Aiutare un depresso
Gentili medici,
scrivo perché sono davvero disperata poiché non so come gestire il rapporto con il mio fidanzato che al momento sta molto male. Da alcuni mesi ha cominciato a manifestare ansia, preoccupazioni spesso anche riguardo a nulla di realmente importante, cambiamenti di umore ma soprattutto molti momenti di apatia. Per questo motivo ho sempre riscontrato difficoltà nell'aiutarlo perché, a maggior ragione perché anch'io in passato ho avuto questi problemi, so che in quei momenti non c'è nulla che faccia stare meglio. Ciò che è peggiorato e che non riesco davvero a gestire è il fatto che ora incolpa me dei suoi problemi e mi tratta molto male. Sostiene che non gli offra aiuto e quando cerco di fargli capire che però mi sta trattando male, mi incolpa ancora di più perché lo faccio stare peggio rimproverandolo. Io cerco di trattarlo con le pinze, di ascoltarlo, di offrirgli la mia comprensione ma lui non si lascia aiutare ed anzi, al massimo mi ritiene la responsabile del suo dolore. A me dispiace ma mi ritengo colpevole e questo lo pensano anche tutti gli amici e familiari, perciò non lo dico per orgoglio ma davvero non c'entro nulla e, in realtà, non ci sono motivi per cui lui debba stare così male. Ora sta manifestando l'intenzione di voler chiudere la nostra storia ed io non posso nemmeno dirgli ciò che penso realmente per evitare di sentirmi accusare ancora. Non so davvero che cosa fare. Lui è già stato da dei medici ma dimostra scarsa volontà di volersi curare. Io cosa posso fare?
Grazie,
Denise
scrivo perché sono davvero disperata poiché non so come gestire il rapporto con il mio fidanzato che al momento sta molto male. Da alcuni mesi ha cominciato a manifestare ansia, preoccupazioni spesso anche riguardo a nulla di realmente importante, cambiamenti di umore ma soprattutto molti momenti di apatia. Per questo motivo ho sempre riscontrato difficoltà nell'aiutarlo perché, a maggior ragione perché anch'io in passato ho avuto questi problemi, so che in quei momenti non c'è nulla che faccia stare meglio. Ciò che è peggiorato e che non riesco davvero a gestire è il fatto che ora incolpa me dei suoi problemi e mi tratta molto male. Sostiene che non gli offra aiuto e quando cerco di fargli capire che però mi sta trattando male, mi incolpa ancora di più perché lo faccio stare peggio rimproverandolo. Io cerco di trattarlo con le pinze, di ascoltarlo, di offrirgli la mia comprensione ma lui non si lascia aiutare ed anzi, al massimo mi ritiene la responsabile del suo dolore. A me dispiace ma mi ritengo colpevole e questo lo pensano anche tutti gli amici e familiari, perciò non lo dico per orgoglio ma davvero non c'entro nulla e, in realtà, non ci sono motivi per cui lui debba stare così male. Ora sta manifestando l'intenzione di voler chiudere la nostra storia ed io non posso nemmeno dirgli ciò che penso realmente per evitare di sentirmi accusare ancora. Non so davvero che cosa fare. Lui è già stato da dei medici ma dimostra scarsa volontà di volersi curare. Io cosa posso fare?
Grazie,
Denise
[#1]
Psicologo
Gentile ragazza,
Purtroppo è davvero difficile cercare di aiutare qualcuno che non vuole essere aiutato. I trattamenti psicologici/psicoterapeutici non possono essere imposti (salvo i casi per i quali è previsto il TSO) e, di conseguenza, se il suo ragazzo si rifiuta di consultare uno psicologo, lei non può obbligarlo.
Lei scrive: "so che in quei momenti non c'è nulla che faccia stare meglio" in realtà sforzarsi di uscire, parlare con qualcuno, scrivere o dedicarsi ad attività piacevoli può aiutare gradualmente a migliorare il tono dell'umore. Potrebbe dunque cercare di stargli accanto, convincerlo a parlare dei suoi stati d'animo e spiegargli che è importante che lui riprenda tutte quelle attività che un tempo trovava piacevoli e che magari adesso non riescono a stimolarlo. Chiudendosi in se stesso e isolandosi dalle relazioni sociali rischia infatti di deprimersi.
Lei scrive inoltre: "Sostiene che non gli offra aiuto e quando cerco di fargli capire che però mi sta trattando male, mi incolpa ancora di più perché lo faccio stare peggio rimproverandolo". Quando si verificano delle alterazioni dell'umore in senso depressivo è possibile che siano presenti reazioni di rabbia e aggressività. Queste reazioni sono più presenti nei bambini e negli adolescenti, ma possono manifestarsi anche negli adulti. Ciò potrebbe spiegare perché il suo ragazzo in questo momento si comporta male con lei. D'altronde, quando si sta male è difficile relazionarsi con gli altri in maniera adeguata.
Vista la complessità della situazione sarebbe necessaria una consulenza psicologica diretta, in modo da valutare accuratamente i sintomi del suo partner e individuare le strategie d'intervento adeguate. Poiché non è possibile obbligarlo a rivolgersi a uno psicologo, potrebbe provare a suggerire al suo ragazzo l'idea di una terapia di coppia per via della sua decisione d'interrompere la relazione. Anche se in questo caso non sarebbe necessaria, potrebbe comunque essere un escamotage per farlo parlare con uno psicologo e per convincerlo a seguire una terapia individuale.
Cordialmente
Purtroppo è davvero difficile cercare di aiutare qualcuno che non vuole essere aiutato. I trattamenti psicologici/psicoterapeutici non possono essere imposti (salvo i casi per i quali è previsto il TSO) e, di conseguenza, se il suo ragazzo si rifiuta di consultare uno psicologo, lei non può obbligarlo.
Lei scrive: "so che in quei momenti non c'è nulla che faccia stare meglio" in realtà sforzarsi di uscire, parlare con qualcuno, scrivere o dedicarsi ad attività piacevoli può aiutare gradualmente a migliorare il tono dell'umore. Potrebbe dunque cercare di stargli accanto, convincerlo a parlare dei suoi stati d'animo e spiegargli che è importante che lui riprenda tutte quelle attività che un tempo trovava piacevoli e che magari adesso non riescono a stimolarlo. Chiudendosi in se stesso e isolandosi dalle relazioni sociali rischia infatti di deprimersi.
Lei scrive inoltre: "Sostiene che non gli offra aiuto e quando cerco di fargli capire che però mi sta trattando male, mi incolpa ancora di più perché lo faccio stare peggio rimproverandolo". Quando si verificano delle alterazioni dell'umore in senso depressivo è possibile che siano presenti reazioni di rabbia e aggressività. Queste reazioni sono più presenti nei bambini e negli adolescenti, ma possono manifestarsi anche negli adulti. Ciò potrebbe spiegare perché il suo ragazzo in questo momento si comporta male con lei. D'altronde, quando si sta male è difficile relazionarsi con gli altri in maniera adeguata.
Vista la complessità della situazione sarebbe necessaria una consulenza psicologica diretta, in modo da valutare accuratamente i sintomi del suo partner e individuare le strategie d'intervento adeguate. Poiché non è possibile obbligarlo a rivolgersi a uno psicologo, potrebbe provare a suggerire al suo ragazzo l'idea di una terapia di coppia per via della sua decisione d'interrompere la relazione. Anche se in questo caso non sarebbe necessaria, potrebbe comunque essere un escamotage per farlo parlare con uno psicologo e per convincerlo a seguire una terapia individuale.
Cordialmente
[#2]
Gentilissima,
Se il suo compagno ha manifestato questa presa di decisione, provi ad allontanarsi da lui per un po;
Non credo che una terapia di coppia sia efficace se non voluta da entrambi e mi pare di capire che lui sia distante anche alle cure della propria persona;
L'unica cosa da fare ripeto ed è una soluzione sofferta è quella di allontanarsi per un po da lui e vedere "da lontano e in silenzio" come si comporta.
In base alle sue reazioni potrà veramente capire cosa sta succedendo.
Cordialmente
Se il suo compagno ha manifestato questa presa di decisione, provi ad allontanarsi da lui per un po;
Non credo che una terapia di coppia sia efficace se non voluta da entrambi e mi pare di capire che lui sia distante anche alle cure della propria persona;
L'unica cosa da fare ripeto ed è una soluzione sofferta è quella di allontanarsi per un po da lui e vedere "da lontano e in silenzio" come si comporta.
In base alle sue reazioni potrà veramente capire cosa sta succedendo.
Cordialmente
Dr. Sara Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 06/09/2014.
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