Troppa frutta
Buongiorno, sono una ragazza di 18 anni alta 170 cm e ultimamente, a seguito di numerose diete non riesco più a perdere peso. Dopo un periodo di anoressia circa due anni fa senza farci troppo caso ho raggiunto il peso di 43 chili partendo da più di 65, è seguito poi un periodo di abbuffate compulsive che mi ha fatto raggiungere i 50/55 chili in poche settimane. Vedendomi ingrassata e molto gonfia ho passato quasi tutto l'anno seguente alternano 5/6 giorni di totale digiuno a weekend di abbuffate fino a stare malissimo. Nonostante questi sacrifici il mio peso è rimasto abbastanza stabile sui 49/50 chili. Ora, da circa quattro mesi sto provando a mangiare regolarmente a tutti i pasti, anche se almeno una volta a settimana inizialmente non riuscivo ad evitare di abbuffarmi, ora scateno questi impulsi sulla frutta, sicuramente sentendomi meno in colpa che dopo aver mangiato scatole di biscotti pizze e pane a chili ma ancora questa fame incontrollata e il desiderio di riempirmi mi occupa la mente. Sono già seguita da una psicologa, dopo aver provato invano agopuntura, antidepressivi e rimedi naturali. Da quasi un mese pratico sport quasi tutti i giorni, circuit training e camminata veloce ma nonostante stia mangiando meglio di prima non riesco a dimagrire e il mio peso attuale supera i 57 chili. La mia giornata tipo consiste nel consumare per colazione una tazza di latte scremato con una mela grande oppure con una banana jogurt e un altro frutto. A pranzo petto di pollo seitan o fiocchi di latte con molta verdura e un frutto. A merenda mangio ancora un frutto e come cena solitamente pesce con molta verdura. Ci sono giornate in cui però essendo a casa verso le 11 del mattino consumo quantità esagerate di frutta, per esempio un melone intero con due tre pesche e pere, mele prugne tutte in una volta per poi saltare il pranzo e la cena sia per il gonfiore sia per le calorie eccessive che ho introdotto. Spesso dopo pranzo mi concedo due o tre pesche saltando la merenda. Secondo lei la perdita di peso è rallentata a causa dell'abuso di frutta? I carboidrati complessi sono per me la scintilla che fa scoppiare le abbuffate quindi non sono in grado di mangiarne nemmeno in piccole porzioni (senza mangiare a dismisura dopo). I valori della tiroide sono a posto, gli esami del sangue anche. è necessario ridurre la frutta? Anche troppa verdura non va bene? Sto molto attenta ad evitare condimenti e grassi di ogni tipo ad eccezione di poca frutta secca al mattino non tutti i giorni. In cosa sbaglio?
La ringrazio anticipatamente.
La ringrazio anticipatamente.
[#1]
>>>sono una ragazza di 18 anni alta 170 cm<<<
>>>il mio peso è rimasto abbastanza stabile sui 49/50 chili.<<<
Salve.
Con riferimento all'Indice di Massa Corporea i Suoi dati permettono di ottenere un valore compreso tra 17 e 17,30 corrispondente alla fascia del sottopeso.
Questo conferma, tra le altre cose, la difficoltà ad ottenere un ulteriore calo ponderale!
Dal Suo vissuto e dalla descrizione fatta del regime dietetico attuale si evince un chiaro disturbo del comportamento alimentare che, giustamente, merita le attenzioni dello specialista psicologo/psicoteraputa.
Nel Suo interesse e per un utile disamina della problematica sposto il consulto ai Colleghi Psicologi.
Prego.
>>>il mio peso è rimasto abbastanza stabile sui 49/50 chili.<<<
Salve.
Con riferimento all'Indice di Massa Corporea i Suoi dati permettono di ottenere un valore compreso tra 17 e 17,30 corrispondente alla fascia del sottopeso.
Questo conferma, tra le altre cose, la difficoltà ad ottenere un ulteriore calo ponderale!
Dal Suo vissuto e dalla descrizione fatta del regime dietetico attuale si evince un chiaro disturbo del comportamento alimentare che, giustamente, merita le attenzioni dello specialista psicologo/psicoteraputa.
Nel Suo interesse e per un utile disamina della problematica sposto il consulto ai Colleghi Psicologi.
Prego.
Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica
IL CONSULTO ONLINE NON SOSTITUISCE LA VISITA DIRETTA!
[#2]
Gentile Utente,
Mi associo alle riflessioni già ricevute dal dr. Marcolongo.
Dal suo racconto, con dovizia di particolari, amplificato dal controllo di tipo maniacale del cibo (qualità e quantità), immagino che lei debba ancora proseguire il percorso di tipo psicologico già intrapreso.
Nei distirbi del comportamento oro-alimentare, il cibo assolve svarite funzioni e significati simbolici:
un amore mancato, un amante caloroso, una madre accuditiva, un utero caldo nel quale rintanarsi....anti stress, anti ansia, sonnifero e così via...
Restituire al cibo il suo significato di nutrimento del corpo e non dell' anima, è compito di un nostro Collega de visu
Ha problematiche della sfera dell' affettività o sessuali ?
Mi associo alle riflessioni già ricevute dal dr. Marcolongo.
Dal suo racconto, con dovizia di particolari, amplificato dal controllo di tipo maniacale del cibo (qualità e quantità), immagino che lei debba ancora proseguire il percorso di tipo psicologico già intrapreso.
Nei distirbi del comportamento oro-alimentare, il cibo assolve svarite funzioni e significati simbolici:
un amore mancato, un amante caloroso, una madre accuditiva, un utero caldo nel quale rintanarsi....anti stress, anti ansia, sonnifero e così via...
