Continuare l'università

buongiorno,gentilissimi psicologi sono un ragazzo di 20anni che lunedì prossimo dovrebbe riprendere le lezioni all'università (2anno),faccio economia e commercio e ho fatto i seguenti esami:
-diritto privato
-microeconomia
-storia economica
-matematica generale
-statistica
Mi manca Economia Aziendale ed Inglese.
Ma poichè seguendo moltissimo le vicende economiche-politiche,mi sono reso conto che probabilmente qui in italia siamo alla frutta,con un quadro macroeconomico terrificante,composto da:
debito pubblico di 2168miliardi
disoccupazione 13% (Evito di riportare quella giovanile perchè fa paura).
Forse è il caso di rivalutare la scelta universitaria,anche perchè consultando gli archivi dell'ISTAT ho notato che a tre anni dal conseguimento del titolo le retribuzioni medie si scostano di pochissimo da quelle dei colleghi diplomati,cosa che ovviamente non succede nel resto del mondo (almeno nei paesi all'avanguardia).
I miei genitori (entrambi non laureati) devono sborsare 1800euro all'anno in tasse universitarie e tuttavia non possono "raccomandarmi" per un'eventuale futuro impiego presso una banca o comunque in quel settore. Siccome a me di studiare per c.d. passione o piacere personale non mi interessa,ma guardo il c.d. "wage premium" ossia il livello di retribuzione a cui un laureato dovrebbe aspirare,sono molto dubbioso sul fatto di continuare l'università.
In altri termini,Io l'impegno l'ho metto ma voglio dei risultati concreti.

L'altra faccia della medaglia è quella positiva,cioè che se non continuassi l'università,praticamente mi iscriverei ad un corso post diploma così eviterei di impegnarmi così tanto e i 1800euro gli spenderei a RIMINI in estate.

I miei genitori vorrebbero che continuassi a studiare,ma forse non si rendono conto che la situazione in italia è un disastro.
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Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4
Si è vero la situazione economica Italiana non è delle più floride.
Le posso però dire che c'è sempre la possibilità di lavorare all'estero, di fare esperienze universitarie all'estero con Erasmus.
Lei sembra guidato nella scelta dalla dimensione economica e non ne prende in considerazione altre che a lungo termine potrebbero avere un certo peso.
Ha mai pensato di rivolgersi ad uno psicologo orientatore per chiarirsi meglio le idee?

Saluti

Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/

[#2]
Utente
Utente
Io vorrei tanto lavorare in Svizzera,canton Ticino dove solitamente vado in vacanza qualche giorno in estate.
Però è un progetto molto difficile anche perchè le recenti politiche ticinesi hanno limitato molto il flusso di immigrazione,soprattutto per quanto riguarda i c.d. lavoratori frontalieri,cioè quelli che rimanendo residenti in Italia lavorano i svizzera con ovvi vantaggi in livello di retribuzione. Andare all'estero io la vedo un pò come "l'ultima spiaggia" perchè è sempre qualcosa di molto complicato e piuttosto azzardato.

ho esposto questa problematica al curante,il quale mi ha detto di continuare senza alcun dubbio,ma penso che fosse abbastanza di parte dato che sua figlia studia proprio economia e commercio.

Probabilmente se fossi nato 10 anni prima e oggi ci trovassimo in data 17/09/2004,la mia scelta sarebbe indubbia sul proseguire gli studi,ma oggi io l'università la vedo come un investimento rischioso e poco remunerativo nella maggior parte dei casi e per una persona poco propensa al rischio come me,questo mi rende in difficoltà.

Nel lungo periodo (10anni diciamo che approssimano bene l'idea di lungo periodo) sono quasi certo che qui in Italia si coltiveranno i campi per sopravvivere
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

anche secondo me è il caso di fare chiarezza sulla Sua situazione, perchè è vero che ci sono attulmente parecchie difficoltà, ma le decisioni poco ponderate non portano lontano.
Ad esempio se Lei lasciasse l'università, che cosa farebbe?
Ci ha pensato? Avrebbe più possibilità di trovare un lavoro? IN che modo? Ha pensato a quale tipo di lavoro?
Sarebbe anche il caso di fare un bilancio delle Sue competenze e delle Sue aspettative. Solo successivamente potrà compiere una scelta.

Le faccio tanti auguri per il Suo futuro.

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica