Difficoltà nell'esprimere le emozioni: personalità schizoide?
Salve, vi contatto in quanto avrei bisogno di un consulto per sapere se intraprendere o meno una terapia psicologica. Sono arrivata alla decisione di chiedere questo aiuto in quanto i miei problemi psicologici iniziano a limitarmi molto nella vita che vorrei vivere.
Innanzitutto vorrei sottolineare i miei aspetti della personalità che mi hanno portato ad identificarmi con il profilo schizoide:
— ostinazione
— apatia
— depressione
— affetti inappropriati con risolino ebete
— imprudenza nel pericolo
— angoscia, eccitazione senza apparente motivo
— esplosioni emotive incontrollate
— scarsa capacità decisionale
__ incapacità di esprimere emozioni
__ chiusura nel proprio mondo interiore
__estraneità
__diffidenza
__indipendenza
__solitaria, timida, riservato, poco espressiva. (Appaio fredda)
Nel periodo dell'adolescenza ho avuto periodi di depressione ed apatia.
Uscita dalle scuole superiori, ho provato a fare qualcosa per cambiare la mia vita: ho innanzitutto iniziato a curare il mio aspetto fisico che odiavo (soffro di acne e irsutismo), ho iniziato ad andare a correre per sentire le famose endorfine, sono riuscita perfino a lavorare in un call center per alcuni mesi (prima non riuscivo a chiamare neanche l'estetista!)
Ora ho 22 anni, sono iscritta al corso universitario di fisioterapia che tanto ho desiderato (dopo 3 tentativi di passare il test). Continuo a correre, faccio yoga e ho fatto un mini corso di meditazione.
E cosa più importante sono quasi 2 mesi che frequento un uomo.
Il problema è che ho problemi a lasciarmi andare con lui, sia nel piano fisico che emozionale.
Non riesco a dirgli cosa provo, sento e penso. Quando me lo chiede, mi chiudo nei miei lunghi e continui silenzi.
Vivo tutte le emozioni dentro di me e non riesco ad esternarle.
Non mi viene naturale baciarlo e toccarlo. Penso di continuo a cosa fare e come farlo ,e a cosa non fare.
Il mio corpo non risponde come sento realmente: l'altro giorno mi ha semplicemente accarezzato la pancia e senza il minimo controllo volontario l'ho fermato subito come se mi avesse infastidito, invece è stato l'incontrario, avevo provato una sensazione molto forte che forse mi ha preso alla sprovvista spaventandomi. Era una cosa nuova, che non mi succedeva le altre volte. Infatti più che piacere, quello che provo solitamente io con lui, lo descriverei con benessere, non desiderio.
Le cose da dire sono sicuramente ancora tante, ma spero di aver spiegato almeno in linea generale le mie difficoltà.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Innanzitutto vorrei sottolineare i miei aspetti della personalità che mi hanno portato ad identificarmi con il profilo schizoide:
— ostinazione
— apatia
— depressione
— affetti inappropriati con risolino ebete
— imprudenza nel pericolo
— angoscia, eccitazione senza apparente motivo
— esplosioni emotive incontrollate
— scarsa capacità decisionale
__ incapacità di esprimere emozioni
__ chiusura nel proprio mondo interiore
__estraneità
__diffidenza
__indipendenza
__solitaria, timida, riservato, poco espressiva. (Appaio fredda)
Nel periodo dell'adolescenza ho avuto periodi di depressione ed apatia.
Uscita dalle scuole superiori, ho provato a fare qualcosa per cambiare la mia vita: ho innanzitutto iniziato a curare il mio aspetto fisico che odiavo (soffro di acne e irsutismo), ho iniziato ad andare a correre per sentire le famose endorfine, sono riuscita perfino a lavorare in un call center per alcuni mesi (prima non riuscivo a chiamare neanche l'estetista!)
Ora ho 22 anni, sono iscritta al corso universitario di fisioterapia che tanto ho desiderato (dopo 3 tentativi di passare il test). Continuo a correre, faccio yoga e ho fatto un mini corso di meditazione.
E cosa più importante sono quasi 2 mesi che frequento un uomo.
Il problema è che ho problemi a lasciarmi andare con lui, sia nel piano fisico che emozionale.
Non riesco a dirgli cosa provo, sento e penso. Quando me lo chiede, mi chiudo nei miei lunghi e continui silenzi.
Vivo tutte le emozioni dentro di me e non riesco ad esternarle.
Non mi viene naturale baciarlo e toccarlo. Penso di continuo a cosa fare e come farlo ,e a cosa non fare.
Il mio corpo non risponde come sento realmente: l'altro giorno mi ha semplicemente accarezzato la pancia e senza il minimo controllo volontario l'ho fermato subito come se mi avesse infastidito, invece è stato l'incontrario, avevo provato una sensazione molto forte che forse mi ha preso alla sprovvista spaventandomi. Era una cosa nuova, che non mi succedeva le altre volte. Infatti più che piacere, quello che provo solitamente io con lui, lo descriverei con benessere, non desiderio.
Le cose da dire sono sicuramente ancora tante, ma spero di aver spiegato almeno in linea generale le mie difficoltà.
Vi ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Gentile Utente,
Le diagnosi devono erogarle i clinici, non i pazienti.
Lei ha elencato una serie di sintomi che non significano nulla senza un'adeguata interpretazione clinica e soprattutto senza un clinico competente
Se la qualità della sua vita e compromessa, immagino che sarebbe il caso di approfondire, una consulenza psicologica non è invasiva, n'è le puó arrecare danni
Leggo inoltre una certa tendenza a monitorare il suo corpo ed il silos mentire che potrebbe essere un sintomo d' ansia, ma siamo online e non si possono fare diagnosi cliniche
Le diagnosi devono erogarle i clinici, non i pazienti.
Lei ha elencato una serie di sintomi che non significano nulla senza un'adeguata interpretazione clinica e soprattutto senza un clinico competente
Se la qualità della sua vita e compromessa, immagino che sarebbe il caso di approfondire, una consulenza psicologica non è invasiva, n'è le puó arrecare danni
Leggo inoltre una certa tendenza a monitorare il suo corpo ed il silos mentire che potrebbe essere un sintomo d' ansia, ma siamo online e non si possono fare diagnosi cliniche
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Gentile utente,
gli psicologi che hanno approfondito il loro studio nella valutazione psicodiagnostica e che usano degli strumenti (test, questionari, etc.,,) mirati e validati potrebbero rispondere alla sua domanda.
Noi online non possiamo farlo.
Perché non prova a contattarne uno?
Cordiali saluti
gli psicologi che hanno approfondito il loro studio nella valutazione psicodiagnostica e che usano degli strumenti (test, questionari, etc.,,) mirati e validati potrebbero rispondere alla sua domanda.
Noi online non possiamo farlo.
Perché non prova a contattarne uno?
Cordiali saluti
Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.2k visite dal 16/09/2014.
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