Restituire al cibo il suo significato di nutrimento del corpo e non dell' anima, è compito di un nostro Collega de visu
Ha problematiche della sfera dell' affettività o sessuali ?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Ringrazio entrambi per la celere risposta, forse non mi sono spiegata correttamente riguardo il mio peso attuale che si aggira sui 57 o più chili. Si, a causa del cambiamento del mio corpo non ho più il coraggio di uscire, divertirmi e condurre una vita sentimentale. Il fenomeno delle abbuffate è scaturito proprio qualche mese dopo aver concluso una relazione fin troppo simbiotica con un ragazzo. Dagli incontri con la mia psicologa sono emersi però problemi nella comunicazione familiare, presenti da sempre, che durante quella relazione sentimentale non mi creavano squilibri. Nonostante i miei genitori si siano impegnati a modificare alcune abitudini il mio comportamento verso il cibo è cambiato solo leggermente e non riuscendo a perdere qualche chilo mangiando sano e regolarmente sono sempre meno motivata e il pensiero di Riempirmi per poi digiunare è sempre dietro l'angolo!
[#4]
Infatti le caratteristiche psicologiche dei disturbi alimentari sono proprio quelle che tu stai descrivendo e in particolare questa attenzione per le calorie e per il cibo (troppa frutta?).
La psicologa che ti segue ha coinvolto anche i tuoi genitori nella terapia?
Posso chiederti su quali aspetti state lavorando e in che modo?
Che scuola frequenti?
La psicologa che ti segue ha coinvolto anche i tuoi genitori nella terapia?
Posso chiederti su quali aspetti state lavorando e in che modo?
Che scuola frequenti?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
"Il fenomeno delle abbuffate è scaturito proprio qualche mese dopo aver concluso una relazione fin troppo simbiotica con un ragazzo. "
La simbiosi è una necessità inconscia di nutrimento- trattasi di un " amore affamato" che non regge la distanza, i meglio la giusta distanza per far funzionar un legame- di sanare antiche ferite ....forse mai cicatrizzate.
Se tali disturbi non vengono curati per bene e del tutto, sono sempre dietro l' angolo.
La fame, è solitamente una "fame d' amore".
Legga queste letture e mi faccia sapere cosa ne pensa.
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
La simbiosi è una necessità inconscia di nutrimento- trattasi di un " amore affamato" che non regge la distanza, i meglio la giusta distanza per far funzionar un legame- di sanare antiche ferite ....forse mai cicatrizzate.
Se tali disturbi non vengono curati per bene e del tutto, sono sempre dietro l' angolo.
La fame, è solitamente una "fame d' amore".
Legga queste letture e mi faccia sapere cosa ne pensa.
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
[#6]
Utente
Gentili Dr.sse, vi ringrazio per il tempo dedicatomi, rispondo alle vostre domande.
Si, anche i miei genitori stanno partecipando alla terapia con la psicologa, sia con me che da soli, trattiamo
argomenti generici soprattutto legati all'ambito familiare. Parliamo e commentiamo situazioni varie,ma nonostante molti mesi di terapia non ci sono stati miglioramenti. Non mi da consigli su come evitare di abbuffarmi o fissarmi eccessivamente sul controllo ossessivo del cibo, su come affrontare la vergogna di me stessa e il senso di colpa per far spendere soldi a loro. Mi sono ritirata dal liceo classico l'anno scorso proprio per vergogna di uscire di casa e per la mente occupata da altri pensieri
rispetto allo studio, commettendo un grave errore e passando mesi bruttissimi. Riprenderò quest'anno.
Gentile dr.ssa Randone, ho letto gli articoli e li trovo molto interessanti, ammetto di essermi già informata e di continuare a farlo su questi argomenti, ho capito come funzionano questi disturbi ma nel momento in cui mi prende la voglia di mangiare l'ansia mi fa stare malissimo e non riesco a frenarmi nonostante io sia a conoscenza delle conseguenze delle mie azioni, finisco così per punirmi nei giorni successivi e per ricascarci di nuovo.
Purtroppo quando una cosa mi piace tendo sempre ad esagerare, che sia il sesso, il fumo, l'alcool come in passato o il cibo come ora. Vorrei risolvere il problema senza dover trovare un rimedio momentaneo che lo mascheri ma non lo faccia sparire.
Si, anche i miei genitori stanno partecipando alla terapia con la psicologa, sia con me che da soli, trattiamo
argomenti generici soprattutto legati all'ambito familiare. Parliamo e commentiamo situazioni varie,ma nonostante molti mesi di terapia non ci sono stati miglioramenti. Non mi da consigli su come evitare di abbuffarmi o fissarmi eccessivamente sul controllo ossessivo del cibo, su come affrontare la vergogna di me stessa e il senso di colpa per far spendere soldi a loro. Mi sono ritirata dal liceo classico l'anno scorso proprio per vergogna di uscire di casa e per la mente occupata da altri pensieri
rispetto allo studio, commettendo un grave errore e passando mesi bruttissimi. Riprenderò quest'anno.
Gentile dr.ssa Randone, ho letto gli articoli e li trovo molto interessanti, ammetto di essermi già informata e di continuare a farlo su questi argomenti, ho capito come funzionano questi disturbi ma nel momento in cui mi prende la voglia di mangiare l'ansia mi fa stare malissimo e non riesco a frenarmi nonostante io sia a conoscenza delle conseguenze delle mie azioni, finisco così per punirmi nei giorni successivi e per ricascarci di nuovo.
Purtroppo quando una cosa mi piace tendo sempre ad esagerare, che sia il sesso, il fumo, l'alcool come in passato o il cibo come ora. Vorrei risolvere il problema senza dover trovare un rimedio momentaneo che lo mascheri ma non lo faccia sparire.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 8.9k visite dal 09/09/2014.
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