Difficoltà a leggere ad alta voce
Salve sono una ragazza di 23 anni circa...e ho un problema che non sò come risolvere. Perchè non sò a chi rivolgermi. si tratta delle mia difficoltà a leggere ad alta voce e per questo anche a scuola ho avuto molta difficoltà e sono stata bocciata due volte. Quest'anno ho scoperto che ho un problema di deglutizione atipica dovuto al fatto che da piccolina tenevo il dito in bocca. Premetto che mi piace leggere ma faccio proprio fatica leggere ad alta voce...confondo le parole, mi fa male la lingua dopo poco che ho iniziato e dura per parecchio tempo tanto che inizio a bere molto...e non comprendo ciò che ho letto a differenza di quando lo faccio mentalmente. Mi potete dare qualche consiglio magari a chi rivolgermi perchè mi piacerebbe continuare gli studi o letto dei libri sulle tecniche di memorizzazione che mi hanno aiutato ma questa cosa influisce purtroppo molto sullo studio. Grazie
[#1]
Gentile Ragazza,
Prima di comprendere cosa fare, bisognerebbe sapere cos' ha realmente
Un otorino dovrebbe visitarla per sapere se ha ancora delle difficoltà bucco articolato rei, poi eventualmente una logopedista
Fatto ciò, un nostro collega per comprendere se ci sono quote d' ansia che le impediscono sia la verbalizzazione, che la successiva comprensione
Ci dia notizie in seguito, se desidera
Prima di comprendere cosa fare, bisognerebbe sapere cos' ha realmente
Un otorino dovrebbe visitarla per sapere se ha ancora delle difficoltà bucco articolato rei, poi eventualmente una logopedista
Fatto ciò, un nostro collega per comprendere se ci sono quote d' ansia che le impediscono sia la verbalizzazione, che la successiva comprensione
Ci dia notizie in seguito, se desidera
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Utente
Salve la ringrazio per la sua risposta...seguirò il suo consiglio sulla lopedista che mi era già stato consigliato e sull'otorino. Non credo però che ci sia un aspetto di ansia perchè nella mia vita anche se breve ho affrontato molte prove e difficoltà insieme anche a molte gioie che mi hanno portato ad avere una buona conoscenza di me stessa e posso affermare con tranquillità che non trovo difficoltà o disagio a stare al centro dell'attenzione e ha parlare con le persone. Posso affermarlo con tranquillità anche perchè esso avviene sia quando sono da sola che in presenza di persone come quando leggevo ad alta voce a scuola che venivo sempre criticata dai miei professori che invece di chiedersi se ci fosse una causa dietro hanno deciso di criticare con commenti non piacevoli di fronte alla classe e nonostante ciò io continuavo a leggere e lasciavo scivolare i commenti negativi di questi professori senza stare molto male proprio perchè ho una buona conoscenza di me stessa e cercavo comunque di leggere ad alta voce ogni qualvolta c'era la richiesta proprio perchè mi piace...e perchè ritengo che i commenti negativi non debbano far star male proprio perchè le parole non fanno male e lo affermo proprio per il mio vissuto. Con questo non voglio dire che non si debbano ascoltare le critiche ma solo non stare male, perchè ci saranno sempre delle persone che pensanomale di te per qualsiasi cosa si voglia...però e facile criticare e molto più difficile aiutare. Ho voluto rispondere in modo completo al dubbio dell'ansia perchè ci saranno persone che leggeranno queste richiesta di consulto e mi fa piacere affermare ciò perchè c'è chi per qualche critica soprattutto in giovane età ci sta male e si rifiuta di fare qualcosa a causa di queste critiche. La ringrazio le faro sapere riguardo alla logopedia e all'otorino. Arrivederci.
[#3]
Gentile ragazza, per capire meglio la problematica, chiedo: in quali contesti attualmente le viene chiesto di leggere ad alta voce? Infatti, generalmente, la lettura ad alta voce è richiesta nei primi anni della scuola elementare, per consentire alla maestra di controllare la correttezza dell'abbinamento tra segno e suono. I bambini a cui, alla fine della seconda elementare, viene diagnosticata la dislessia, poiché velocità e correttezza risultano estremamente al di sotto della media (in assenza di deficit sensoriali e neurologici), vengono poi dispensati dalla lettura per la legge 170/2010.
La lettura è infatti non è fine a se stessa, ma è un mezzo per la comprensione del testo, dunque dopo aver appreso e automatizzato l'abbinamento suoni/simboli, non viene più svolta ad alta voce, ma interiorizzata, quindi sostituita da una lettura "silenziosa", concentrata, che serve appunto come mezzo per assimilare un contenuto. La dimensione "decifrativa" della prestazione (correttezza e velocità) lascia il posto alla comprensione, che diventa il fine. Se si continua a ricorrere alla lettura ad alta voce, si può rischiare di perdere di vista la comprensione, poiché l'attenzione viene rivolta alla corretta articolazione dei suoni piuttosto che alla comprensione.
Come si trova con la lettura silente? Sente di avere un problema nella "esecuzione" o nella comprensione de contenuto? E in quali casi ricorre alla lettura ad dalta voce o alla lettura silente?
Certo possono essere sempre utili esami preliminari, medici e neuropsicologici, per escludere che le difficoltà di lettura siano spiegabili da deficit sensoriali (udito, vista, ecc), dalla conformazione dell'apparato fotoarticolatorio, da altre cause biologico/strutturali/mediche. Dal punto di vista psicologico può essere utile però anche aopprofondire la dimensione della comprensione e non solo della "esecuzione articolatoria", capire cioè se la comprensione è preservata, che poi è un po' il fine della lettura.
La lettura è infatti non è fine a se stessa, ma è un mezzo per la comprensione del testo, dunque dopo aver appreso e automatizzato l'abbinamento suoni/simboli, non viene più svolta ad alta voce, ma interiorizzata, quindi sostituita da una lettura "silenziosa", concentrata, che serve appunto come mezzo per assimilare un contenuto. La dimensione "decifrativa" della prestazione (correttezza e velocità) lascia il posto alla comprensione, che diventa il fine. Se si continua a ricorrere alla lettura ad alta voce, si può rischiare di perdere di vista la comprensione, poiché l'attenzione viene rivolta alla corretta articolazione dei suoni piuttosto che alla comprensione.
Come si trova con la lettura silente? Sente di avere un problema nella "esecuzione" o nella comprensione de contenuto? E in quali casi ricorre alla lettura ad dalta voce o alla lettura silente?
Certo possono essere sempre utili esami preliminari, medici e neuropsicologici, per escludere che le difficoltà di lettura siano spiegabili da deficit sensoriali (udito, vista, ecc), dalla conformazione dell'apparato fotoarticolatorio, da altre cause biologico/strutturali/mediche. Dal punto di vista psicologico può essere utile però anche aopprofondire la dimensione della comprensione e non solo della "esecuzione articolatoria", capire cioè se la comprensione è preservata, che poi è un po' il fine della lettura.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 19.1k visite dal 01/09/2014.
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