Terapia breve strategica

Buonasera
a causa di un malessere generale l'ex medico di medicina generale ha liquidato la questione sotto l'aspetto psichiatrico e dopo 5 minuti mi strappa la ricetta per igiene mentale senza avermi richiesto un minimo di analisi del sangue. decido di fidarmi e ho fatto male perché lo specialista psichiatra ha inquadrato la cosa di natura ansiosa e psicosomatica (senza richiedere o chiedere a me in sede di consulto se avevo fatto accertamenti) prescrivendo un farmaco chiamato paroxetina dicendomi che era un malessere prodotto dalla disfunzione di neuromediatori nel cervello e che questa sostanza avrebbe risolto tutto a patto di assumerlo per tutta la vita.
di ritorno a casa, leggendo le indicazioni terapeutiche ho letto la depressione e da allora è nata una fobia-ossessiva per il timore di poter un giorno soffrire di depressione.
allora sia per il malessere generale che per questa paura ho assunto questo farmaco inutilmente per mesi avvertendo sonnolenza e intontimento.
Faccio le analisi del sangue prescritte da un nuovo medico generico (no tiroide in quanto allora nessun medico me ne ha mai parlato)
mi è stato detto essere tutto ok e che la questione era chiaramente psichiatrica.
Da questo punto in poi altri psicofarmaci come laroxyl, cymbalta e cipralex assolutamente inutili e che l'unico effetto è stato di darmi sonnolenza, vertigini e intontimento MAI avuti prima.
Stanco di queste sostanze inutili e di sentire fantasie pseudo-scientifiche psichiatriche, scopro la TBS, e con la terapeuta abbiamo concordato un ciclo di 15 sedute a cadenza di 2 settimane e prescrizione di esercizi da fare a casa.
mi ha detto che la paura della depressione era un tratto fobico-ossessivo (che non si è mai scontrato con la mia vita in generale, non è mai cambiata e caratterialmente, non ci crederete non sono di facili preoccupazioni e affronto le avversità e le situazioni con il giusto piglio. (ho "solo" questa paura e nulla più).Questi esercizi consistevano e tutt'ora li applico in:
1- La mattina dovevo chiedermi come poter peggiorare la mia paura e scrivere i "metodi" su un foglio.
2-scrivere su un foglio la situazione, l'ora e il pensiero fatto per riattivare la paura (foglio da portare in seduta).
3-30 minuti al giorno della peggiore fantasia.
4-la peggior fantasia 5 min. al giorno al bisogno senza interrompere le attività in corso.
5-Domandarmi cosa farei se questa paura non esistesse? scrivere le risposte su un foglio
6- l'esercizio della peggiore fantasia anche scritto su un foglio che poi non andava riletto ma strappato.
la "fase più acuta" diciamo così si riesce a gestire con questi esercizi ma purtroppo non sono mai riuscito a vivere questa paura con maggiore distacco e serenità.
l'anno scorso, dopo le analisi della tiroide, scopro di avere il morbo di basedow e mi è stato dato il tapazole e il malessere generale si attenua di molto con la regolazione dei valori ormonali. Sbaglio ho non è possibile l'estinzione completa di questa paura? Vi ringrazio!
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(...)Sbaglio ho non è possibile l'estinzione completa di questa paura?(..)
gentile utente questa è una domanda espressione della sua ansia. La ricerca di conferme.
Segua gli esercizi prescritti e ne parli con il suo terapeuta. La costanza nell'applicazione è, in questa terapia, di fondamentale importanza dal momento in cui gli esercizi prescritti portano ad altre scoperte fondamentali per la terapia.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie per la risposta
la terapeuta mi dice che, in genere, questo tipo di intervento ha la capacità, applicando con costanza, gli esercizi di scardinate la paura facendola svanire affrontando ciò che si teme....
arrivati alla fine e non centrando questo obbiettivo che ci siamo prefissati fin dall'inizio ho tenuto in considerazione questo aspetto che poi è la domanda che ho posto....non è tanto dettata dall'ansia in sé ma se uno fa una terapia, si fissano degli obbiettivi e si lavora per raggiungerli, se questi non vengono centrati mi sembra naturale che un si domandi perché....
se poi questa domanda è espressione della mia ansia perché voglio delle conferme allora non so...

