Rifiuto del vasino e wc
Buongiorno, scrivo per mia figlia che ha 3 anni e 3 mesi.
Stiamo incontrando diverse difficoltà nell'eliminazione del pannolino.
Praticamente ci stiamo provando da maggio nei fine settimana e momenti liberi dal lavoro ma nulla, non vuole fare né pipì né cacca nel vasino. Si arrabbia molto quando le viene proposto.
Abbiamo provato con giochi, librini, non l'abbiamo mai colpevolizzata, né rimproverata o costretta.
A fine agosto, essendo in ferie, abbiamo tentato in maniera più decisa, lasciandola senza pannolino per una settimana: ha fatto pipì ovunque ed ha trattenuto la cacca per tutto il tempo ed alla fine, stremati, siamo tornati al pannolino.
E' un mesetto quindi che abbiamo accantonato il discorso, rimettendo il pannolino e ripromettendoci di riparlarne fra qualche mese. Anche perché la bambina in questi giorni sta affrontando l'inserimento alla materna e non volevamo mettere troppa carne al fuoco.
Le maestre della scuola materna però hanno storto il naso quando hanno saputo che mia figlia ha ancora il pannolino, affermando che i bimbi alla materna statale non devono averlo....
Alla fine ci siamo accordate che ne riparleremo dopo l'inserimento, per vedere di collaborare insieme per affrontare questo passaggio. Mi sono sembrate tutto sommato disponibili.
Ammetto di essere in ansia per questa cosa, davanti a lei non dò peso, ma in realtà non so come fare ed ho paura che questo rifiuto nasconda qualche blocco psicologico della bambina.
Le maestre poi con quell'uscita non hanno aiutato...
Lei per contro è serena, come al solito, testarda si, ma solare e vivace.
Vorrei un vostro consiglio su come affrontare la situazione, considerato che la sorella di 11 anni l'ha tolto praticamente da sola, quindi non so come affrontare questo rifiuto.
Pare proprio che la trattenga apposta, sia la pipì che la cacca, è capace quindi di controllarsi finché non ne può proprio più.
Quello che non vogliamo è ingaggiare una lotta di potere con la bambina su questa questione.
E' meglio attendere che sia la bimba a dare qualche segnale? E come si fa ad insegnare un passaggio che io reputo del tutto naturale?
Grazie.
Stiamo incontrando diverse difficoltà nell'eliminazione del pannolino.
Praticamente ci stiamo provando da maggio nei fine settimana e momenti liberi dal lavoro ma nulla, non vuole fare né pipì né cacca nel vasino. Si arrabbia molto quando le viene proposto.
Abbiamo provato con giochi, librini, non l'abbiamo mai colpevolizzata, né rimproverata o costretta.
A fine agosto, essendo in ferie, abbiamo tentato in maniera più decisa, lasciandola senza pannolino per una settimana: ha fatto pipì ovunque ed ha trattenuto la cacca per tutto il tempo ed alla fine, stremati, siamo tornati al pannolino.
E' un mesetto quindi che abbiamo accantonato il discorso, rimettendo il pannolino e ripromettendoci di riparlarne fra qualche mese. Anche perché la bambina in questi giorni sta affrontando l'inserimento alla materna e non volevamo mettere troppa carne al fuoco.
Le maestre della scuola materna però hanno storto il naso quando hanno saputo che mia figlia ha ancora il pannolino, affermando che i bimbi alla materna statale non devono averlo....
Alla fine ci siamo accordate che ne riparleremo dopo l'inserimento, per vedere di collaborare insieme per affrontare questo passaggio. Mi sono sembrate tutto sommato disponibili.
Ammetto di essere in ansia per questa cosa, davanti a lei non dò peso, ma in realtà non so come fare ed ho paura che questo rifiuto nasconda qualche blocco psicologico della bambina.
Le maestre poi con quell'uscita non hanno aiutato...
Lei per contro è serena, come al solito, testarda si, ma solare e vivace.
Vorrei un vostro consiglio su come affrontare la situazione, considerato che la sorella di 11 anni l'ha tolto praticamente da sola, quindi non so come affrontare questo rifiuto.
Pare proprio che la trattenga apposta, sia la pipì che la cacca, è capace quindi di controllarsi finché non ne può proprio più.
Quello che non vogliamo è ingaggiare una lotta di potere con la bambina su questa questione.
