Cambio della personalità

Salve scrivo a nome di un mio amico quindi purtroppo su alcune cose non potrò essere preciso. Il mio amico vive solo con il padre e raramente vedono altri parenti.
Il padre fino a Natale 2010 circa ha avuto sempre un comportamento pacato, piuttosto affettuoso. Poi da inizio 2011 nel giro di uno due giorni il suo comportamento è cambiato aumentando in negativo con il tempo. Insomma dal 2011 il padre di questo mio amico ha cominciato a diventare un bestemmiatore, si prende collera per niente, a volte anche violento tanto è vero che mi ha detto che in un momento d' ira è arrivato anche a mordergli la mano. Però non è una persona cattiva, è diventata(ma lo era da sempre) più chiusa del solito. Lui essendo l' unico che ci vive la vive piuttosto male, ma ha detto che ultimamente aveva raggiunto livelli elevatissimi, tanto è vero che ha risposto a parole e la cosa che ha notato è che inoltre gli cambia proprio lo sguardo, insomma sembra un' altra persona. La cosa che mi ha spinto a scrivervi sono due il morso il primo e la seconda anche che ultimamente il mio amico viene svegliato perchè il padre si mette al letto accanto a lui e lo sveglia insultandolo prendendolo a parolacce a volte dicendo cose anche senza senso. Vi scrivo perchè ho sentito parlare di persone che hanno avuto questo tipo di cambiamenti, però alla base vi era stata una malattia o un qualcosa al cervello, non so. Io ho sentito di un signore ormai anziano del mio quartiere che era molto religioso e che poi da quando ha avuto non so cosa bestemmia continuamente ed è diventato iracondo. Quindi vi volevo chiedere se potrebbe essere successo qualcosa anche al padre del mio amico a cosa potrebbero essere dovuti questi comportamenti e soprattutto se c' è qualche cura per evitarli. Vi ringrazio in anticipo e spero di essere comunque riuscito abbastanza preciso e comprensibile in modo che voi mi possiate rispondere.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, sarebbe utile segnalare questa situazione al Medico di Medicina Generale, al fine di decidere l'opportunità di una valutazione ed eventualmente l'invio ad uno specialista per maggiori approfondimenti.

Dalle informazioni che lei ci fornisce (che, come lei ha scritto, probabilmente sono tutte quelle in suo possesso, non essendo direttamente implicato nella vicenda) non mi è possibile nè indicare nè escludere alcuna problematica che potrebbe essere oggetto di attenzione.

Qualsiasi sia il problema alla base di questo repentino cambio di comprotamenti, sia esso di natura strettamente psicologica, sia di origine psicopatologica, o neurologica, psichiatrica, etc., merita certamente una presa in carico.

Altrimenti, da un punto di vista strettamente psicologico, rischia di determinare a sua volta una serie di problemi "a cascata" (peggioramento dei rapporti familiari, ulteriore isolamento, sensi di colpa, rabbia, paure, etc.) che potrebbero a loro volta rendere ancor più difficile intervenire.

E' già passato molto tempo da quando queste difficoltà sono insorte. Non mi sembra opportuno tergiversare ulteriormente.

Cordiali saluti
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Dr. Alessio Cammisa Psicologo, Psicoterapeuta 36
Buongiorno, non credo sia possibile ipotizzare una qualche diagnosi rispetto ad una ipotetica psicopatologia del padre del suo amico sulla base dei comportamenti del padre riferiti a lei da quest'ultimo e dei cambiamenti che pare ne stiano modificando il rapporto con il figlio. Tenuto conto del disagio che questi cambiamenti sembrano causare nel suo amico e che, possibilmente, sono espressione di un disagio sperimentato in primis dal padre, quello che lei potrebbe fare è consigliare al suo amico di proporre al padre una consulenza psicologica, allo scopo di poter stare meglio.
Con affetto.

Dr. Alessio Cammisa - Psicologo, Psicoterapeuta - Psicoanalisi, EMDR - www.alessiocammisa.it, tel. 379 107 6172; @psicologo.palermo.alcamo