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Spiego il mio disagio. Premetto che ho sempre sofferto di bassa autostima, poca fiducia in me stessa, tanta vergogna e non riuscire a credere in nulla.

Ho sempre desiderato sin da bambina di sposarmi. Immaginando tutto bello, rose e fiori. Fino a quando. Quattro anni fa, a seguito di molti dispiaceri ho iniziato a soffrire di depressione, di cui non me ne sono accorta e ho assecondato tutte le mie paure ingigandedole. Di recente, dopo un lutto sono ricaduta in depressione forte, attacchi di panico, ansia, digrignamento denti chi più ne ha, ne metta. E da qui non sono più me stessa, non riesco più ad esserlo. Tanto da non riuscire più neanche a capire cosa voglio e cosa vorrei fare.


Ho iniziato ad avere sensi di colpa verso il mio fidanzato per non averlo amato abbastanza, per essermi fidanzata con lui per paura della solitudine (l'ho fatto senza essermene accorta), sensi di colpa per non aver mai creduto nella nostra storia. Ho iniziato a cadere in uno stato di forte depressione per non averlo amato. Crisi di pianto irrefrenabile, forte senso di colpa, voglia di morire forte, autopunizione. Mi scusavo ogni giorno con lui, dicevo scusami, scusami cosa ho fatto. Cosa ho fatto.


Poi, sempre per paura di perderlo gli ho chiesto di sposarci. (Mossa dettata dalla paura non decisione presa con razionalità e lucidità). Da lì la mia condizione è peggiorata. Sono entrata in ipervigilanza paura su paura e soprattutto non sono più riuscita ad andare a lavoro e fare quelle poche ore di baby sitteraggio che facevo.

Da qui catastrofe, disperazione, senso di inferiorità, fallimento e il cervello che perennemente continua: ma tu non sai stare dietro una casa, non ti piace cucinare tutti i giorni, non riesco a pulire sempre, non hai la voglia di stare dietro ai panni. Ma come farai? Sii realista! E da qui altra confusione, vuoi vedere che sono suora.
Ma io cosa sono? Mente sempre perennemente preoccupata su queste cose.

Al momento sono sotto cura farmacologica: zoloft 50mg e mutabon. Ma capisco de dovrei fare terapia. Chiedo secondo lei sono recuperabile? Ho speranza di farcela?

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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

solitamente la <<bassa autostima, poca fiducia in me stessa, tanta vergogna e non riuscire a credere in nulla>> non si verificano casualmemte, ma per ragioni che vanno necessariamente approfondite.

Ad esempio, come è, o come è stato, il rapporto con i Suoi genitori o altre persone significative? Che atmosfera c'è, o c'era, in famiglia?

Forse è mancata quella serenità che permette di sviluppare la fiducia in se stessi.

Per quanto riguarda la depressione, potrebbe essere una conseguenza della scarsa autostima, entrambe recuperabili, a condizione di voler prendere in mano la situazione e intervenire attivamente, anche con l'aiuto di uno/a psicologo/a.

<<Ma io cosa sono?>>

Semplicemente se stessa, e vedrà che è moltissimo.

Per la <<Mente sempre perennemente preoccupata su queste cose>>, se lo desidera può approfondire l'argomento qui:

http://www.drstefanorepici.altervista.org/pensieri-comportamenti-controproducenti.php

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
>>secondo lei sono recuperabile? Ho speranza di farcela? <<

Gentile ragazza,
La risposta alla sua domanda è "sì", dalla depressione si può uscire. Il miglior percorso terapeutico abbina farmaci e psicoterapia. E dunque, considerato che è già seguita per i farmaci, La consiglio di contattare uno/a Psicoterapeuta della Sua zona (li trova in Albo Psicologi della Sua regione oppure qui all'interno del sito) per iniziare un percorso individuale; dalla Sua mail comprendo che già Lei sente questa esigenza.
Cari saluti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Grazie mille per il vostro tempismo e per le risposte. Sono abbastanza scoraggiata per la mia situazione perchè, avendo avuto delle depressioni trascurate mi pare quasi impossibile attualmente poter stare bene. Inoltre mi sento in uno stato di forte stress cronico in cui tutto mi pare impossibile come anche avere un riposo bello e cosa determinante, il non riuscire a trovare nulla che attiri realmente la mia attenzione.


Ho provato a fare psicoterapia, ma spesso ne sono uscita molto stizzita perchè mi sembrava che non mi capissero e l'unica cosa che mi veniva detta era: sei in depressione fai quello che vuoi. Peccato che io mi trovo in uno stato di così forte frustrazione che non riesco neanche a sapere cosa voglio, vorrei o mi piacerebbe.

Anzi, l'unica cosa che riesco a fare è uscire col mio ragazzo tutti i giorni per paura di perderlo ulteriormente. Dopodichè sonno e tanto sonno. Durante il giorno resto passiva. Una vera vergogna. Un disastro che sicuramente sola non posso affrontare. Sento il bisogno di seguire un percorso, ma non riesco a trovare nessuno che mi capisca. Sono impaziente vorrei uscirne da questo stato e questo circolo ma mi pare di essere sempre punto e a capo.


L'ultimo psicologo che ho contattato non ha saputo altro che dirmi: fai quello che ti piace e accetta la situazione. Quindi? Non mi pare sufficiente nel mio caso sapendo che non sono neanche più in grado di capire cosa voglio o meno. L'ho percepito molto latente nel suo mestiere.


Nonostante i farmaci, tutto il giorno sento una grande tristezza e profonda noia. Forte insoddisfazione e l'incapacità di tutto. Disinteresse totale e grande e immensa stanchezza, da non sentirmi più libera e padrona di me stessa. Senza considerare la grande incoerenza che sento dentro di me. Prima dico una cosa, poi un'altra. Saltello da un pensiero all'altro senza mai concludere nulla.


Mi sembra di vivere in un tunnel nero. NB: considerate che grazie ai farmaci non piango più tutto il giorno, non sento più mal di testa tutto il giorno e il grande senso di confusione mentale. Quindi da 1 al 100 direi che 10 lo abbiamo ottenuto.
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
La depressione, come ho già scritto, probabilmente è una conseguenza della bassa autostima, ed è questa che a mio avviso andrebbe meglio indagata.

I farmaci possono certamente alleviare certi sintomi ma _non spiegano nulla_, mentre invece le persone hanno anche bisogno di capire se stesse.

Sempre che lo vogliano.