bambino timoroso
Buongiorno dottore, le chiedo un consulto per mio figlio di 8 anni. E' un bambino molto intelligente e sensibile, ma purtroppo è pieno di paure. Non va in bagno da solo anche se è giorno, non vuole addormentarsi da solo nel suo letto, ma devo esserci io vicino a lui, a scuola non sopporta che la maestra possa alzare la voce per qualche motivo, inoltre ha un timore eccessivo del dolore......da ieri deve fare una cura con dei colliri per una congiuntivite allergica e non le dico gli attacchi di panico che si è fatto venire per la paura che queste goccie potessero provocargli chissà quale dolore! A niente sono valse le rassicurazioni di noi genitori, che cerchiamo in tutti modi di fargli superare questi problemi.
Faccio presente che abbiamo anche una bambina di 4 anni che non manifesta assolutamente le stesse paure del fratello, per cui escludo che il problema possa essere legato al comportamento di noi genitori che trattiamo ovviamente i bimbi allo stesso modo.Inoltre io da qualche anno non lavoro e mio marito è un insegnante, quindi abbiamo molto tempo da dedicare ai figli, siamo sicuramente presenti nella loro vita!
Le chiedo un consiglio su come fare per aiutare il nostro bambino e la ringrazio anticipatamente della risposta.
Mariarosaria
Faccio presente che abbiamo anche una bambina di 4 anni che non manifesta assolutamente le stesse paure del fratello, per cui escludo che il problema possa essere legato al comportamento di noi genitori che trattiamo ovviamente i bimbi allo stesso modo.Inoltre io da qualche anno non lavoro e mio marito è un insegnante, quindi abbiamo molto tempo da dedicare ai figli, siamo sicuramente presenti nella loro vita!
Le chiedo un consiglio su come fare per aiutare il nostro bambino e la ringrazio anticipatamente della risposta.
Mariarosaria
[#1]
Cara Mariarosaria,
in realtà esistono sempre delle differenze anche significative nel modo in cui gli stessi genitori crescono figli diversi: le basti considerare quale differenza avrete sicuramente riscontrato fra quando avete dovuto affrontare problemi e situazioni del tutto nuovi con il primo figlio e quando gli stessi problemi e situazioni non erano più nuove, con la seconda bambina.
Consideri inoltre che primogenito e secondogenito generano differenti emozioni e aspettative nei genitori, che sono influenzati anche ovviamente dal sesso dei figli nel rapportarsi con loro.
Di conseguenza non è affatto detto che l'assenza di paure nella seconda figlia significhi che il primi bambino, nato in un contesto differente, non manifesti queste paure per motivi legati al vostro comportamento.
In ogni caso da qui e senza conoscere direttamente la situazione è difficile dirle cosa possiate fare o cambiare, ma possiamo sicuramente aiutarvi a riflettere su alcuni aspetti che compongono il quadro.
Il bambino è sempre stato così ansioso o ci sono stati dei cambiamenti nel corso del tempo?
Come ha vissuto l'ingresso all'asilo e/o a scuola?
Quando è nato lo avete collocato a dormire nella sua stanza o lo avete tenuto nella vostra? Se sì, fino a quando?
Dopo il parto si è sentita preoccupata circa la gestione del bimbo? Si sentiva bene o era stanza e/o triste? Ha vissuto qualche particolare motivo di stress, ad esempio perchè si è trovata sola a casa con lui o perchè invece qualche parente (ad es. mamma o suocera) si intrometteva eccessivamente nella vostra routine?
Nè lei nè il padre dei bambini soffrite di ansia o ne avete mai sofferto?
in realtà esistono sempre delle differenze anche significative nel modo in cui gli stessi genitori crescono figli diversi: le basti considerare quale differenza avrete sicuramente riscontrato fra quando avete dovuto affrontare problemi e situazioni del tutto nuovi con il primo figlio e quando gli stessi problemi e situazioni non erano più nuove, con la seconda bambina.
Consideri inoltre che primogenito e secondogenito generano differenti emozioni e aspettative nei genitori, che sono influenzati anche ovviamente dal sesso dei figli nel rapportarsi con loro.
Di conseguenza non è affatto detto che l'assenza di paure nella seconda figlia significhi che il primi bambino, nato in un contesto differente, non manifesti queste paure per motivi legati al vostro comportamento.
In ogni caso da qui e senza conoscere direttamente la situazione è difficile dirle cosa possiate fare o cambiare, ma possiamo sicuramente aiutarvi a riflettere su alcuni aspetti che compongono il quadro.
Il bambino è sempre stato così ansioso o ci sono stati dei cambiamenti nel corso del tempo?
Come ha vissuto l'ingresso all'asilo e/o a scuola?
Quando è nato lo avete collocato a dormire nella sua stanza o lo avete tenuto nella vostra? Se sì, fino a quando?
Dopo il parto si è sentita preoccupata circa la gestione del bimbo? Si sentiva bene o era stanza e/o triste? Ha vissuto qualche particolare motivo di stress, ad esempio perchè si è trovata sola a casa con lui o perchè invece qualche parente (ad es. mamma o suocera) si intrometteva eccessivamente nella vostra routine?
Nè lei nè il padre dei bambini soffrite di ansia o ne avete mai sofferto?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Gentile Dott.ssa Massaro
la ringrazio per la veloce risposta e cerco di rispondere alle sue domande nel modo più preciso possibile.
Mio figlio è sempre stato un bambino tranquillo, prudente, anche se, ovviamente, le paure sono aumentate con la crescita e quindi la maggiore consapevolezza dei pericoli.
A scuola materna inizialmente piangeva anche perchè è molto legato a me, non sopporta di starmi lontano per molto tempo, poi si è ambientato bene. Purtroppo ha avuto una maestra molto severa che, a mio parere, ha contribuito a aumentare le sue paure. Per fortuna alle elementari ha una maestra molto più comprensiva e materna che lo stima molto. Le faccio presente che è un bambino estremamente affettuoso, ci ripete continuamente che ci vuole bene e ama sentirsi dire lo stesso, è sempre in cerca di conferme circa il nostro amore per lui. Ha vissuto la nascita della sorella con serenità, non le ha mai fatto del male, anzi, nonostante avesse solo 4 anni quando è nata, tendeva a proteggerla (e ancora oggi, tra un litigio è l'altro, ha un gran senso di protezione verso di lei). Ovviamente un minimo di gelosia c'è e ce lo fa notare quando scherziamo e giochiamo con la piccola, ma noi cerchiamo sempre di rassicurarlo sul nostro amore che è uguale per entrambi i figli.
Aggiungo che ha un carattere molto socievole, fa amicizia facilmente e tra i suoi amici, maschi e femmine è molto amato e ricercato, al dire delle maestre e dei genitori degli altri bambini, forse anche perchè è dolce e comprensivo, mai prepotente.
Io sono una mamma abbastanza serena, non particolarmente apprensiva, dopo il parto non ho avuto grossi problemi di ansia, salvo i primissimi giorni di adattamento alla nuova situazione. Mio marito invece ha sempre sofferto di depressione che però cura da anni e in casa, salvo rari casi, non si mostra particolarmente triste, anzi, spesso gioca e scherza con i bimbi.
Circa mamma e suocera, non ho problemi con loro e, per fortuna, non sono persone particolarmente invadenti.
Spero di essere stata chiara e se ha bisogno di altre informazioni mi faccia sapere.
Grazie mille
Mariarosaria
la ringrazio per la veloce risposta e cerco di rispondere alle sue domande nel modo più preciso possibile.
Mio figlio è sempre stato un bambino tranquillo, prudente, anche se, ovviamente, le paure sono aumentate con la crescita e quindi la maggiore consapevolezza dei pericoli.
A scuola materna inizialmente piangeva anche perchè è molto legato a me, non sopporta di starmi lontano per molto tempo, poi si è ambientato bene. Purtroppo ha avuto una maestra molto severa che, a mio parere, ha contribuito a aumentare le sue paure. Per fortuna alle elementari ha una maestra molto più comprensiva e materna che lo stima molto. Le faccio presente che è un bambino estremamente affettuoso, ci ripete continuamente che ci vuole bene e ama sentirsi dire lo stesso, è sempre in cerca di conferme circa il nostro amore per lui. Ha vissuto la nascita della sorella con serenità, non le ha mai fatto del male, anzi, nonostante avesse solo 4 anni quando è nata, tendeva a proteggerla (e ancora oggi, tra un litigio è l'altro, ha un gran senso di protezione verso di lei). Ovviamente un minimo di gelosia c'è e ce lo fa notare quando scherziamo e giochiamo con la piccola, ma noi cerchiamo sempre di rassicurarlo sul nostro amore che è uguale per entrambi i figli.
Aggiungo che ha un carattere molto socievole, fa amicizia facilmente e tra i suoi amici, maschi e femmine è molto amato e ricercato, al dire delle maestre e dei genitori degli altri bambini, forse anche perchè è dolce e comprensivo, mai prepotente.
Io sono una mamma abbastanza serena, non particolarmente apprensiva, dopo il parto non ho avuto grossi problemi di ansia, salvo i primissimi giorni di adattamento alla nuova situazione. Mio marito invece ha sempre sofferto di depressione che però cura da anni e in casa, salvo rari casi, non si mostra particolarmente triste, anzi, spesso gioca e scherza con i bimbi.
Circa mamma e suocera, non ho problemi con loro e, per fortuna, non sono persone particolarmente invadenti.
Spero di essere stata chiara e se ha bisogno di altre informazioni mi faccia sapere.
Grazie mille
Mariarosaria
[#5]
"forse con questo mi sono data già una prima risposta!"
Direi proprio di sì, anche perchè la mia domanda verteva sulle paure del bambino e non sulle sue!.. ^___^
A questo punto penso sia probabile che lei lo condizioni involontariamente con la sua ansia e che la strada giusta per intervenire sulle paure di suo figlio sia che lei si faccia dare una mano ad affrontare le sue personali paure.
Anche se pensa di non lasciarle trasparire, infatti, deve considerare che i bambini sono sensibilissimi agli stati d'animo dei genitori (e della madre in particolare) e che ne sono sempre condizionati.
Le segnalo questo articolo sull'argomento:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/2678-genitori-ansiosi-fanno-figli-ansiosi.html
Direi proprio di sì, anche perchè la mia domanda verteva sulle paure del bambino e non sulle sue!.. ^___^
A questo punto penso sia probabile che lei lo condizioni involontariamente con la sua ansia e che la strada giusta per intervenire sulle paure di suo figlio sia che lei si faccia dare una mano ad affrontare le sue personali paure.
Anche se pensa di non lasciarle trasparire, infatti, deve considerare che i bambini sono sensibilissimi agli stati d'animo dei genitori (e della madre in particolare) e che ne sono sempre condizionati.
Le segnalo questo articolo sull'argomento:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/2678-genitori-ansiosi-fanno-figli-ansiosi.html
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.6k visite dal 11/09/2014.
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