-comportamentale o comunque che utilizzi un approccio attivo e focalizzato) per la gestione della problematica.
Può essere utile anche una consulenza psichiatrica.

Come mai ha aspettato tanti anni per problematizzare tutto ciò?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica