Lesbica repressa

Verso i venticinque anni ho scoperto di essere attratta dalle donne; mi sono innamorata già alcune volte. Purtroppo, però, non ho potuto vivere vere e proprie storie con persone del mio stesso sesso a causa dell'ambiente omofobo in cui vivo (genitori, famiglia, paese, ecc.). Per vari motivi sono rimasta sola e con pochissimi amici. Nessuno sa di me e non mi confido mai. Certe volte mi sento sola e incompresa, e penso che vivrò un futuro di solitudine. Soddisfo il mio desiderio sessuale con l'autoerotismo regolare. I miei genitori mi vorrebbero sposata e con figli, ma io non voglio vivere una vita di "facciata", fatta di scelte forzate che non sento di fare. Posso considerarmi una lesbica repressa a tutti gli effetti? Come riuscire a vivere in tranquillità la propria omosessualità un giorno? Cordiali saluti.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
la società a volte non favorisce la manifestazione e la vita omosessuale. Inoltre lei ci dice di essere rimasta sola e con pochissimi amici, le manca perciò probabilmente una sufficiente rete sociale al di fuori della famiglia che possa sostenerla in scelte presumibilmente avversate dalla famiglia stessa.

Uno psicologo fa parte a pieno titolo della rete sociale di sostegno per cui dovrebbe esserle di aiuto e facilitare la sua capacità di autodeterminarsi.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Diagnosi a parte, non fattibili online, immagino che lei necessiti di un aiuto concreto di tipo psicologico, per riappropriarsi- anzi appropriarsi- della sua vita emozionale, affettiva e sessuale.

Nella vita esistono progetti che ci aiutano durante l' esistenza a smettere di essere il "progetto di qualcun altro", della sua famiglia, in questo caso....per diventare poi il nostro "vero ed unico progetto di vita".

Tentare ed avere il coraggio di decidere di esserci, credo che ne valga veramente la pena

Anche io, come la collega, le suggerisco un nostro collega de visu

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile ragazza,
le scelte di minoranza sono sempre difficili, soprattutto in alcune aree del nostro "bel paese"
sulla tematica Le suggerisco di leggere:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3480-gay-e-lesbiche-curarli-per-normalizzarli.html

>>Posso considerarmi una lesbica (repressa-parentesi mia) a tutti gli effetti?<<
Per dare una risposta, bene sarebbe incontrare un Collega Psy di persona: alla fine settembre c'è la "settimana del benessere sessuale" nella quale molte sono le prestazioni gratuite.

>>Come riuscire a vivere in tranquillità la propria omosessualità un giorno? <<
La risposta riguarda il difficile incrocio tra fattori personali (accettazione ecc.) e fattori sociali (territorio nel quale viviamo ecc.).

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/