Ansia,panico e depressione
Buonasera a tutti
sono un ragazzo di 21 anni con problemi sia fisiologici che psicologici da diversi anni. In particolare soffro di asma allergico e da affaticamento (fisicamente) dai 5 anni e di stati depressivi da diversi anni (almeno 10 anni). Ho avuto dai 16 ai 19 anni il vizio del fumo (ovvero mi svegliavo la mattina con il bisogno di fumare sigarette) dovuto a stati di nervosismo, arrivando a fumare anche 2 pacchetti da 20 al giorno. Fortunatamente sono riuscito a smettere. Non ho mai avuto altri vizi, non bevo abitualmente e non ho mai fatto uso di droghe pesanti di nessun genere. L'unica cosa che ho fatto negli ultimi 4 anni è stato di fumare ogni tanto cannabis e derivati (sono stato in Olanda un paio di volte) in maniera non del tutto occasionale (un po con gli amici e ogni tanto qualche canna per conto mio) e ne ho riscontrato effetti benefici come antidepressivo molto più efficaci rispetto allo Xerenase (che purtroppo ho preso e interrotto perchè mi faceva stare male). Non ho mai avuto effetti collaterali di nessun genere fino a metà del mese scorso quando ho iniziato ad avere attacchi di panico molto forti che (non so se per causalità o meno) si sono verificati dopo aver fumato sia "fumo" che "erba" e stati ansiosi anche senza aver fumato. La mia sensazione è di una forte oppressione al petto e un senso di mancanza d'aria che mi fa sentire un bruciore ai polmoni molto intenso accompagnato da una grande paura di infarto polmonare o cardiaco, o di contrarre qualche patologia sconosciuta incurabile e la sensazione di morte imminente. Ieri sono stato al pronto soccorso in seguito a un altro attacco di panico (sempre dopo aver fumato) , mi è stata misurata la saturazione (che era a 100) e il battito cardiaco (a 125-130) e mi è stato confermato che era un attacco di panico e non un attacco d'asma. Dopo tale episodio ovviamente ho deciso di smettere di bere e di fumare e di rivolgermi a uno specialista. La mia preoccupazione è: possibile che in tanti anni che ho fumato erba senza problemi e ogni tanto bevuto,solo adesso sto così male? C'è rischio che smettendo di colpo la mia situazione si aggravi? In che modo una eventuale interazione del principio attivo della cannabis può aver influenzato i miei attacchi d'ansia (sempre se sia clinicamente possibile)? Vi prego di non giudicarmi perchè la mia situazione è molto delicata, vorrei solo delle risposte chiare perchè ora come ora non so neanche se sia stato il fatto stesso di fumare o solo la mia testa a causarmi questi malesseri psicosomatici (o forse fisiologici). Vorrei solo un parere oggettivo (comprendendo che ovviamente questo non sostituisce il consulto medico).
sono un ragazzo di 21 anni con problemi sia fisiologici che psicologici da diversi anni. In particolare soffro di asma allergico e da affaticamento (fisicamente) dai 5 anni e di stati depressivi da diversi anni (almeno 10 anni). Ho avuto dai 16 ai 19 anni il vizio del fumo (ovvero mi svegliavo la mattina con il bisogno di fumare sigarette) dovuto a stati di nervosismo, arrivando a fumare anche 2 pacchetti da 20 al giorno. Fortunatamente sono riuscito a smettere. Non ho mai avuto altri vizi, non bevo abitualmente e non ho mai fatto uso di droghe pesanti di nessun genere. L'unica cosa che ho fatto negli ultimi 4 anni è stato di fumare ogni tanto cannabis e derivati (sono stato in Olanda un paio di volte) in maniera non del tutto occasionale (un po con gli amici e ogni tanto qualche canna per conto mio) e ne ho riscontrato effetti benefici come antidepressivo molto più efficaci rispetto allo Xerenase (che purtroppo ho preso e interrotto perchè mi faceva stare male). Non ho mai avuto effetti collaterali di nessun genere fino a metà del mese scorso quando ho iniziato ad avere attacchi di panico molto forti che (non so se per causalità o meno) si sono verificati dopo aver fumato sia "fumo" che "erba" e stati ansiosi anche senza aver fumato. La mia sensazione è di una forte oppressione al petto e un senso di mancanza d'aria che mi fa sentire un bruciore ai polmoni molto intenso accompagnato da una grande paura di infarto polmonare o cardiaco, o di contrarre qualche patologia sconosciuta incurabile e la sensazione di morte imminente. Ieri sono stato al pronto soccorso in seguito a un altro attacco di panico (sempre dopo aver fumato) , mi è stata misurata la saturazione (che era a 100) e il battito cardiaco (a 125-130) e mi è stato confermato che era un attacco di panico e non un attacco d'asma. Dopo tale episodio ovviamente ho deciso di smettere di bere e di fumare e di rivolgermi a uno specialista. La mia preoccupazione è: possibile che in tanti anni che ho fumato erba senza problemi e ogni tanto bevuto,solo adesso sto così male? C'è rischio che smettendo di colpo la mia situazione si aggravi? In che modo una eventuale interazione del principio attivo della cannabis può aver influenzato i miei attacchi d'ansia (sempre se sia clinicamente possibile)? Vi prego di non giudicarmi perchè la mia situazione è molto delicata, vorrei solo delle risposte chiare perchè ora come ora non so neanche se sia stato il fatto stesso di fumare o solo la mia testa a causarmi questi malesseri psicosomatici (o forse fisiologici). Vorrei solo un parere oggettivo (comprendendo che ovviamente questo non sostituisce il consulto medico).
