Crisi esistenziale, che fare?

Salve, sono un ragazzo di quasi 26 anni, e vivo una vita inutile…praticamente non c’è una cosa che funzioni: sono bloccato all’università da quando sono uscito dalle superiori(anni da dimenticare pure quelli), studio informatica, e sono ancora alla triennale… ho il terrore del momento della laurea e anche di quando dovrò iniziare a lavorare. La mia vita sociale è pari a 0. Non riesco a legare con gli altri studenti, li vedevo migliori di me all’inizio che eravamo tutti in pari, figuriamoci ora che sono super fuori corso…Avevo una compagnia di amici fino a un paio di anni fa, ma diciamo che erano più loro a considerarmi un loro amico che viceversa, in pratica io mi sentivo costretto a uscirci perché non avevo il coraggio di dire che non mi andava di uscire, ero diventato il loro cagnolino che li seguiva ovunque andavano, mentre io morivo dentro. Dopo un percorso di psicoterapia cognitiva-comportamentale riuscì a trovare il coraggio di mollare questa compagnia, ma col risultato che ora ho paura di uscire fuori nella mia città per paura di incontrarli in giro e che possano farmi domande sulla mia vita, sull’università e dover ammettere che sono un fallito…e ora sono completamente solo, eccetto per una ragazza, con cui ho una relazione a distanza, sempre se si può definire relazione un rapporto dove ci si vede 3-4 volte all’anno per neanche 1 settimana e che probabilmente non riesco nemmeno ad amare quanto lei dice di amare me…vorrei porre fine pure a questa relazione, ma non ne ho il coraggio, ovviamente…ho provato diverse psicoterapie in questi ultimi anni(la tcc, analisi transazionale), ma nessuna mi ha aiutato veramente … e io non so più che cosa fare, dovevo prepararmi per gli esami di questo mese e invece nulla, non riesco a concentrarmi, mi distraggo facilmente, faccio di tutto per non studiare e buttare via il mio tempo…boh, io sono senza parole per questo mio comportamento, mi faccio schifo da solo… ho iniziato da quest’estate l’ennesima psicoterapia, ma già vedo che non mi porterà da nessuna parte… non ho proprio le forze di reagire a tutto questo, ho paura di affrontare ogni cosa della mia vita e che continuando così finirò per impazzire… So che devo essere io a trovare la soluzione, perché la vita è mia, ma come si fa in queste condizioni? Non vedo vie d’uscita…
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo, mi dice un po' qualcosa di queste psicoterapie? Quanto tempo le ha seguite, quante volta a settimana..?
Mi sembra un.po' curioso che ne abbia seguite tante..
Che ci dice?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo, mi dice un po' qualcosa di queste psicoterapie? Quanto trmpo le ha seguite, quante volta a settimana..
Mi sembra un.po' curioso che ne abbia seguite tante..
Che ci dice?
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Utente
Utente
Salve dr.ssa Esposito, Sì, ne ho seguito parecchie: 2 di tipo cognitivo-comportamentale di cui una durata circa 2 anni, mentra la seconda solo 3-4 mesi, poi ho provato l'analisi transazionale, che è durata circa 6 mesi, e ora ho iniziato da giugno una di tipo cognitivo-costruttivista...l'appuntamento per tutte era sempre 1 volta alla settimana...

Preciso che sono stato io ogni volta a interrompere la terapia, perchè vedevo che durava più di quanto mi era stato detto(questo per quella durata 2 anni) e a parte i lievi miglioramenti iniziali, ogni volta si finiva in un punto morto in cui lo psicologo ripeteva le cose che pensava giuste per me e io che non riuscivo a seguire i suoi consigli o fare ciò che mi diceva di fare e poi finivo per piangere tutto il tempo senza riuscire più a parlare...e la cosa non faceva che farmi sentire uno stupido e tanta frustrazione...

Lo psicologo attuale, sembra più attento a ciò che dico, ma a parte spiegarmi cose che so già, non mi sembra di star ottenendo grandi benefici...e ho paura di finire nuovamente in quel punto morto...
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Le terapie non sono mai gratificanti o divertenti, ma alcuni modelli indulgono molto sulle emozioni, e non e' sempre piacevole farlo.
Forse si tratta di un problema di modello. O forse di una sua resistenza. Da qui non posso dirglielo. Quello che invece devo dirle e' di esprimere al terapeuta le sue difficolta', perche' queste sembra paradossale a dirlo sono una parte integrante della sua possibilita' di.migliorare..
Non e' cambiando terapeuta e ricomonciando tutto da capo sempre che risolve..
Ci tenga informati!
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Utente
Utente
Ne ho parlato con i terapeuti delle mie difficoltà nello svolgere i compiti che mi assegnavano, ed era proprio nel farlo che mi venivano le crisi di pianto...il fatto è che poi mi sentivo rispondere con frasi del tipo "e allora cosa vuoi fare? non ci sono altre alternative" oppure "allora molla l'università" oppure ancora mi facevano esempi di persone con difficoltà ben peggiori delle mie e mi dicevano se c'erano riusciti loro potevo farcela anchio...però a me queste cose facevano solo innervosire e stare peggio...Non mi sentivo capito, nonostante loro dicessero il contrario...