Calo lipotimico o attacco di panico?
Gent.li dottori,
Scrivo per conto di mio fratello che ha quasi diciotto anni, li compirà il prossimo gennaio. La cosa mi preoccupa un po' perché ci sono passato anche io e cercando di stargli vicino per questo non ottengo risultati. In pratica sabato sera mio fratello tornando da una normale giornata di mare, durante la quale si sentiva con la pesantezza allo stomaco. Tornando con il treno durante il tragitto mio fratello accusava di sentirsi svenire, arrivato a destinazione mettendosi sdraiato sulla panchina le cose non accennavano a migliorare. Arrivato il 118, i medici, tratti da erronei riferimenti di genitori ecc. hanno addebitato il fatto ad un colpo di calore dovuto a insolazione. Arrivato in ospedale, trattato con fisiologica mio fratello si riprende un po' ma tuttora permangono dei sintomi che io forse per esperienza personale, in quanto ne ho sofferto in passato, li attribuirei ad attacchi di panico. La mattina, ieri e oggi, si sveglia con inappetenza e nausea, conati di vomito "a vuoto" e non vuole uscire perché anche ieri sera è uscito e ha avuto una vampata di calore che gli ha fatto diventare rosso il viso e sensazione di svenimento. Le analisi che gli hanno fatto al pronto soccorso non hanno riscontrato niente, solamente amilasi pancreatica a 20 con il minimo a 22 e attività protrombina bassa( di questo ne soffre già di suo ma è sotto controllo). La cosa che mi fa " imbestialire" è come i dottori si facciano influenzare da che dicono le altre persone non competenti in materia, per esempio, è stato sotto il sole, quindi la causa è quella, senza riuscire a "neutralizzare" la cosa. Io penso sia una questione solo della mia provincia che non è ben servita in fatto di competenza di medici. Cmq la mia domanda é questa, in questo caso se fossero attacchi di panico, data la giovanissima età, occorre per forza ricorrere all'utilizzo di medicinali? come posso aiutare mio fratello? oggi ha la visita con il curante ( una sostituta in realtà) .
Vi ringrazio molto, questa cosa mi desta un po? di preoccupazioni
Cari saluti
Scrivo per conto di mio fratello che ha quasi diciotto anni, li compirà il prossimo gennaio. La cosa mi preoccupa un po' perché ci sono passato anche io e cercando di stargli vicino per questo non ottengo risultati. In pratica sabato sera mio fratello tornando da una normale giornata di mare, durante la quale si sentiva con la pesantezza allo stomaco. Tornando con il treno durante il tragitto mio fratello accusava di sentirsi svenire, arrivato a destinazione mettendosi sdraiato sulla panchina le cose non accennavano a migliorare. Arrivato il 118, i medici, tratti da erronei riferimenti di genitori ecc. hanno addebitato il fatto ad un colpo di calore dovuto a insolazione. Arrivato in ospedale, trattato con fisiologica mio fratello si riprende un po' ma tuttora permangono dei sintomi che io forse per esperienza personale, in quanto ne ho sofferto in passato, li attribuirei ad attacchi di panico. La mattina, ieri e oggi, si sveglia con inappetenza e nausea, conati di vomito "a vuoto" e non vuole uscire perché anche ieri sera è uscito e ha avuto una vampata di calore che gli ha fatto diventare rosso il viso e sensazione di svenimento. Le analisi che gli hanno fatto al pronto soccorso non hanno riscontrato niente, solamente amilasi pancreatica a 20 con il minimo a 22 e attività protrombina bassa( di questo ne soffre già di suo ma è sotto controllo). La cosa che mi fa " imbestialire" è come i dottori si facciano influenzare da che dicono le altre persone non competenti in materia, per esempio, è stato sotto il sole, quindi la causa è quella, senza riuscire a "neutralizzare" la cosa. Io penso sia una questione solo della mia provincia che non è ben servita in fatto di competenza di medici. Cmq la mia domanda é questa, in questo caso se fossero attacchi di panico, data la giovanissima età, occorre per forza ricorrere all'utilizzo di medicinali? come posso aiutare mio fratello? oggi ha la visita con il curante ( una sostituta in realtà) .
Vi ringrazio molto, questa cosa mi desta un po? di preoccupazioni
Cari saluti
[#1]
Caro utente,
è molto comprensibile la sua preoccupazione per lo stato di salute di suo fratello.
In ottica di valutazione differenziale, è meglio prima che si escludano delle possibili problematiche fisiche.
Prima di fare una diagnosi di disturbo d'ansia, che potrebbe generare una sintomatologia simile a quella da lei presentata, occorre che suo fratello si rechi da uno psicologo o da uno psicoterapeuta.
Saranno poi questi professionisti a fare una diagnosi e a stabilire un eventuale trattamento, che non è detto preveda l'utilizzo di psicofarmaci.
Saluti,
è molto comprensibile la sua preoccupazione per lo stato di salute di suo fratello.
In ottica di valutazione differenziale, è meglio prima che si escludano delle possibili problematiche fisiche.
Prima di fare una diagnosi di disturbo d'ansia, che potrebbe generare una sintomatologia simile a quella da lei presentata, occorre che suo fratello si rechi da uno psicologo o da uno psicoterapeuta.
Saranno poi questi professionisti a fare una diagnosi e a stabilire un eventuale trattamento, che non è detto preveda l'utilizzo di psicofarmaci.
Saluti,
Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/
[#2]
Ex utente
La ringrazio gent. mo dottore,
La situazione non accenna a migliorare purtroppo.
Mio fratello è stato dal curante che gli ha prescritto contro la nausea che aveva il Levopraid 25 mg da assumere primo di ogni past (3 volte al dì) ma nonostante ciò mio fratello quando esce con gli amici in motorino, dopo un po', gli prendono giramenti e voglia di vomitare e torna a casa e non vuole più uscire.
Sono veramente preoccupato, il curante ha sciolto ogni dubbio sulla natura organica, ha solo detto che potrebbe trattarsi di problema legato alle orecchie che potrebbe dargli quel tipo di fastidi. Domani ha un altro appuntamento, vedremo. Però non voglio che mio fratello si rinchiuda in casa, assolutamente.
Vi ringrazio
Cordiali saluti
La situazione non accenna a migliorare purtroppo.
Mio fratello è stato dal curante che gli ha prescritto contro la nausea che aveva il Levopraid 25 mg da assumere primo di ogni past (3 volte al dì) ma nonostante ciò mio fratello quando esce con gli amici in motorino, dopo un po', gli prendono giramenti e voglia di vomitare e torna a casa e non vuole più uscire.
Sono veramente preoccupato, il curante ha sciolto ogni dubbio sulla natura organica, ha solo detto che potrebbe trattarsi di problema legato alle orecchie che potrebbe dargli quel tipo di fastidi. Domani ha un altro appuntamento, vedremo. Però non voglio che mio fratello si rinchiuda in casa, assolutamente.
Vi ringrazio
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 01/09/2014.
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