E' meglio attendere che sia la bimba a dare qualche segnale? E come si fa ad insegnare un passaggio che io reputo del tutto naturale?
Grazie.
[#1]
Gentile signora,
la bimba non ha alcun blocco psicologico ma, se mi permette, il problema è stato creato nel momento avete generato un po' di confusione nel togliere part time e poi rimettere il pannolino: la bimba è andata in confusione... Questo si chiama rinforzo intermittente e quindi è chiaro che non ci sono risultati sperati.
Posso chiederLe come mai non ha pensato a toglierlo prima?
In ogni caso non è necessario alcuna lotta con la bimba, è sufficiente un po' di pazienza e di determinazione. Se avete deciso di toglierlo, non rimettetelo più, aiutate con calma la bimba a riconoscere se ha bisogno del vasino e tollerate che faccia la pipì anche fuori dal vasino all'inizio...
la bimba non ha alcun blocco psicologico ma, se mi permette, il problema è stato creato nel momento avete generato un po' di confusione nel togliere part time e poi rimettere il pannolino: la bimba è andata in confusione... Questo si chiama rinforzo intermittente e quindi è chiaro che non ci sono risultati sperati.
Posso chiederLe come mai non ha pensato a toglierlo prima?
In ogni caso non è necessario alcuna lotta con la bimba, è sufficiente un po' di pazienza e di determinazione. Se avete deciso di toglierlo, non rimettetelo più, aiutate con calma la bimba a riconoscere se ha bisogno del vasino e tollerate che faccia la pipì anche fuori dal vasino all'inizio...
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Toglierlo prima di quando? L'anno scorso intende?
La pipì non la vuole proprio fare nel vasino, non sono incidenti, credo sia proprio un rifiuto.
Tolleriamo pipì fuori dal vasino da maggio, non è quello il punto, anzi....è che dopo 4 mesi non siamo mai arrivati al traguardo, se mi passa il termine.
Con agosto di mezzo, dove grazie alle ferie ed alla maggior disponibilità di tempo, l'abbiamo lasciata senza per una settimana, nella quale ha trattenuto sempre la cacca!
Il togliere il pannolino part time è dovuto al fatto che lavoriamo tutto il giorno ed al nido non c'è stata una strategia condivisa in questo senso.
Alla materna sono sembrati più decisi.
Quindi quando si deciderà, lo togliamo e basta? Notte e giorno?
Ed eventuali blocchi intestinali, infezioni ecc. dopo oltre una settimana che non evacua? Non ci dobbiamo preoccupare?
Grazie.
La pipì non la vuole proprio fare nel vasino, non sono incidenti, credo sia proprio un rifiuto.
Tolleriamo pipì fuori dal vasino da maggio, non è quello il punto, anzi....è che dopo 4 mesi non siamo mai arrivati al traguardo, se mi passa il termine.
Con agosto di mezzo, dove grazie alle ferie ed alla maggior disponibilità di tempo, l'abbiamo lasciata senza per una settimana, nella quale ha trattenuto sempre la cacca!
Il togliere il pannolino part time è dovuto al fatto che lavoriamo tutto il giorno ed al nido non c'è stata una strategia condivisa in questo senso.
Alla materna sono sembrati più decisi.
Quindi quando si deciderà, lo togliamo e basta? Notte e giorno?
Ed eventuali blocchi intestinali, infezioni ecc. dopo oltre una settimana che non evacua? Non ci dobbiamo preoccupare?
Grazie.
[#3]
Gentile Mamma,
Mi associo alle riflessioni già ricevute.
Immagino la sua fatica e disperazione nel non riuscire a togliere il panno, in effetti è sempre una tappa molto delicata.
Parto da lontano per cercare di rendere l' idea di quante variabili simboliche ruotino attorno alle feci, al suo trattenerle o non trattenerle.
Secondo la teoria psicoanalitica freudiana lo sviluppo della personalità avviene attraverso il superamento di alcuni stadi di crescita, detti "stadi psico-sessuali", ad essi sono legate alcune zone fisiche, dette zone erogene.
Lo sviluppo psicosessuale, sempre secondo la visione psicoanalitica, si suddivide in in 5 fasi:
fase orale, anale, fallica, di latenza e per finire genitale.
Lo stadio anale, che è quello che interessa a lei ed alla sua piccola e va dai 18 mesi ai tre anni circa ed inizia appunto con l'acquisizione del controllo sfinterico.