[#1]
Psicologo
<<possibile che in tanti anni che ho fumato erba senza problemi e ogni tanto bevuto,solo adesso sto così male?>>
Sì, è possibile perché l'aggravamento richiede del tempo.
<<C'è rischio che smettendo di colpo la mia situazione si aggravi?
In che modo una eventuale interazione del principio attivo della cannabis può aver influenzato i miei attacchi d'ansia (sempre se sia clinicamente possibile)?>>
Questo dipende dalla specifica reattività del singolo individuo, verificabile tramite apposite analisi mediche.
P.S. Per Sua informazione sui danni a livello mentale, oltre a quelli fisici, Le aggiungo questo link:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/2602-cannabis-e-patologie-mentali.html
Sì, è possibile perché l'aggravamento richiede del tempo.
<<C'è rischio che smettendo di colpo la mia situazione si aggravi?
In che modo una eventuale interazione del principio attivo della cannabis può aver influenzato i miei attacchi d'ansia (sempre se sia clinicamente possibile)?>>
Questo dipende dalla specifica reattività del singolo individuo, verificabile tramite apposite analisi mediche.
P.S. Per Sua informazione sui danni a livello mentale, oltre a quelli fisici, Le aggiungo questo link:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/2602-cannabis-e-patologie-mentali.html
[#2]
Buongorno,
come le ha riferito il collega, vi sono diversi studi che hanno mostrato una correlazione significativa tra l'uso di cannabis e l'insorgenza di disturbi psichici, attacchi di panico compresi.
Secondo Wayne Hall e Louisa Dagenhardt al consumo di cannabis possono verificarsi degli effetti collaterali sia acuti che cronici.
Tra gli effetti collaterali acuti ci sono ansia e attacchi di panico, sintomi psicotici (a dosi elevate), depressione, mania, tentativi di suicidio.
Tra quelli cronici c'è la dipendenza di cannabis (circa un caso su dieci), bronchite cronica e funzione respiratoria compromessa nei fumatori regolari; sintomi psicotici (per i consumatori che ne fanno un uso massiccio), deterioramento cognitivo per i consumatori da più di 10 anni.
Nel caso avesse instaurato una dipendenza da questa sostanza, uno specialista (psichiatra, psicoterapeuta) potrà aiutarla a superarla.
Saluti,
come le ha riferito il collega, vi sono diversi studi che hanno mostrato una correlazione significativa tra l'uso di cannabis e l'insorgenza di disturbi psichici, attacchi di panico compresi.
Secondo Wayne Hall e Louisa Dagenhardt al consumo di cannabis possono verificarsi degli effetti collaterali sia acuti che cronici.
Tra gli effetti collaterali acuti ci sono ansia e attacchi di panico, sintomi psicotici (a dosi elevate), depressione, mania, tentativi di suicidio.
Tra quelli cronici c'è la dipendenza di cannabis (circa un caso su dieci), bronchite cronica e funzione respiratoria compromessa nei fumatori regolari; sintomi psicotici (per i consumatori che ne fanno un uso massiccio), deterioramento cognitivo per i consumatori da più di 10 anni.
Nel caso avesse instaurato una dipendenza da questa sostanza, uno specialista (psichiatra, psicoterapeuta) potrà aiutarla a superarla.
Saluti,
Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/
[#3]
Ex utente
Non penso di avere nessuna dipendenza da alcool o cannabis, fisicamente e psicologicamente non sento il bisogno di fumare o bere come quando fumavo le sigarette. Soltanto che da un mese a questa parte ogni minima alterazione mi causa il timore di sentirmi male e conseguentemente un attacco di panico. In passato fumare erba mi ha parzialmente aiutato a superare lo stress e mi ha allontanato da altre sostanze (come alcolici,sigarette "normali" e farmaci). Non sono uno di quelli che sostiene che fumare cannabis non sia nocivo (sono il primo ad ammetterlo) e per questo sto cercando di smettere, soltanto che sono preoccupato che anche altre sostanze a mia insaputa potrebbero causarmi attacchi di panico. Ho alcuni amici che ne fanno un uso abituale da molto più tempo di me e in dosi molto più massicce che non hanno avuto questi disturbi mai nella vita, ho per caso qualcosa di diverso? La cosa che ho notato è che il panico è durato molte ore dopo che l'effetto della sostanza si era esaurito (a volte si è protratto durante la notte). Questa notte per esempio pur non avendo fumato ho avuto sensazioni di apnea e disturbi del sonno. Ho persino paura che la stessa "lucidità mentale" possa causarmi ansia. Mi sento in trappola come devo comportarmi?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 05/09/2014.
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