Confidarsi nella coppia
Ho 21 anni e vivo una situazione personale e famigliare difficile.
Ieri sera mio padre mi ha minacciato con un coltello in una lite scoppiata per motivi futili. Non è la prima volta, non è una cosa insolita e sono abituato solo che lì per lì mi sono innervosito e ho raccontato tutto al mio partner che mi è stato vicino e mi ha detto che sono forte e ne uscirò e sto andando alla grande.
Oggi mio padre non mi ha rivolto la parola e nel pomeriggio il mio partner mi ha cercato per chiedermi come stavo. Gli ho detto che sarebbe venuto mio fratello a trovarmi (41 anni, figlio di un precedente matrimonio di mio padre con tre figlie) e che non avevo voglia di stare con lui. Il mio ragazzo mi ha chiesto il motivo e mi ha proposto di dare una botta al cerchio e una alla botte. Io sono scoppiato e l'ho messo al corrente di tutta la situazione famigliare (mio padre da giovane si prostituiva con degli uomini, ha messo le corna a mia madre giustificandosi con me dicendo che mia madre non scopava e secondo lui è lesbica. Insomma gli ho raccontato una serie di questioni complesse.)
Ovviamente non ho fatto niente di tutto questo in tono accusatorio. L'ho ringraziato per i consigli e gli ho detto che gli voglio bene e che sono grato del fatto che mi stia vicino.
Solo che in questo periodo lui ha due esami universitari (ha 20 anni) molto complessi e non vorrei averlo oppresso con dei dettagli pesanti e messo in una condizione di impotenza. Mi ha detto "Più che ascoltarti non posso fare". Stiamo insieme da un mese e ci frequentiamo da tre e non lo so, ho tanta paura a confidare tutti queste cose riguardo alla mia vita famigliare che mi rendo conto essere molto complessa e che può spaventare.
Ho paura di averlo spaventato e di essermi, come si dice, accollato, di essere risultato troppo pesante. E' che io mi sono innamorato di lui e ho sviluppato nei suoi confronti un attaccamento e avevo bisogno di qualcuno che mi ascoltasse.
Ho fatto male?
Gli ho detto che mi sarei fatto perdonare stasera con una fetta di torta e un bacio e lui ci ha riso su e poi ha detto che si sarebbe rimesso a studiare.
Mi rendo conto che la mia domanda può sembrare stupida, però un conto è parlarne con un amico e un conto è parlarne con la persona della quale di stai innamorando. Ho paura di farla scappare.
Senza contare che anche io sono sotto esami, che sono rimasto un po' indietro, anche se ho una buona media, e non riesco a concentrarmi bene nello studio e mi sento un po' inferiore a lui che riesce ad affrontare le cose con serenità. Non vorrei essere pesante. Io vorrei essere felice e rendere felice lui e dargli supporto, cosa che sono sempre pronto a fare, e insomma ... vorrei essere più sereno e tranquillo per stare bene con me stesso e di conseguenza essere un miglior partner per lui.
Mi sento improvvisamente come un 15enne, spero di non sembrare troppo idiota o lamentoso.
Grazie mille :D
(i motivi futili riguardavano il fatto che è entrato in camera mentre ero al telefono urlando "CHe cazzo per parlare a telefono devi tenere la luce accesa?!" Io mi sono vergognato perché il mio ragazzo, ero al tel con lui, ha sentito e ho invitato mio padre ad evitare. Lui è scoppiato dicendo che a casa sua fa quello che vuole e che io sono il figlio e lui è il padre e blablabla coltello al collo, io mi sono alzato da tavola e sono andato a letto senza cena onde evitare di degenerare)
Ieri sera mio padre mi ha minacciato con un coltello in una lite scoppiata per motivi futili. Non è la prima volta, non è una cosa insolita e sono abituato solo che lì per lì mi sono innervosito e ho raccontato tutto al mio partner che mi è stato vicino e mi ha detto che sono forte e ne uscirò e sto andando alla grande.
