Trauma infantile che si ripercuote sulla relazione
Un pomeriggio, mentre facevo l'amore con il mio ragazzo (stiamo insieme da due anni), sono scoppiata in lacrime, un attacco di panico direi.
Mi ha chiesto più volte che cosa avessi ma gli ho risposto solo che non volevo parlarne.. che era una cosa che nn potevo dirgli.
Non potevo dirgli che quand'ero piccola mio padre mi toccava e che me ne fossi ricordata proprio in quel momento.. Non volevo più pensarci, così gli ho chiesto di non parlarne più.
dopo mesi di calma apparente in cui lui si è sforzato di essere comprensivo è esploso. pensa ad un tradimento o che non ho considerazione di lui perchè non voglio condividere una cosa così importante con lui (ma lui non ha idea di cosa sia). ho continuato a dirgli che non volevo parlarne e basta e lui mi ha lasciata. non ha sopportato più questo dubbio e io non riesco a dargli torto. ma ora sto a pezzi.
non sopporto di averlo perso per questo. ma non ce la faccio ad affrontare le conseguenze che ci sarebbero se glielo dicessi.
ho un discreto rapporto con mio padre. ho sempre fatto finta che non fosse successo nulla e non ne ho mai parlato con nessuno.
se lo dicessi a lui non potrei più fare finta di niente. diventerebbe tutto reale e non so se riuscirei a tornare a casa dai miei (vivo da sola), andarci con lui… lasciare le cose come sono.
ma l’unico modo che ho di recuperare il nostro rapporto è confessargli tutto. ma come? E come affronto la situazione a casa?
Mi ha chiesto più volte che cosa avessi ma gli ho risposto solo che non volevo parlarne.. che era una cosa che nn potevo dirgli.
Non potevo dirgli che quand'ero piccola mio padre mi toccava e che me ne fossi ricordata proprio in quel momento.. Non volevo più pensarci, così gli ho chiesto di non parlarne più.
dopo mesi di calma apparente in cui lui si è sforzato di essere comprensivo è esploso. pensa ad un tradimento o che non ho considerazione di lui perchè non voglio condividere una cosa così importante con lui (ma lui non ha idea di cosa sia). ho continuato a dirgli che non volevo parlarne e basta e lui mi ha lasciata. non ha sopportato più questo dubbio e io non riesco a dargli torto. ma ora sto a pezzi.
non sopporto di averlo perso per questo. ma non ce la faccio ad affrontare le conseguenze che ci sarebbero se glielo dicessi.
ho un discreto rapporto con mio padre. ho sempre fatto finta che non fosse successo nulla e non ne ho mai parlato con nessuno.
se lo dicessi a lui non potrei più fare finta di niente. diventerebbe tutto reale e non so se riuscirei a tornare a casa dai miei (vivo da sola), andarci con lui… lasciare le cose come sono.
ma l’unico modo che ho di recuperare il nostro rapporto è confessargli tutto. ma come? E come affronto la situazione a casa?
[#1]
Gentile Ragazza,
Il Focus della questione non è se dire o meno la verità al suo ragazzo, ma forse dovrebbe dirla a se stessa.
Non è facendo finta di niente che supererà questo dolore, questo sconforto....ma elaborando, adeguatamente mediante una valutazione psicologica con un nostro collega.
Soltanto così potrà riporlo nel cassetto della sua memoria.
Sua madre non sa nulla?
Non sospetta nulla del suo disagio o ha sospettato in passato?
Ha sorelle,fratelli?
Il Focus della questione non è se dire o meno la verità al suo ragazzo, ma forse dovrebbe dirla a se stessa.
Non è facendo finta di niente che supererà questo dolore, questo sconforto....ma elaborando, adeguatamente mediante una valutazione psicologica con un nostro collega.
Soltanto così potrà riporlo nel cassetto della sua memoria.
Sua madre non sa nulla?
Non sospetta nulla del suo disagio o ha sospettato in passato?
Ha sorelle,fratelli?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Cara ragazza,
capisco il dolore che sta provando ancor più perchè il passato, ancora una volta, è venuto ad insultarla, ora, nella sua relazione col partner.
Ma come le diceva la collega, se lei non permette al dolore di scorrere per poi lasciarlo andare vi saranno sempre parti della sua esistenza inficiate da ciò che ha vissuto nel passato.
Una convinzione del genere va assolutamente portata in un setting terapeutico per elaborarla e come capita talvolta, e spero che sia anche il caso suo, per ridimensionarla.
Non le chiedo di raccontarci di più, ma la pregherei di farlo con un collega dal vivo della sua città. Insieme potrete capire quanto dei ricordi è reale, quanto, eventualmente, di intessuto immaginifico, la gamma di sentimenti contrastanti che lei ha provato e ancora prova rispetto all'accaduto.
La saluto caramente.
capisco il dolore che sta provando ancor più perchè il passato, ancora una volta, è venuto ad insultarla, ora, nella sua relazione col partner.
Ma come le diceva la collega, se lei non permette al dolore di scorrere per poi lasciarlo andare vi saranno sempre parti della sua esistenza inficiate da ciò che ha vissuto nel passato.
Una convinzione del genere va assolutamente portata in un setting terapeutico per elaborarla e come capita talvolta, e spero che sia anche il caso suo, per ridimensionarla.
Non le chiedo di raccontarci di più, ma la pregherei di farlo con un collega dal vivo della sua città. Insieme potrete capire quanto dei ricordi è reale, quanto, eventualmente, di intessuto immaginifico, la gamma di sentimenti contrastanti che lei ha provato e ancora prova rispetto all'accaduto.
La saluto caramente.
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 12/09/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.