Assecondare un'attrazione?

Egregi Dottori,
vi chiedo un piccolo aiuto perché mi sento un po' confuso.

Ho 32 anni; sto da un anno con la mia fidanzata che ha quattro anni più di me.
Tranne alcune brutte litigate, è sempre andato tutto bene, ci siamo amati da subito, nella sfera intima e sessuale abbiamo un'intensa intesa, c'è anche un bel coinvolgimento intellettuale.

Da un paio di mesi però, c'è una mia collega di 50 anni(neanche particolarmente avvenente) che mi fa delle avances molto esplicite, non nego che anch'io ho alimentato la cosa.
Il problema è che provo un'irresistibile attrazione sessuale nei suoi confronti e non so se riuscirò a trattenermi.
Per farvi capire meglio, io da sempre sono fortemente attratto dalle donne molto mature anche se le mie relazioni(alcune brevi, altre di alcuni anni) sono sempre state con delle coetanee.
Da ché ne ho memoria, nella mia sfera privata, mi sono sempre eccitato quasi unicamente con fantasie, filmati e quant'altro riguardanti rapporti tra donne mature e ragazzi adolescenti o scene incestuose madre figlio.

Molte volte mi dico che dovrei smetterla con questi giochini, ma poi, irrimediabilmente, quando siamo vicini per lavoro, vedo che cerco una sua frase, un'allusione piccante, dei contatti con questa persona e mi sento in colpa.
La mia fidanzata non ne sa nulla, non sospetta nulla;
le ho da poco chiesto se andiamo a convivere (perché lo desidero veramente) e lei ne è felice. Io attualmente vivo da solo da un paio d'anni, lei invece per una serie di motivi vive ancora con i suoi.

Ne ho parlato solo con una mia amica; lei dice che dovrei andare a fondo con questa donna, dovrei andarci a letto in sostanza, che così riuscirei a risolvere il complesso di edipo.
Per di più, la cinquantenne mi provoca, mi dice spesso che non crede che io sia innamorato della mia fidanzata, poiché dopo nemmeno un anno, nel periodo in cui si è generalmente più presi e innamorati, io sono così attratto da un'altra.
A volte penso che voglia tirare l'acqua al suo mulino, altre volte penso che in effetti è un po' strano, capisco cosa intende, anche perché il nostro rapporto di coppia non è ancora in una fasedi mancanza di stimoli, diciamo, anzi, mi sembra che non mi manchi nulla.

Sostanzialmente vi chiedo due cose:
- può essere che io non sia realmente innamorato della mia lei(anche se sono sempre stato straconvinto del contrario) altrimenti non proverei questa fortissima attrazione per l'altra? O sono innamorato della mia fidanzata però faccio fatica a rinunciare a un'occasione, quasi un sogno che ho sempre desiderato, perché mi sento molto lusingato dalle attenzioni di questa donna, una cosa che ho sempre visto quasi irraggiungibile? Preciso che non provo nulla di sentimentale per lei.
- E' vero, come dice la mia amica, che vivendomi un rapporto sessuale con questa donna risolverei il complesso di edipo, se è di questo che si tratta?
Ripeto, io non vorrei, ma faccio fatica a resisterle.

Grazie infinite.
Un saluto