Con la defecazione il bambino sperimenta il piacere associato all' espellere o al trattenere le feci (stipsi/ encopresi, sono le due problematiche frequenti) e dal punto di vista simbolico la defecazione diventa un gesto che riguarda la tematica del "controllo" .
Trattenere le feci o lasciarle andare, consente al piccolo di sperimentare il controllo sul mondo esterno: defecare assume il significato di "dono" e generosità , mentre trattenerle di accumulo ed aggressività.
Il trattenere le feci è talvolta una "modalità di funzionamento psicologico" propria di una fase evolutiva precedente, quindi forse la piccola ha bisogno di tempo, adesso che sta facendo l' inserimento non è il caso di stressata e di fare un passo per volta verso l ' autonomia.
Se il disagio dovesse proseguire, pediatra e psicologo potrebbero aiutarla, anche perché la bambina sente la vostra ansia e tratterrà ancor di più le feci.
Consideri che in termini simbolici le feci sono in dono ed il trattenerle potrebbe essere un sintomo agito di un disagio.
Le ricordo però che siamo online e che sono solo ipotesi approssimative in funzione del suo racconto.
Mi associo alle riflessioni già ricevute.
Immagino la sua fatica e disperazione nel non riuscire a togliere il panno, in effetti è sempre una tappa molto delicata.
Parto da lontano per cercare di rendere l' idea di quante variabili simboliche ruotino attorno alle feci, al suo trattenerle o non trattenerle.
Secondo la teoria psicoanalitica freudiana lo sviluppo della personalità avviene attraverso il superamento di alcuni stadi di crescita, detti "stadi psico-sessuali", ad essi sono legate alcune zone fisiche, dette zone erogene.
Lo sviluppo psicosessuale, sempre secondo la visione psicoanalitica, si suddivide in in 5 fasi:
fase orale, anale, fallica, di latenza e per finire genitale.
Lo stadio anale, che è quello che interessa a lei ed alla sua piccola e va dai 18 mesi ai tre anni circa ed inizia appunto con l'acquisizione del controllo sfinterico.
Con la defecazione il bambino sperimenta il piacere associato all' espellere o al trattenere le feci (stipsi/ encopresi, sono le due problematiche frequenti) e dal punto di vista simbolico la defecazione diventa un gesto che riguarda la tematica del "controllo" .
Trattenere le feci o lasciarle andare, consente al piccolo di sperimentare il controllo sul mondo esterno: defecare assume il significato di "dono" e generosità , mentre trattenerle di accumulo ed aggressività.
Il trattenere le feci è talvolta una "modalità di funzionamento psicologico" propria di una fase evolutiva precedente, quindi forse la piccola ha bisogno di tempo, adesso che sta facendo l' inserimento non è il caso di stressata e di fare un passo per volta verso l ' autonomia.
Se il disagio dovesse proseguire, pediatra e psicologo potrebbero aiutarla, anche perché la bambina sente la vostra ansia e tratterrà ancor di più le feci.
Consideri che in termini simbolici le feci sono in dono ed il trattenerle potrebbe essere un sintomo agito di un disagio.
Le ricordo però che siamo online e che sono solo ipotesi approssimative in funzione del suo racconto.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Gentile Signora,
condivido in pieno le considerazioni della Collega e francamente anche la reazione delle maestre: se non ci sono problematiche mediche, non c'è motivo di tenere così a lungo il pannolino. La bambina è grande e, oltre all'impaccio fisico, rischia di trovarsi in situazioni imbarazzanti tra i nuovi compagni.
Avete parlato di questa vostra difficoltà con il pediatra della bambina?
Cosa vi consiglia, conoscendo la piccola e il suo ambiente da vicino?
Ritiene utile una visita urologica?
Al mattino, dopo aver trascorso tutta la notte, il pannolino è asciutto o no?
Allego una lettura sul tema:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2246-bambini-via-il-pannolino.html
Cordialmente,
condivido in pieno le considerazioni della Collega e francamente anche la reazione delle maestre: se non ci sono problematiche mediche, non c'è motivo di tenere così a lungo il pannolino. La bambina è grande e, oltre all'impaccio fisico, rischia di trovarsi in situazioni imbarazzanti tra i nuovi compagni.
Avete parlato di questa vostra difficoltà con il pediatra della bambina?