Oggi mio padre non mi ha rivolto la parola e nel pomeriggio il mio partner mi ha cercato per chiedermi come stavo. Gli ho detto che sarebbe venuto mio fratello a trovarmi (41 anni, figlio di un precedente matrimonio di mio padre con tre figlie) e che non avevo voglia di stare con lui. Il mio ragazzo mi ha chiesto il motivo e mi ha proposto di dare una botta al cerchio e una alla botte. Io sono scoppiato e l'ho messo al corrente di tutta la situazione famigliare (mio padre da giovane si prostituiva con degli uomini, ha messo le corna a mia madre giustificandosi con me dicendo che mia madre non scopava e secondo lui è lesbica. Insomma gli ho raccontato una serie di questioni complesse.)
Ovviamente non ho fatto niente di tutto questo in tono accusatorio. L'ho ringraziato per i consigli e gli ho detto che gli voglio bene e che sono grato del fatto che mi stia vicino.
Solo che in questo periodo lui ha due esami universitari (ha 20 anni) molto complessi e non vorrei averlo oppresso con dei dettagli pesanti e messo in una condizione di impotenza. Mi ha detto "Più che ascoltarti non posso fare". Stiamo insieme da un mese e ci frequentiamo da tre e non lo so, ho tanta paura a confidare tutti queste cose riguardo alla mia vita famigliare che mi rendo conto essere molto complessa e che può spaventare.
Ho paura di averlo spaventato e di essermi, come si dice, accollato, di essere risultato troppo pesante. E' che io mi sono innamorato di lui e ho sviluppato nei suoi confronti un attaccamento e avevo bisogno di qualcuno che mi ascoltasse.
Ho fatto male?
Gli ho detto che mi sarei fatto perdonare stasera con una fetta di torta e un bacio e lui ci ha riso su e poi ha detto che si sarebbe rimesso a studiare.
Mi rendo conto che la mia domanda può sembrare stupida, però un conto è parlarne con un amico e un conto è parlarne con la persona della quale di stai innamorando. Ho paura di farla scappare.
Senza contare che anche io sono sotto esami, che sono rimasto un po' indietro, anche se ho una buona media, e non riesco a concentrarmi bene nello studio e mi sento un po' inferiore a lui che riesce ad affrontare le cose con serenità. Non vorrei essere pesante. Io vorrei essere felice e rendere felice lui e dargli supporto, cosa che sono sempre pronto a fare, e insomma ... vorrei essere più sereno e tranquillo per stare bene con me stesso e di conseguenza essere un miglior partner per lui.
Mi sento improvvisamente come un 15enne, spero di non sembrare troppo idiota o lamentoso.
Grazie mille :D
(i motivi futili riguardavano il fatto che è entrato in camera mentre ero al telefono urlando "CHe cazzo per parlare a telefono devi tenere la luce accesa?!" Io mi sono vergognato perché il mio ragazzo, ero al tel con lui, ha sentito e ho invitato mio padre ad evitare. Lui è scoppiato dicendo che a casa sua fa quello che vuole e che io sono il figlio e lui è il padre e blablabla coltello al collo, io mi sono alzato da tavola e sono andato a letto senza cena onde evitare di degenerare)
[#1]
gentile ragazzo, se è vero che nella coppia la condivisione è importante è anche vero che ci sono cose personali che tali devono rimanere. ovvio si accorgerà della reazione nel tempo.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazzo,
La relazione è recente, perchè appesantirla subito?
Il Suo partner non è il suo psicologo;
proteggere la relazione dalle interferenze (emotive) della famiglia di origine può essere saggio...
La relazione è recente, perchè appesantirla subito?
Il Suo partner non è il suo psicologo;
proteggere la relazione dalle interferenze (emotive) della famiglia di origine può essere saggio...
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Caro ragazzo,
effettivamente sembra che non abbia avuto molta scelta dato che il suo partner ha involontariamnete sentito parte di una scena familiare.
Sono d'accordo con i colleghi ma ritengo anche che lei, dato la situazione che sta vivendo, abbia bisogno di sfogarsi e trovare anche una spalla su cui talvolata piangere. In attesa di comprendere se questo partner potrà darle il supporto di cui lei ha bisogno( ma anche allora appesantire troppo la relazione potrebbe essere deleterio) le direi di rivolgersi al consultorio della sua zona. Lo spazio giovani dovrebbe accoglierla gratuitamente.
La saluto.
effettivamente sembra che non abbia avuto molta scelta dato che il suo partner ha involontariamnete sentito parte di una scena familiare.
