Sensi di colpa e coscienza
Buonasera a tutti, scrivo per chiedervi aiuto perché da un po’ di mesi vivo una situazione particolare con la mia interiorità. Ho 26 anni e sono fidanzato da quasi sei anni con la mia ragazza. Sto benissimo con lei, è una persona fantastica ed entrambi ci amiamo infinitamente. Qualche mese fa un evento particolare della mia vita mi ha portato un attimo a riflettere sul mio percorso insieme a lei. Mi sono reso conto che in età un pò più giovane ho fatto degli errori dei quali mi pento tutti i giorni. Per incoscienza o immaturità (non sto cercando di giustificarmi) ho dato retta a delle dicerie sul fatto che andare con delle prostitute e fare solo sesso orale o anale non era ritenuto un tradimento ma un semplice sfogo ormonale che tutti gli uomini hanno. Ora mi rendo conto che sono solo cavolate di alto livello. Sin dall’inizio del rapporto mi sono sempre detto che non avrei mai voluto tradire la mia ragazza.. ma allo stesso tempo avevo anche paura di me stesso di cadere in una tentazione del genere.. perciò inevitabilmente la mia mente ha interpretato questo messaggio come una forma di difesa.. se andare a prostitute non vuol dire tradire, allora sfogandomi terrò a bada eventuali istinti o tentazioni alle quali posso incappare. Un ragionamento molto stupido lo ammetto.. ma per me era corretto.. ora mi rendo conto di aver fatto una serie di cavolate senza la consapevolezza reale dei miei gesti.. e mi sento in colpa.. per carità sarà successo in tutto un 5 volte.. ma indipendentemente da questo sento questo peso sulla coscienza che orbità profondamente e non mi lascia tranquillo.. mi sento in colpa per aver tradito la mia ragazza.. non avrei mai voluto credetemi.. ma solo ora ho aperto gli occhi e mi rendo conto di aver fatto degli errori.. non me la sento di raccontarle tutto.. ho troppa paura di perderla e soprattutto di farle del male.. di creare un trauma alla sua salute psicologica senza precedenti. Si sa il cuore è fragile. Soffro tantissimo per questo credetemi.. piango spesso per gli errori che ho commesso e soprattutto mi sento sempre combattuto tra razionalità ed emotività.. questa esperienza mi ha completamente cambiato e mi ha reso un uomo migliore e sento che ora che sono cambiato il meglio debba ancora arrivare.. ma dall’ altra parte mi sento in colpa nel tenerle un segreto.. nel non essere completamente trasparente con lei. Odio avere segreti con lei. Vorrei poterle raccontare tutto ma non posso certo aspettarmi comprensione o che tutto sia come prima.. la sua testa sarebbe piena di perché e di rabbia e ho paura del peggio.. come posso annidare il senso di colpa? Come faccio a convivere con tutto ciò con la mia coscienza? vi prego fornitemi aiuto perché non voglio perdere la persona più importante della mia vita, preferirei morire che vivere un sol giorno senza lei.
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Gentile Utente,
il senso di colpa è un'emozione utile, per carità!
Ma non serve per rovinarci la vita, semmai per proteggerci dai guai. Non è sufficiente per Lei avere imparato la lezione?
Non è sufficiente aver compreso che tutto ciò che ha fatto ferisce una persona e quindi cambiare atteggiamento?
Se questo non è sufficiente, allora è il caso di sentire direttamente uno psicologo per capire se la mancanza di perdono che Lei non riesce a dare a se stesso venga da una bassa autostima, dal desiderio di punirsi, da una tendenza ossessiva, ecc...
Cordiali saluti,
il senso di colpa è un'emozione utile, per carità!
Ma non serve per rovinarci la vita, semmai per proteggerci dai guai. Non è sufficiente per Lei avere imparato la lezione?
Non è sufficiente aver compreso che tutto ciò che ha fatto ferisce una persona e quindi cambiare atteggiamento?
Se questo non è sufficiente, allora è il caso di sentire direttamente uno psicologo per capire se la mancanza di perdono che Lei non riesce a dare a se stesso venga da una bassa autostima, dal desiderio di punirsi, da una tendenza ossessiva, ecc...
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
la questione e proprio il fatto che non riesco a perdonarmi.. e come se sentissi di aver fatto qualcosa di cosi sbagliato che per andare avanti deve essere lei a perdonarmi e non io.. ho come l'impressione che la stessi passando franca ai miei errori che per poter metterci una pietra sopra debba essere la mia ragazza a permettermelo.. mi sento cosi. sento come se non è giusto che lei rimanga allo scuro di tutto, se rifletto profondamente mi chiedo qual è la cosa più giusta da fare? e come risposta mi dico sempre: la cosa più giusta in assoluto sarebbe quella di dirle tutto perché ha tutto il diritto di conoscere anche la parte peggiore di te.. ma mi rendo conto che le conseguenze potrebbero essere catastrofiche.. vorrei tanto poter chiedere scusa ma in questa circostanza credo che chiedere delle scuse non servirà a niente. e tutte queste domande e questi dubbi sul chiedermi se ho il diritto ad andare avanti con la consapevolezza di avere un segreto del genere da mantenere per il resto della nostra vita pesa sulla mia coscienza fortemente.. in più sono una persona cristiana e avvolte ho anche il timore che da lassù mi indichino di confessarle tutto. ma non ho davvero il coraggio. non riesco a capire qual è la decisione più giusta da prendere.. si dice che la scelta più giusta e sempre quella più dolorosa. ma allora secondo questo detto devo raccontargli tutto? vi prego aiutatemi
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.7k visite dal 26/08/2014.
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