Ha anche fatto sedute e corsi di psicoterapia di gruppo con risultati praticamente inesistenti
Salve, chiedo un consulto per la mia compagna.
Lei ha 42 anni, e soffre da oltre 20 anni di attacchi di panico, che non è mai riuscita a risolvere in modo definitivo. In passato ha fatto varie cure ma si sono rivelate poco efficaci.
Ha anche fatto sedute e corsi di psicoterapia di gruppo con risultati praticamente inesistenti. Attualmente e da qualche anno assume questi : Zoloft 50mg x2 ogni mattina, Rivotril fino a 2 compresse quando si verifica l'attacco o il forte stato ansioso. I primi tempi che assumeva questi medicinali sembravano efficaci, ma nell'ultimo anno ha avuto una ricaduta, e adesso gli attacchi sembrano diventati molto frequenti, quasi giornalieri. La sua dottoressa le ha consigliato di proseguire con questi medicinali.
Consigliate di proseguire con questa cura, ritenete che sia efficace, cosa potrebbe fare per migliorare la sua situazione?
Vi ringrazio, saluti.
Lei ha 42 anni, e soffre da oltre 20 anni di attacchi di panico, che non è mai riuscita a risolvere in modo definitivo. In passato ha fatto varie cure ma si sono rivelate poco efficaci.
Ha anche fatto sedute e corsi di psicoterapia di gruppo con risultati praticamente inesistenti. Attualmente e da qualche anno assume questi : Zoloft 50mg x2 ogni mattina, Rivotril fino a 2 compresse quando si verifica l'attacco o il forte stato ansioso. I primi tempi che assumeva questi medicinali sembravano efficaci, ma nell'ultimo anno ha avuto una ricaduta, e adesso gli attacchi sembrano diventati molto frequenti, quasi giornalieri. La sua dottoressa le ha consigliato di proseguire con questi medicinali.
Consigliate di proseguire con questa cura, ritenete che sia efficace, cosa potrebbe fare per migliorare la sua situazione?
Vi ringrazio, saluti.
[#1]
Caro utente,
I tempi di cui mi parla sono veramente enormi. Venti anni di attacchi di panico e nessuna terapia riuscita mi sembra veramente inverosimile. Occorrerebbe sapere di più su come si sono svolte le vicissitudini terapeutiche in tutti questi anni ed inoltre esistono i limiti oggettivi di un consulto on line tra l'altro mediato da una terza persona.
In linea generale direi che la psicoterapia associata alla farmacoterapia potrebbe essere una soluzione. Come mai alla sua compagna non hanno consigliato prima tale abbinamento? e come mai dopo la fallimentare terapia di gruppo ha deciso di abbandonare tale strada? le modalità terapeutiche ed approcci non si riducono certo solo a quello da lei esperito. Quando scrive "la sua dottoressa" intende dire "la sua psichiatra"?
Ad ogno buon modo sarebbe opportuno che fosse la sua compagna direttamente a scriverci per comprendere meglio.
I tempi di cui mi parla sono veramente enormi. Venti anni di attacchi di panico e nessuna terapia riuscita mi sembra veramente inverosimile. Occorrerebbe sapere di più su come si sono svolte le vicissitudini terapeutiche in tutti questi anni ed inoltre esistono i limiti oggettivi di un consulto on line tra l'altro mediato da una terza persona.
In linea generale direi che la psicoterapia associata alla farmacoterapia potrebbe essere una soluzione. Come mai alla sua compagna non hanno consigliato prima tale abbinamento? e come mai dopo la fallimentare terapia di gruppo ha deciso di abbandonare tale strada? le modalità terapeutiche ed approcci non si riducono certo solo a quello da lei esperito. Quando scrive "la sua dottoressa" intende dire "la sua psichiatra"?
Ad ogno buon modo sarebbe opportuno che fosse la sua compagna direttamente a scriverci per comprendere meglio.
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
[#2]
Caro utente,
dal punto di vista farmacologico dovrebbe rivolgersi ad uno psichiatra.
Dal punto di vista psicologico le consiglio di insistere nella psicoterapia.
Ve ne sono alcune che le linee guida di Nizza "raccomandano" nella cura dei disturbi di panico" come la psicoterapia cognitivo comportamentale.
Ci aggiorni.
Saluti
dal punto di vista farmacologico dovrebbe rivolgersi ad uno psichiatra.
Dal punto di vista psicologico le consiglio di insistere nella psicoterapia.
