Autolesionismo, pensieri suicidi..
Salve, sono una ragazza giovane e da poco ho ripreso ad avere pensieri suicidi, e praticare autolesionismo, cose che hanno iniziato a succede purtroppo già in età pediatrica(10 anni circa).
e negli ultimi tempi ho iniziato a soffrire pesantemente il mancato sonno, e a sentirmi "in pericolo" difronte a cose che normalmente non dovrebbero spaventare ad esempio il gas, la corrente elettrica ecc.. Fino ad avere veri e propri attacchi di panico, senza dimenticare sbalzi significativi tra depressione(penso che lo sia) e momenti di alta autostima ovviamente sto cercando aiuto da parte di psicologi ed a breve probabilmente inizierò ad andarci ma quel che speravo di sapere è se dati i seguenti sintomi io debba recarmi da uno psichiatra o se va bene un normale psicologo? Ed inolte vorrei sapere se nel caso necessitassi di uno psichiatra lo psicologo me ne indirizzerebbe uno?
e negli ultimi tempi ho iniziato a soffrire pesantemente il mancato sonno, e a sentirmi "in pericolo" difronte a cose che normalmente non dovrebbero spaventare ad esempio il gas, la corrente elettrica ecc.. Fino ad avere veri e propri attacchi di panico, senza dimenticare sbalzi significativi tra depressione(penso che lo sia) e momenti di alta autostima ovviamente sto cercando aiuto da parte di psicologi ed a breve probabilmente inizierò ad andarci ma quel che speravo di sapere è se dati i seguenti sintomi io debba recarmi da uno psichiatra o se va bene un normale psicologo? Ed inolte vorrei sapere se nel caso necessitassi di uno psichiatra lo psicologo me ne indirizzerebbe uno?
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gentile utente, qualsiasi professionista sarà in grado di re-inviarla ai vari colleghi in caso di necessità.
Tuttavia un approccio combinato (psichiatrico-farmacologico) e psicoterapeutico è in grado di garantire un maggior controllo sulla sintomatologia.
saluti
Tuttavia un approccio combinato (psichiatrico-farmacologico) e psicoterapeutico è in grado di garantire un maggior controllo sulla sintomatologia.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
Come già detto dal Collega sarebbe utile un approccio combinato.
Lei scrive :
"io debba recarmi da uno psichiatra o se va bene un normale psicologo? "
Le due figure sono differenti, con competenze e competenze differenti, l' uno non esclude l' altro.
A mio avviso, necessità di entrambi.
Come già detto dal Collega sarebbe utile un approccio combinato.
Lei scrive :
"io debba recarmi da uno psichiatra o se va bene un normale psicologo? "
Le due figure sono differenti, con competenze e competenze differenti, l' uno non esclude l' altro.
A mio avviso, necessità di entrambi.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Credo che non possa fare altrimenti.
Le condotte autolesive, sono una strategia disfunzionale per lenire il dolore psichico, spostandolo su quello fisico,sicuramente meno fra marcio e soprattutto arginabile.
Ripristinare quell' antico dialogo psiche / soma smaltito e dare vice al dolore e all' app biscia, sarà compito di un nostro Collega.
Le condotte autolesive, sono una strategia disfunzionale per lenire il dolore psichico, spostandolo su quello fisico,sicuramente meno fra marcio e soprattutto arginabile.
Ripristinare quell' antico dialogo psiche / soma smaltito e dare vice al dolore e all' app biscia, sarà compito di un nostro Collega.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 02/09/2014.
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