Sono d'accordo con i colleghi ma ritengo anche che lei, dato la situazione che sta vivendo, abbia bisogno di sfogarsi e trovare anche una spalla su cui talvolata piangere. In attesa di comprendere se questo partner potrà darle il supporto di cui lei ha bisogno( ma anche allora appesantire troppo la relazione potrebbe essere deleterio) le direi di rivolgersi al consultorio della sua zona. Lo spazio giovani dovrebbe accoglierla gratuitamente.
La saluto.
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
[#4]
Ex utente
Grazie a tutti e tre per la gentile risposta.
Le acque si sono calmate e ho trovato molto utile il confronto con voi.
In tutta onestà, riflettendo sull'accaduto, penso di aver ingigantito la questione, ma vi prego, correggetemi se non in errore secondo voi.
Ho permesso a dinamiche famigliare velenose, che per altro non sono una novità nella mia vita ma con le quali convivo da sempre, di interferire non solo con la mia vita relazionale, ma anche con la mia vita accademica.
Accettare che i genitori sono esseri umani e sbagliano è stato difficile per me, ma arrendermi di fronte al fatto che non mi daranno mai il sostegno e il rapporto che cerco è una cosa che ancora non sono riuscito a fare. Ecco perché ho dato di matto.
Per quanto riguarda la questione del mio ragazzo, ne abbiamo parlato.
Ho ammesso il mio errore nell'aver permesso a determinate dinamiche di interferire nel nostro rapporto, l'ho ringraziato per il sostegno assicurandogli che per lui io ci sarò come lui c'è stato per me.
Un momento di sconforto penso possa capitare e alla fine sono solo stati due giorni difficili ed è stato bello avere una figura sulla quale contare che non mi ha fatto trovare un muro davanti.
Mi ha detto che mi vuole bene, che è contento di stare con me.
Ora io in tutta onestà faccio fatica a credere alla sincerità di queste affermazioni. Mi spiego. Ho questa orribile sensazione che mi abbia detto tutto questo solo per quieto vivere, perché è un periodo difficile per entrambi e non avrebbe senso mollarmi. Ieri sera ci siamo visti e ho percepito una certa distanza, ma considerato quello che mi ha detto mi rendo conto che forse questa è solo una mia nevrosi senza fondamento. Avrebbe senso dire ad una persona "ti voglio tanto bene e sono contento di stare con te" mentendo?
Le acque si sono calmate e ho trovato molto utile il confronto con voi.
In tutta onestà, riflettendo sull'accaduto, penso di aver ingigantito la questione, ma vi prego, correggetemi se non in errore secondo voi.
Ho permesso a dinamiche famigliare velenose, che per altro non sono una novità nella mia vita ma con le quali convivo da sempre, di interferire non solo con la mia vita relazionale, ma anche con la mia vita accademica.
Accettare che i genitori sono esseri umani e sbagliano è stato difficile per me, ma arrendermi di fronte al fatto che non mi daranno mai il sostegno e il rapporto che cerco è una cosa che ancora non sono riuscito a fare. Ecco perché ho dato di matto.
Per quanto riguarda la questione del mio ragazzo, ne abbiamo parlato.
Ho ammesso il mio errore nell'aver permesso a determinate dinamiche di interferire nel nostro rapporto, l'ho ringraziato per il sostegno assicurandogli che per lui io ci sarò come lui c'è stato per me.
Un momento di sconforto penso possa capitare e alla fine sono solo stati due giorni difficili ed è stato bello avere una figura sulla quale contare che non mi ha fatto trovare un muro davanti.
Mi ha detto che mi vuole bene, che è contento di stare con me.
Ora io in tutta onestà faccio fatica a credere alla sincerità di queste affermazioni. Mi spiego. Ho questa orribile sensazione che mi abbia detto tutto questo solo per quieto vivere, perché è un periodo difficile per entrambi e non avrebbe senso mollarmi. Ieri sera ci siamo visti e ho percepito una certa distanza, ma considerato quello che mi ha detto mi rendo conto che forse questa è solo una mia nevrosi senza fondamento. Avrebbe senso dire ad una persona "ti voglio tanto bene e sono contento di stare con te" mentendo?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 29/08/2014.
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