È ansia da prestazione?
Gentili dottori, vi scrivo per un problema a livello di intimità di coppia. Io ed il mio compagno abbiamo avuto rapporti sessuali senza difficoltà per discreto tempo. Un giorno purtroppo c'è stata una piccola distrazione, bastata per fargli perdere l'erezione. Da quel giorno, ogni qualvolta ci apprestiamo ad avere un rapporto, lui perde l'erezione il momento prima.
Questo è un problema per entrambi, visto che non abbiamo mai avuto problemi. Certamente io non ho esitato a mostrare il mio sconforto, nonostante sappia che ciò è deleterio. Il problema è che più avvengono fallimenti più la paura aumenterà, perciò mi domando davvero come risolvere e se io nello specifico possa fare qualcosa.
Ringrazio sentitamente per l'attenzione
Questo è un problema per entrambi, visto che non abbiamo mai avuto problemi. Certamente io non ho esitato a mostrare il mio sconforto, nonostante sappia che ciò è deleterio. Il problema è che più avvengono fallimenti più la paura aumenterà, perciò mi domando davvero come risolvere e se io nello specifico possa fare qualcosa.
Ringrazio sentitamente per l'attenzione
[#1]
Gentile Utente,
Per dire se si tratta di ansia da prestazione, si deve effettuare una diagnosi clinica di tipo differenziale.
Prima tappa visita andrologica
Le allego delle letture, anche sul ruolo della donna, le legga e ne riparliamo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
Solitamente un insuccesso sessuale tende a ripetersi, creando una memoria corporea disfunzionale ed una ripetizione della problematica
Per dire se si tratta di ansia da prestazione, si deve effettuare una diagnosi clinica di tipo differenziale.
Prima tappa visita andrologica
Le allego delle letture, anche sul ruolo della donna, le legga e ne riparliamo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
Solitamente un insuccesso sessuale tende a ripetersi, creando una memoria corporea disfunzionale ed una ripetizione della problematica
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile Utente,
dal punto di vista della teoria dell'apprendimento, quando si verifica un insuccesso o un evento doloroso è possibile che il vissuto che ha accompagnato l'evento possa influenzarci e che quindi il Suo compagno viva l'atto sessuale prima ancora di iniziare con il timore che la defaillance possa ricapitare.
Tutto ciò, cioè il fatto di essere ansioso per il timore di un insuccesso, è incompatibile con una buona sessualità e con l'erezione.
A questo punto sarebbe opportuno comprendere che cosa è accaduto e desensibilizzare tale paura con un trattamento specifico.
Prima, tuttavia, sarebbe opportuna anche una valutazione medica da parte dell'andrologo per escludere qualunque problema medico.
Cordiali saluti,
dal punto di vista della teoria dell'apprendimento, quando si verifica un insuccesso o un evento doloroso è possibile che il vissuto che ha accompagnato l'evento possa influenzarci e che quindi il Suo compagno viva l'atto sessuale prima ancora di iniziare con il timore che la defaillance possa ricapitare.
Tutto ciò, cioè il fatto di essere ansioso per il timore di un insuccesso, è incompatibile con una buona sessualità e con l'erezione.
A questo punto sarebbe opportuno comprendere che cosa è accaduto e desensibilizzare tale paura con un trattamento specifico.
Prima, tuttavia, sarebbe opportuna anche una valutazione medica da parte dell'andrologo per escludere qualunque problema medico.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile Utente,
<<Il problema è che più avvengono fallimenti più la paura aumenterà, perciò mi domando davvero come risolvere e se io nello specifico possa fare qualcosa.>>
Ha compreso da sé che si tratta di un circolo vizioso che volta dopo volta alimenta ancora di più l'ansia. Quello che lei può fare è cercare di non aumentare le ansie e le paure con il suo sconforto (peraltro comprensibile), e provare ad impostare con il suo compagno un modo diverso di gestione del problema.
Consiglio anch'io come primo step una visita andrologica. Una volta escluse eventuali cause organiche, e nel caso in cui da soli non riusciste a superare la cosa, vi raccomando di non far trascorrere troppo tempo prima di consultare un collega.
Con i migliori auguri,
<<Il problema è che più avvengono fallimenti più la paura aumenterà, perciò mi domando davvero come risolvere e se io nello specifico possa fare qualcosa.>>
Ha compreso da sé che si tratta di un circolo vizioso che volta dopo volta alimenta ancora di più l'ansia. Quello che lei può fare è cercare di non aumentare le ansie e le paure con il suo sconforto (peraltro comprensibile), e provare ad impostare con il suo compagno un modo diverso di gestione del problema.
Consiglio anch'io come primo step una visita andrologica. Una volta escluse eventuali cause organiche, e nel caso in cui da soli non riusciste a superare la cosa, vi raccomando di non far trascorrere troppo tempo prima di consultare un collega.
Con i migliori auguri,
Dr. Andrea Epifani - Bologna
http://BolognaPsicologo.net
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 18/09/2014.
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