Masturbazione ossessiva ragazzo

Salve, da ormai due anni al padre del mio ragazzo è venuto un ictus, ancora oggi non cammina bene e non parla quasi per niente.
Praticamente dalla vita normale di un ragazzo di 23 anni che faceva, dopo la grande paura che si è preso si è ritrovato a vivere solo e pure a badare a sua nonna. Quasi per un anno, perché la madre era sempre in giro per gli ospedali con il padre.
Noi stiamo insieme da cinque anni e solo recentemente lui mi ha confessato che dall'accaduto, lui ha iniziato a masturbarsi con delle foto di chiunque gli capiti, compresa mia madre, mia sorella, zie mie e sue, amiche, ecc.. Si masturbava anche in situazioni che lo mettevano a rischio. Ad esempio nella stanza accanto a dove c'era qualcuno, lasciando la porta aperta. A volte pure guardando dalla serratura del bagno.
Ora sono alcuni mesi che non fa più queste cose, perché dice che ha capito di aver sbagliato e che quando le faceva nemmeno si rendeva conto.
Queste cose le faceva però anche quando era più piccolo, quando veniva preso in giro dagli amichetti o quando veniva sgridato.
Io ora non so come comportarmi.. Anche perché provo molto fastidio che lui abbia fatto queste cose pure con la mia famiglia, in casa mia. Tanto da mandare a rotoli la nostra storia.
Lui ora sta facendo delle sedute da una psicologa, anche se dice di non averne bisogno. Per me è molto dura accettare la cosa..
Non capisco se sia grave o meno.. Non so più che devo fare..

Grazie..

[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Le compulsioni sono comportamenti messi in atto per gestire l'affettività e l'ansia. La masturbazione potrebbe dare la sensazione di una "scarica tensiva", quindi alleviare la percezione psico-fisica di alcuni stati emotivi.

>>Lui ora sta facendo delle sedute da una psicologa, anche se dice di non averne bisogno.<<
la motivazione è fondamentale così come la consapevolezza del proprio "status".

La scelta del percorso psicologico è stata suggerita da qualcuno?






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Germile Utente,
Anche io, come il Collega, ipotizzo che il suo ragazzo adoperi l' autoerotismo come anti ansia ed anti stress, ma la situazione dovrebbe essere analizzata su più fronti:


- il suo immaginario erotico ( perché utilizza foto di familiari?)
-se l' autoerotismo è di tipo compulsivo ed è l' unica forma di piacere sessuale?
- se ha disfunzioni sessuali nella vita a due?
-se ha delle problematiche con la regolamentazione degli impulsi ?(cibo, alcol droghe..pc, e così via..)
- la vostra coppia
- l' utilizzo della paura dell' essere scoperto per provare eccitazione

Immagino che la collega che lo sta seguendo si sarà posta le stesse domande

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

Lei scrive; "Per me è molto dura accettare la cosa..
Non capisco se sia grave o meno.. Non so più che devo fare...

Per quanto riguarda la gravità del comportamento, è hiaro che occorrerebbe una valutazione diretta, ma è anche vero che tali comportamenti, soprattutto se messi in atto fin da bambino e in condizioni di stress, sono appresi e riattuati perchè l'associazione tra il gesto e il senso di sollievo che può dare è immediata e tutti noi tendiamo a ripetere i comportamenti che in qualche modo ci fanno stre meglio.

Chiaramente da adulti siamo più raffinati rispetto ad un bambino, e quindi è opportuno imparare a modulare meglio tutto ciò e spero che la psicologa cui si è rivolto il Suo ragazzo (o ex? non l'ho capito) lo stia aiutando in questa direzione.

L'aspetto centrale della Sua richiesta però non mi pare tanto il comportamento di questo ragazzo, quanto la Sua reazione: che cosa fa fatica ad accettare? La masturbazione di questo ragazzo o il fatto che abbia utilizzato delle immagini della Sua famiglia? O la confidenza fatta o altro?

Lei dice che tutto ciò vi ha portati a chiudere la storia: è davvero per questo comportamento o vi erano altri problemi tra voi?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Io sposterei un po' la sua attenzione sul discorso dell'accettazione, dell'amore che vi lega lei e il suo ragazzo, o che dovrebbe legarvi.
Non pensa che porsi in un'ottica giuducante non sia una buona cosa per il.vostro rapporto? Vi sono fra voi delle questioni che gravano su di lei?? La sua posizione sembrerebbe poco accogliente delle tematiche del ragazzo e di voi come coppia. Ci ha pensato??

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#5]
Utente
Utente
La scelta del percorso psicologico è stata scelta da lui, ma dato che lui dice di aver superato già questa cosa, lo fa più che altro per capire il perché lo ha fatto.

In quel periodo eravamo una coppia normale, con rapporti regolari.
Non ha problematiche per quanto riguarda altri impulsi.

Io vorrei capire se è una reazione normale quello che fatto. Facendo così mi sembra che abbia mancato di rispetto me e la mia famiglia.

Come in tutte le coppie avevamo alti e bassi, ma niente di eclatante.
A parte il fatto, che sempre nello stesso periodo, lui si giocava tutto il suo stipendio a scommettere le partite di calcio. Mentendomi molte volte, portandomi a fidarmi poco di lui.. Ma passandoci sopra.
Poi confessandomi pure questo per me non è stato facile e non lo è tuttora.

Lui non gioca più da diversi mesi ormai e dice di aver superato pure il problema della masturbazione.

Grazie





[#6]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Io vorrei capire se è una reazione normale quello che fatto.<<
in genere questi comportamenti non possono essere definiti "normali", soprattutto se collegati ad altro come ad es. una psicopatologia.

>>lui si giocava tutto il suo stipendio a scommettere le partite di calcio.<<
come vede la questione è assai più complessa, perché anche in questo caso si tratta di una difficoltà nella gestione dell'impulsività (compulsività o dipendenza?).

>>lui dice di aver superato già questa cosa, lo fa più che altro per capire il perché lo ha fatto.<<
Questi disagi non spariscono da un giorno all'altro, soprattutto se sono comportamenti messi in atto sin dall'infanzia. In genere sono attenuati da un senso di colpa del tipo: "ho capito che ho sbagliato, non lo farò più", poi in particolari momenti si cede all'impulso e il circolo vizioso ricomincia.






[#7]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Condividendo le riflessioni e le indicazioni dei colleghi, aggiungo che Lei può sostenere in modo positivo il percorso terapeutico del suo ragazzo. Qualsiasi interpretazione ne dia lui, il percorso che sta facendo è l'unico modo per far chiarezza dentro di sè.
Per quanto riguarda Lei e il Suo malessere, consideri questi (di lui) comportamenti sono l'equivalente di una malattia: se la prenderebbe se lui si ammalasse di una malattia ad es. fisica?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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