Cosa vi consiglia, conoscendo la piccola e il suo ambiente da vicino?
Ritiene utile una visita urologica?
Al mattino, dopo aver trascorso tutta la notte, il pannolino è asciutto o no?
Allego una lettura sul tema:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2246-bambini-via-il-pannolino.html
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#5]
Utente
La pediatra dice di non pressare la bimba, di non aver fretta.
L'ultima volta che le ho chiesto consiglio, non ha dato molta importanza alla questione. Di fare come stiamo facendo.
Al mattino il pannolino è pienissimo di pipì e al momento l'urologo non l'abbiamo preso in considerazione, perché la bimba non sembra abbia dolore o disagio fisico.
Per le gentili dottoresse che consigliano di togliere e basta: il fatto che ci abbiamo già provato e dopo svariati mesi non abbiamo ottenuto risultati, non ha nessun peso?Non si tiene in considerazione anche un'eventuale collaborazione del bimbo in questa fase così delicata? Se si oppone al vasino, blocca i bisogni, non ci sta comunicando che non è pronta a fare questo passo?
Ricordo che la bimba ha compiuto 3 anni a giugno.
Grazie.
L'ultima volta che le ho chiesto consiglio, non ha dato molta importanza alla questione. Di fare come stiamo facendo.
Al mattino il pannolino è pienissimo di pipì e al momento l'urologo non l'abbiamo preso in considerazione, perché la bimba non sembra abbia dolore o disagio fisico.
Per le gentili dottoresse che consigliano di togliere e basta: il fatto che ci abbiamo già provato e dopo svariati mesi non abbiamo ottenuto risultati, non ha nessun peso?Non si tiene in considerazione anche un'eventuale collaborazione del bimbo in questa fase così delicata? Se si oppone al vasino, blocca i bisogni, non ci sta comunicando che non è pronta a fare questo passo?
Ricordo che la bimba ha compiuto 3 anni a giugno.
Grazie.
[#6]
" Se si oppone al vasino, blocca i bisogni, non ci sta comunicando che non è pronta a fare questo passo? "
Può comunicativi tante cose, come avrà letto dalle svariate risposte :
Apatia, disagio psicologico, opposizione, controllo, controllo delle emozioni, manipolazione, ansia e così via....
Siamo online e da questa postazione si possono fare solo ipotesi.
Dovrebbe consultare uno psicologo de visu per approfondimenti e soprattutto per lavorare con voi genitori, per evitare di cronicizzare questa delicata fase di crescita
Può comunicativi tante cose, come avrà letto dalle svariate risposte :
Apatia, disagio psicologico, opposizione, controllo, controllo delle emozioni, manipolazione, ansia e così via....
Siamo online e da questa postazione si possono fare solo ipotesi.
Dovrebbe consultare uno psicologo de visu per approfondimenti e soprattutto per lavorare con voi genitori, per evitare di cronicizzare questa delicata fase di crescita
[#7]
" Se si oppone al vasino, blocca i bisogni, non ci sta comunicando che non è pronta a fare questo passo? "
Gentile signora,
come Le ho già scritto sopra, sarebbe opportuno modificare il punto di vista.
Lei parte dal presupposto che la bimba sia problematica e che Le stia comunicando qualcosa, come ad esempio non essere pronta ad usare il vasino.
Ma potremmo anche cambiare la prospettiva dalla quale stiamo guardando il problema e cercare di vedere che cosa potete fare voi adulti per aiutare la piccola. Lei scrive: "Alla materna sono sembrati più decisi." Come Le ho scritto anche sopra, è il rinforzo intermittente a confondere la bambina; sono necessarie pazienza ma anche determinazione.
Cordiali saluti,
Gentile signora,
come Le ho già scritto sopra, sarebbe opportuno modificare il punto di vista.
Lei parte dal presupposto che la bimba sia problematica e che Le stia comunicando qualcosa, come ad esempio non essere pronta ad usare il vasino.
Ma potremmo anche cambiare la prospettiva dalla quale stiamo guardando il problema e cercare di vedere che cosa potete fare voi adulti per aiutare la piccola. Lei scrive: "Alla materna sono sembrati più decisi." Come Le ho scritto anche sopra, è il rinforzo intermittente a confondere la bambina; sono necessarie pazienza ma anche determinazione.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 59.9k visite dal 15/09/2014.
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