[#3]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>ho "solo" questa paura e nulla più<<
questa paura non è solo un pensiero ricorrente e staccato dal resto, è semplicemente un sintomo di natura ossessiva, quindi qualcosa probabilmente legato ad un disturbo d'ansia.

Dietro il disturbo d'ansia (ammesso che questa sia la diagnosi corretta) c'è la personalità del paziente, ossia tutto un ventaglio di aspetti del sé che devono necessariamente essere presi in considerazione nel processo terapeutico.

La psicoterapia non funziona come la medicina (diagnosi e cura), è un processo complesso che vede come perno centrale la relazione terapeuta-paziente.

>>Sbaglio o non è possibile l'estinzione completa di questa paura?<<
a questa domanda non possiamo rispondere, per diversi motivi. Un po' perché non conosciamo il suo caso direttamente, un po' perché a mio avviso sarebbe opportuno conoscere tanti altri aspetti della sua vita, magari mettendo da parte la domanda stessa, perché rischia di diventare qualcosa di troppo "ingombrante" e poco utile all'interno del percorso di cambiamento.






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#4]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentilissimi
come accennavo al primo post in vita mia non ho mai avuto problemi di ansia, fobie e quant'altro.
un giorno ho avuto un malessere generale che poi si è mantenuto fino a quando non ho scoperto essere causato dall'ipertiroidismo.
prima di questa disfunzione ormonale, mi veniva detto essere di origine ansiosa e quindi mi sono stati prescritti i precedenti farmaci che non sono serviti assolutamente a nulla se non a dare sonnolenza e intontimento.
strada farmacologica che non terrò mai più in considerazione come anche la psichiatria che a parte raccontarmi questioni pseudo-biologiche e prescrivere questi "farmaci" non ha portato proprio da nessuna parte, anzi da quando mi è stato prescritta la paroxetina (all'epoca sapevo che l'ansia si calmava con ansiolitici) leggendo nel bugiardino essere un farmaco per la depressione mi sono beccato questa fobia. in più non credo proprio che una fobia, seppur ossessiva si "curi" con psicofarmaci e che ci siano questioni chimiche di fondo come anche la diagnosi per forza.

"Dietro il disturbo d'ansia (ammesso che questa sia la diagnosi corretta) c'è la personalità del paziente, ossia tutto un ventaglio di aspetti del sé che devono necessariamente essere presi in considerazione nel processo terapeutico"

questa paura è l'unico "sintomo" che presento, non lamento nient'altro. certo, essere liberi da questa paura per me significa essere più generalmente sereno.
conosco il circolo che la mantiene grazie alle sedute e non ho più la "pressione" di cercare rassicurazione a tal riguardo.
tutti mi hanno sempre detto che si trattava di una paura a matrice fobico-ossessiva.
con la terapeuta ho instaurato subito una vera empatia, mi fido e applico senza alcuna riserva le sue prescrizioni come vado regolarmente alle sedute.
alla prima seduta "conoscitiva" ha indagato un po' sulla mie caratteristiche generali e poi alle tentate soluzioni che generano/alimentano la fobia.
individuate queste sono state bloccate (con l'esercizio del come fare per peggiorare la mia situazione emergevano chiare). fu questa la domanda che mi ha rivolto alla seduta conoscitiva chiedendomi di portare le risposte scritte alla seduta successiva.
Capisco che la cosa avviene gradualmente e non è un problema per me aspettare.
so bene che se qualcosa non mi va a genio cerco di "reagire" a stimoli fisiologici/psicologici negativi come tristezza etc...perché li collego alla depressione.
spero pian piano di vivere con maggiore distacco questa fobia.

Con stima

[#5]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Forse non ha compreso che la sua fobia e' gia' un disturbo d'ansia e questa viene mantenuta e creata (come sintomo) proprio perche' non riesce a trovare un altro modo per canalizzare le sue emozioni nagative o dare un senso diverso all'esperienza.






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