Ve ne sono alcune che le linee guida di Nizza "raccomandano" nella cura dei disturbi di panico" come la psicoterapia cognitivo comportamentale.
Ci aggiorni.
Saluti
Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/
[#3]
Utente
Lei purtroppo non ha il pc, le avevo chiesto di scrivermi una lettera che avrei trascritto, invece mi ha comunicato solo le informazioni sui farmaci. Comunque ho scritto questi post seguendo le sue precise indicazioni, mi rendo conto che non è la stessa cosa.
La dottoressa a cui si rivolge da alcuni anni è una psichiatra della asl. Comunque lei sostiene che la cura attuale sia senz'altro più efficace di quelle sostenute in passato. Qualche tempo fa non ha avuto attacchi per moltissimi mesi e pensava di esserne venuta fuori, comunque gli attacchi erano molto rari, lo ricordo bene. Però probabilmente c'è stato qualche evento recente che le ha di nuovo scatenato questa situazione, infatti quelli di adesso più che attacchi come in passato, sembrano più uno stato di forte ansia con tachicardia che sopraggiunge, forse non come un vero e proprio attacco. Però le capita quasi ogni giorno, o nel tardo pomeriggio fino a sera.
Nei prossimi giorni dovrebbe anche avere un colloquio con una psicoterapeuta.
Saluti.
La dottoressa a cui si rivolge da alcuni anni è una psichiatra della asl. Comunque lei sostiene che la cura attuale sia senz'altro più efficace di quelle sostenute in passato. Qualche tempo fa non ha avuto attacchi per moltissimi mesi e pensava di esserne venuta fuori, comunque gli attacchi erano molto rari, lo ricordo bene. Però probabilmente c'è stato qualche evento recente che le ha di nuovo scatenato questa situazione, infatti quelli di adesso più che attacchi come in passato, sembrano più uno stato di forte ansia con tachicardia che sopraggiunge, forse non come un vero e proprio attacco. Però le capita quasi ogni giorno, o nel tardo pomeriggio fino a sera.
Nei prossimi giorni dovrebbe anche avere un colloquio con una psicoterapeuta.
Saluti.
[#4]
le consiglio questa lettura per le sue scelte terapeutiche
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#5]
"Nei prossimi giorni dovrebbe anche avere un colloquio con una psicoterapeuta"
Caro ragazzo,
come le dicevo, molto probabilmente, il mancato abbinamento ha permesso che i nodi irrisolti alla base dei disagi della sua partner si radicassero.
Far sparire il sintomo non significa sradicare la ragione inconscia che lo ha prodotto.
Ci faccia sapere con la psicoterapia come prosegue.
la saluto
Caro ragazzo,
come le dicevo, molto probabilmente, il mancato abbinamento ha permesso che i nodi irrisolti alla base dei disagi della sua partner si radicassero.
Far sparire il sintomo non significa sradicare la ragione inconscia che lo ha prodotto.
Ci faccia sapere con la psicoterapia come prosegue.
la saluto
[#6]
<< Qualche tempo fa non ha avuto attacchi per moltissimi mesi e pensava di esserne venuta fuori, comunque gli attacchi erano molto rari, lo ricordo bene. Però probabilmente c'è stato qualche evento recente che le ha di nuovo scatenato questa situazione >>
Gentile Utente,
è probabile che la sua compagna non abbia fino ad ora seguito un trattamento psicoterapeutico adeguato al suo disturbo. Dopo aver letto l'articolo del collega, si sarà fatto un'idea sui trattamenti più validi per il panico. I farmaci sono utili per placare l'ansia, ma non risolutivi in quanto, come appunto è capitato alla sua compagna, alla prima occasione c'è il rischio che si manifesti nuovamente la vulnerabilità ansiosa, riacutizzando i sintomi.
Cordialmente,
Gentile Utente,
è probabile che la sua compagna non abbia fino ad ora seguito un trattamento psicoterapeutico adeguato al suo disturbo. Dopo aver letto l'articolo del collega, si sarà fatto un'idea sui trattamenti più validi per il panico. I farmaci sono utili per placare l'ansia, ma non risolutivi in quanto, come appunto è capitato alla sua compagna, alla prima occasione c'è il rischio che si manifesti nuovamente la vulnerabilità ansiosa, riacutizzando i sintomi.
Cordialmente,
Dr. Andrea Epifani - Bologna
http://BolognaPsicologo.net
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.8k visite dal 08/09/2014.
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